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Il lato oscuro di Beppe Grillo e del Movimento Cinque Stelle

Di Emanuel Baroz | 10 marzo 2013
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Il lato oscuro di Beppe Grillo e del Movimento Cinque Stelle

Il lato oscuro di Grillo di Giulio Meotti Nel 2012 è stato il “suocero iraniano”, nel 1996 fu la marmitta di Cesare Romiti. Allora toccò a Enrico Deaglio sull’Unità denunciare le allucinazioni ideologiche di Beppe Grillo: “Fa parte dell’antisemitismo di base, quello da bar, da barzelletta, che è la base di quello politico, ridicolizzare l’Olocausto”, scrisse Deaglio. Il motivo? Il paragone del futuro fondatore del Movimento 5 stelle fra il regista dello sterminio degli ebrei, Adolf Eichmann, e il presidente della maggiore fabbrica italiana di automobili. “Chi è il serial killer”, arringò Grillo dal palcoscenico. “Eichmann ha gassato tre milioni di persone per un ideale distorto. C’è uno che gassa milioni di persone per un conto corrente…”. Sullo sfondo appare la foto dell’allora presidente della Fiat. “Paragonare i gas di scarico della propria marmitta al genocidio degli ebrei in Europa” è inaccettabile, scrisse Deaglio sul giornale fondato da Antonio Gramsci. “Il signor Grillo parla di tre milioni di persone, invece furono sei milioni di ebrei”. E ancora: “Nella sua scala di valori il comico preferisce Eichmann (che comunque aveva un ideale benché distorto) a Romiti che agisce solo per il proprio conto corrente”. Una volta le idee di Beppe Grillo circolavano soltanto nella piccola e petulante corporazione di pistaroli. Adesso il leader del Movimento 5 stelle quelle idee le ha sdoganate e ci ha costruito sopra il primo partito d’Italia. C’è dentro di tutto in questa visione complottistica della storia che proietta paranoicamente sui “nemici” una grande ossessione. C’è l’umanitarismo dei corifei del dottor Gino Strada, ci sono le bufale di “Loose Change”, il film sul complotto dell’11 settembre (le Torri non sono crollate per l’incendio, ma in seguito all’esplosione di cariche piazzate in precedenza, e il Pentagono non è mai stato centrato da un aereo), c’è la difesa amorosa del Mullah Omar scritta da Massimo Fini (“si tratta di una battaglia che, una volta tanto, è davvero lecito definire epocale, fra le ragioni della Modernità e quelle del Medioevo. E noi siamo contro la Modernità a favore delle ragioni del Medioevo”), c’è soprattutto l’odio nei confronti di Israele e degli Stati Uniti.Continua a leggere

Autobus “razzisti”?! Ecco come si mistifica una notizia a danno di Israele

Di Emanuel Baroz | 7 marzo 2013
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Autobus “razzisti”?! Ecco come si mistifica una notizia a danno di Israele

Autobus “razzisti”?! Ecco come si mistifica una notizia a danno di Israele Ormai è noto a tutti come la propaganda palestinese si nutra di menzogne a getto continuo, contando sulla “disattenzione” (chiamiamola così…) dei mass media internazionali, che spesso riportano notizie riguardanti Israele in maniera distorta, senza controllare le fonti. L’ultimo esempio è di qualche giorno fa: la notizia è che il Ministero dei Trasporti israeliano ha annunciato l’istituzione di due nuove linee di autobus per i lavoratori palestinesi che entrano in Israele attraverso il valico di Eyal, nei pressi della città di Kalkilya, in Cisgiordania. Le due linee andranno a sostituire i trasporti abusivi che servono i lavoratori in modo illegale e a prezzi esorbitanti (ad esempio, la tariffa per Ra’anana o Kfar Saba sarà di 5.10 shekel e quella per Tel Aviv di circa 10,60 shekel, contro i 40 shekel che fanno pagare i pulmini abusivi). Sembra piuttosto chiaro come questa decisione miri a favorire la vita dei lavoratori palestinesi che ora avranno maggiori opzioni per entrare in territorio israeliano, fermo restano ovviamente che potranno comunque servirsi di tutti i mezzi pubblici israeliani. “La nostra compagnia di trasporti” spiega il direttore della Afikim, la compagnia di trasporto pubblico israeliana “ha attivato questo servizio con due linee che passano vicino al confine, per il bene dei palestinesi che devono andare in Israele per lavorare”.Continua a leggere

