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Hamas a Hezbollah: “Ritiratevi dalla Siria e combattete Israele”

Di Emanuel Baroz | 18 giugno 2013
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Hamas a Hezbollah: “Ritiratevi dalla Siria e combattete Israele”

Siria: Hamas, Hezbollah ritiri suoi miliziani e combatta Israele Il Cairo, 17 Giugno 2013 – Il movimento islamico palestinese di Hamas (manca la parola terrorista nella definizione dell’Adnkronos, ma non ci stupiamo più ormai…) ha chiesto al gruppo sciita libanese di Hezbollah di ritirare i suoi miliziani dalla Siria, dove stanno combattendo a fianco delle forze del presidente Bashar al-Assad e contro i ribelli. Gli uomini di Hezbollah dovrebbero concentrarsi a combattere Israele, ha sottolineato Hamas. ”Chiediamo a Hezbollah di […]Continua a leggere

Elezioni Iran: vince Rohani, considerato un moderato. Netanyahu: “Non ci illudiamo”

Di Emanuel Baroz | 17 giugno 2013
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Elezioni Iran: vince Rohani, considerato un moderato. Netanyahu: “Non ci illudiamo”

Netanyahu: “Non ci illudiamo sul voto in Iran” Gerusalemme, 16 giugno 2013 – “Sui risultati elettorali in Iran non ci facciamo illusioni”. Lo afferma il premier israeliano Benyamin Netanyahu, spiegando che “le pressioni internazionali vanno mantenute”. Il moderato Hassan Rohani è diventato il nuovo presidente dell’Iran e molti osservatori sperano in una svolta storica non solo nel Paese ma anche con il nemico di sempre, Israele. “La comunità internazionale – ha detto ancora Netanyahu – non deve abbandonarsi a sogni, […]Continua a leggere

Rogoredo (Milano): maxi raduno di naziskin

Di Emanuel Baroz | 16 giugno 2013
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Rogoredo (Milano): maxi raduno di naziskin

Maxi raduno per Hitler a Rogoredo. Centinaia di skinhead in città La prefettura: nessun allarme per l’ordine pubblico L’evento ospita anche una decina di band neonaziste, alcune internazionali, molto note negli ambienti dell’estrema destra per i loro inni alla violenza, al razzismo e alla xenofobia. Pisapia insorge: “Inaccettabile”.  Il sito Fanpage.it: “Aggredito nostro reporter” Milano, 15 Giugno 2013 –  Circa cinquecento persone sono arrivate in un capannone di via Toffetti a Milano per partecipare al raduno musicale naziskin incominciato nel tardo pomeriggio. Lo spazio, che appartiene un privato ed è stato affittato, si trova all’interno di un’area delimitata tra l’altro da un alto muro di cinta, l’ingresso è  limitato soltanto a chi ha acquistato il biglietto e alle persone autorizzate: fotografi e giornalisti sono stati invitati a rispettare una distanza di sicurezza ‘’per proteggere la privacy dei partecipanti’’. L’occasione dell’incontro. che ha scatenato numerose polemiche, è una serie di concerti di gruppi vicini alla sfera di estrema destra, che hanno richiamato appassionati anche da altre città italiane e qualcuno è arrivato anche dall’estero, in particolare Germania, Repubblica Ceca e Olanda. l servizio d’ordine impedisce l’accesso al capannone nel quale si svolge il “rave” di estrema destra, ma dall’esterno è possibile ascoltare testi razzisti come “Travestiti /Spacciatori/Marocchini/Culattoni/quanto tempo ancora li potremo sopportare?”, un pezzo intitolato “Giustizia” della band naziskin “Corona Ferrea”. “AGGREDITO UN NOSTRO REPORTER” – Il sito internet ‘Fanpage.it’ ha denunciato che un proprio reporter è stato aggredito, verso le 18 di oggi, durante una registrazione di un video da alcuni militanti di estrema destra che prendevano parte al raduno. Il giovane, giornalista pubblicista, 25 anni, sarebbe stato preso a schiaffi e gli sarebbe stato sottratta la scheda di memoria della videocamera. Per ora non ha presentato denuncia – ha spiegato il direttore di ‘Fanpage.it’, Francesco Piccinini – né è andato in ospedale. ‘’Era molto spaventato’’, ha detto il direttore. Nella card erano registrate alcune immagini della contestata manifestazione. Il reporter era riuscito ad entrare dentro la struttura dove si tengono i concerti, ma quando ha cominciato a intervistare i presenti – secondo quanto raccontato – è stato bruscamente allontanato.Continua a leggere

