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Sami Modiano, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti racconta: “Mi sono salvato grazie a un carico di patate”

Di Emanuel Baroz | 27 gennaio 2013
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Sami Modiano, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti racconta: “Mi sono salvato grazie a un carico di patate”

Sami Modiano, 83 anni, sopravvissuto ai campi nazisti, racconta 70 anni dopo Mio padre a Birkenau mi disse: «Vado via, ma tu devi resistere» Mi sono salvato grazie a un carico di patate. E adesso voi non potete dimenticare l’Olocausto di Antonio Ferrari A otto anni Sami Modiano era uno dei bambini più vivaci e brillanti della scuola elementare italiana di Rodi. Forse era in assoluto il primo della classe, come sostenevano i genitori dei suoi compagni, con quell’ammirazione espressa e così insistita da poter sconfinare facilmente nell’invidia. Sì, perché Sami, alunno eccellente, non aveva di sicuro l’aria e il comportamento del secchione. Nuotava, correva, giocava a calcio, scherzava, si divertiva, però a scuola gli bastava studiare il minimo per meritare il massimo. Quella mattina, quando fu chiamato alla cattedra, si sentiva persino più sicuro e disinvolto del solito. Era pronto a rispondere alle domande del maestro ma il suo sorriso si spense subito perché l’insegnante, invece di interrogarlo, lo guardò come mai lo aveva guardato e gli disse: «Samuel Modiano, sei espulso dalla scuola!». Un ceffone morale umiliante, un vero choc, le gote di Sami si tingono di porpora, la gola si chiude. Con un filo di voce: «Ma che colpa ho?», «Che cosa ho fatto? Dove ho sbagliato?». Per far capire a quel bambino sbigottito e improvvisamente spaventato che non aveva fatto nulla di male, e che quel provvedimento non riguardava né il profitto né la condotta, l’imbarazzato maestro gli pose affettuosamente una mano sul capo e aggiunse a bassa voce: «Ora tornatene a casa, tuo padre ti spiegherà». Sami Modiano, che oggi ha quasi 83 anni e che per decine di volte si è salvato per puro caso nella più efferata partita a scacchi con la morte, ha scritto un libro che ha per titolo la risposta – abbastanza ermetica – alla domanda che per decenni lo ha tormentato: Per questo ho vissuto. Che cosa voglia dire in realtà, Sami lo scrive nelle pagine della sua tremenda odissea. Pagine che grondano dolore, orrore, sevizie, umiliazioni, morte, torture, sterminio. All’inizio del racconto, ecco il punto da cui tutto ha avuto origine: «Quella mattina, a Rodi, mi ero svegliato come un bambino. La sera mi addormentai come un ebreo».Continua a leggere

Roma: ancora scritte antisemite e negazioniste firmate Militia a Via Tasso

Di Emanuel Baroz | 26 gennaio 2013
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Roma: ancora scritte antisemite e negazioniste firmate Militia a Via Tasso

“Shoah menzogna”, scritte di Militia sul Museo della Liberazione “Israele non esiste”, slogan antisemiti sulle mura di via Tasso alla vigilia del Giorno della Memoria nei locali che erano la sede della Gestapo durante l’occupazione tedesca Roma, 26 Gennaio 2013 – Scritte antisemite a firma ‘Militia’ sono comparse su alcuni muri in centro a Roma, a poche ore dalle celebrazioni del ‘Giorno della memoria’. ”27 gennaio: Shoah, solo menzogne e infamità”. Questa una delle scritte con spray nero fatte sulle […]Continua a leggere

Napoli, arrestati estremisti di destra: volevano stuprare studentessa ebrea. “Si ispiravano al Mein Kampf di Hitler”

Di Emanuel Baroz | 24 gennaio 2013
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Napoli, arrestati estremisti di destra: volevano stuprare studentessa ebrea. “Si ispiravano al Mein Kampf di Hitler”