Hamas: niente donne alla maratona. E l’Onu cancella la corsa a Gaza

Di Emanuel Baroz | 6 marzo 2013
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Hamas: niente donne alla maratona. E l’Onu cancella la corsa a Gaza

Hamas: niente donne alla maratona. E l’Onu cancella la corsa a Gaza La terza edizione si sarebbe dovuta tenere il 10 Aprile nella Striscia. GAZA – Uomini e donne non possono correre insieme». È questo il diktat di Hamas che ha costretto l’Onu a cancellare la terza maratona internazionale che doveva tenersi il 10 aprile nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato «con rammarico» la stessa agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) che stava organizzando la corsa, precisando in una nota che si erano già iscritti (oltre ai 1500 scolari) 807 partecipanti adulti, di cui metà – 385 – donne, e tra queste 266 palestinesi della Striscia. Un numero record, secondo l’Unrwa, per un «evento annuale volto a dimostrare solidarietà al popolo palestinese e a raccogliere fondi per i campi estivi dell’Onu che ospitano almeno 250 mila bambini», ha detto il portavoce dell’agenzia Adnane Abu Hasna. «È una giornata no per lo sport, un enorme passo indietro», ha commentato amareggiato Mario Pescante, “ministro degli esteri” del Cio. Al suo rammarico, si è aggiunto lo sconcerto di Fiona May, l’ex campionessa azzurra. «L’Onu ha fatto bene a cancellare la maratona internazionale di Gaza dopo il rifiuto di Hamas di far partecipare le donne», ha detto. «Lo sport e specialmente la maratona sono una occasione per unire e non per dividere. Non capisco proprio perché le donne non possano partecipare a questa manifestazione. Quella di Hamas è una decisione contro lo spirito dello sport». L’Unrwa ha spiegato che la «deludente decisione è stata presa dopo discussioni con le autorità di Gaza che insistevano affinché nessuna donna partecipasse» alla maratona. Una condizione posta da Hamas qualche giorno fa: «Abbiamo negoziato a lungo ma abbiamo fallito», ha spiegato Abu Hasna. «Non abbiamo chiesto noi all’Unrwa di cancellare la maratona e non l’abbiamo impedita. Abbiamo posto delle condizioni: non vogliamo che uomini e donne corrano insieme», ha ribadito dal canto suo all’Afp Abdessalam Siyam, segretario generale del governo di Hamas, citando la legge e le tradizioni islamiche e senza spiegare perché non vi fosse stato lo stesso divieto nelle edizioni precedenti. Negli anni scorsi infatti, le donne avevano potuto correre senza ostacoli, anche se con alcuni accorgimenti nel vestire: le straniere indossavano abbigliamento sportivo lungo, mentre centinaia di palestinesi correvano con il capo coperto e ampi abiti.Continua a leggere

Neocapogruppo alla Camera del Movimento Cinque Stelle sul suo blog: “Il fascismo aveva alto senso dello Stato”

Di Emanuel Baroz | 5 marzo 2013
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Neocapogruppo alla Camera del Movimento Cinque Stelle sul suo blog: “Il fascismo aveva alto senso dello Stato”

M5S, Roberta Lombardi sul suo blog: “Il fascismo aveva alto senso dello Stato” ROMA – “Prima di degenerare il fascismo aveva un alto senso dello Stato”. Così scriveva sul suo blog, il 21 gennaio scorso, la nuova capogruppo dei Cinque Stelle alla Camera, Roberta Lombardi. Erano i giorni “caldi” della polemica su Grillo e Casapound, e quando il leader aprì ai neofascisti, apriti cielo. La Lombardi, all’epoca, affrontò la questione sul suo blog. Naturalmente, ora che ha un ruolo istituzionale, […]Continua a leggere

Siria, il presidente Bashar el Assad minaccia Israele: “Risponderemo all’attacco”

Di Emanuel Baroz | 4 marzo 2013
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Siria, il presidente Bashar el Assad minaccia Israele: “Risponderemo all’attacco”

Assad minaccia Israele: “Risponderemo all’attacco” Damasco, 3 Marzo 2013 – Il presidente siriano Bashar al Assad ha rilasciato una (rara) intervista al settimanale britannico Sunday Times in cui ha attaccato pesantemente il governo di Londra definendo la sua posizione sulla crisi siriana come ”superficiale ed immatura”. ”Non ci aspettiamo che chi appicca il fuoco possa diventare un pompiere”, ha detto Assad, che poi ha proseguito annunciando che la Siria risponderà all’attacco di Israele effettuato contro obiettivi dislocati nei pressi di […]Continua a leggere