Siria: la guerra civile divide Hamas ed Hezbollah

Di Emanuel Baroz | 15 giugno 2013
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Siria: la guerra civile divide Hamas ed Hezbollah

Le stragi dei palestinesi che dividono Hamas e Hizbullah di Giovanni Giacalone In crisi i rapporti tra Hamas e Hizbullah. Se prima i due erano stretti alleati contro l’acerrimo nemico israeliano, l’intervento del “partito di Dio” sciita in appoggio ad Assad nella battaglia di Qusayr ha totalmente stravolto gli equilibri. Hamas, in quanto organizzazione sunnita, non ha potuto fare a meno di schierarsi a favore dell’opposizione siriana contro l’asse sciita, consapevole però del fatto che stava voltando le spalle ai propri alleati di vecchia data. Il regime di Assad diede infatti rifugio a Hamas nel 1999, quando l’organizzazione islamista palestinese venne espulsa dalla Giordania. Hamas divenne così parte del noto “asse di resistenza”anti-israeliano assieme a Iran e Hizbullah. Con lo scoppiare del conflitto siriano Hamas si è trovato in una posizione estremamente scomoda; da una parte doveva necessariamente restare fedele ai suoi alleati sciiti, ma dall’altra, essendo un’organizzazione palestinese, islamista e di stampo sunnita, non poteva certo permettersi di voltare le spalle ai sunniti che combattono Assad e ai palestinesi che in gran parte sostengono l’opposizione siriana. Decisione ancor più obbligata in seguito ai ripetuti attacchi da parte dell’esercito di Assad ai campi profughi palestinese di Yarmouk e Tadamon, a sud-ovest di Damasco. Hamas sarebbe dunque entrata attivamente nel conflitto, le brigate Ezzedin al-Qassam starebbero infatti addestrando l’Esercito Libero Siriano e un contingente di Hamas, su ordine di Khaled Mashaal, sarebbe inoltre stato inviato a combattere a fianco dell’ELS durante la battaglia di Qusayr. Durissime le accuse nei confronti dell’organizzazione palestinese da parte del Ministro degli Esteri siriano Walid Moallem, il quale ha affermato che nessun paese arabo ha fatto per Hamas quello che è stato fatto dalla Siria, la quale è persino finita nella lista dei paesi che sponsorizzano il terrorismo a causa di ciò, lista stipulata dagli Stati Uniti.Continua a leggere

Francia: Twitter condannata a rivelare l’identità degli autori di tweet antisemiti

Di Emanuel Baroz | 14 giugno 2013
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Francia: Twitter condannata a rivelare l’identità degli autori di tweet antisemiti

Francia – Twitter consegnerà gli account antisemiti Sconfitta in appello per il tecnofringuello, obbligato a consegnare le informazioni associate agli account responsabili della pubblicazione di micropost antisemiti dall’hashtag #unbonjuif di Mauro Vecchio Parigi, 13 Giugno 2013 – Dovranno consegnare tutti quei dati utili all’identificazione degli account responsabili, specifici indirizzi IP associati ai profili cinguettanti dell’hashtag #unbonjuif, letteralmente, “un buon ebreo” (l’altro hashtag sotto accusa era e #unjuifmort, “un ebreo morto”). I vertici di Twitter sono così usciti sconfitti dopo il ricorso in appello al tribunale di Parigi, obbligati a rivelare i dati relativi ai suoi utenti accusati di aver pubblicato numerosi micropost razzisti e antisemiti. Le informazioni dovranno così passare nelle mani dei responsabili della transalpina Union des Étudiants Juifs de France (UEJF), che avevano denunciato il tecnofringuello per il mancato rispetto dell’ingiunzione diramata nello scorso gennaio dal Tribunal de grande instance di Parigi, in seguito alla diffusione di cinguettii illegali in terra francese.Continua a leggere