Napoli, arrestati estremisti di destra: volevano stuprare studentessa ebrea. “Si ispiravano al Mein Kampf di Hitler” Colpita l’estrema destra a Napoli con una raffica di arresti. Ai domiciliari anche Emanuela Florino, candidata nella prossima tornata elettorale con Casapound. Le frasi raccolte nelle intercettazioni. I pm: “Incitavano all’odio razziale e allo squadrismo” Napoli, 24 Gennaio 2013 – I carabinieri del Ros hanno eseguito dieci provvedimenti cautelari, emessi nei confronti di esponenti dell’estrema destra partenopea, ritenuti responsabili tra l’altro di banda armata, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni a pubblico ufficiale e attentati incendiari. Si indaga sul movimento di estrema destra Casapound, ma anche su altre formazioni. LE AGGRESSIONI – Le indagini, legate agli scontri tra gruppi di destra e di sinistra a Napoli nel 2011, hanno consentito di documentare numerose aggressioni nei confronti di avversari politici e la sistematica attività di indottrinamento dei giovani militanti all’odio razziale e all’antisemitismo. L’operazione è scattata nelle province di Napoli, Salerno e Latina e riguarda un’associazione sovversiva riconducibile a esponenti della destra extraparlamentare di Napoli. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale nei confronti dei maggiori esponenti dell’organizzazione. Sono accusati di aver organizzato e pianificato scontri di piazza nella primavera del 2011 a Napoli. GLI ATTENTATI – I destinatari delle misure cautelari sono accusati anche di lesioni, aggressione a pubblico ufficiale e riunione non autorizzata in luogo pubblico, progettazione e realizzazione di attentati con lancio di bottiglie incendiarie contro un centro sociale di Napoli, manifestazioni non autorizzate presso la Facoltà di Lettere, aggressioni di tipo “squadrista” contro avversari politici e sistematico indottrinamento di giovani militanti all’odio etnico e all’antisemitismo.Continua a leggere

Guida a prova di giornalista scemo: 10 semplici punti su cosa è successo nelle elezioni politiche israeliane

Di Alex Zarfati | 23 gennaio 2013
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Guida a prova di giornalista scemo: 10 semplici punti su cosa è successo nelle elezioni politiche israeliane

Ora che la nebbia delle elezioni si è diradata ed Israele è stato ancora una volta un esempio brillante di democrazia, ecco le 10 principali indicazioni che possiamo ricavarne, ad uso dei giornalisti nostrani che già pubblicano foto di Netanyahu arrabbiato e parlano di una deriva a destra.  1. Israele non si è spostato a destra Piuttosto gli elettori si sono mossi più verso il centro, come esemplificato dal debutto notevole di Yesh Atid del’ex-giornalista Yair Lapid. Che cosa significa questo per i grandi temi regionali e soprattutto per l’interazione con i palestinesi? Beh, questo dipende dalla natura della coalizione. E per questo, dovremo aspettare un po’. 2. Netanyahu è malconcio, ma ancora vincitore. Quello di Martedì è stato un voto per il cambiamento. Decine e decine di membri della Knesset sono stati spazzati via. Ma Netanyahu è ancora in sella. 3. Il partito di Netanyahu, il Likud, ha subito una sonora batosta Il Likud aveva 27 seggi alla Knesset, ora ne avrà solo 20. C’è molta amarezza visto che a destra si sono persi voti in favore di “Casa ebraica” di Naftali Bennett, mentre il suo alleato Yisrael Beytenu perde i voti russi a favore del centro di Yesh Atid. Molti dei colleghi di partito del primo ministro hanno un umore decisamente diverso da quello di Bibi, oggi.    4. Yair Lapid ha avuto un successo clamoroso Nella sua prima incursione in politica, Yair Lapid ha travolto le aspettative. Netanyahu difficilmente potrà mettere insieme una coalizione senza di lui. Staremo a vedere come effettivamente potrà stare in piedi con i suoi principi tra squali della politica con molta più esperienza. Lapid, finora, non ha sbagliato una mossa: schivando persino l’alleanza con i Laburisti e Tzipi Livni, che poteva costargli molti seggi. Era difficile immaginare che molti israeliani provenienti dal centro o centro-destra avrebbero appoggiato una formazione come Yesh Atid, con legami nel centro-sinistra e sinistra. Probabilmente hanno giovato anche le sue dichiarazioni di non ostilità nei confronti degli ultra-ortodossi, e la distanza tenuta dall’amico di famiglia Ehud Olmert.Continua a leggere

Il signor Dalemmah e il suo strabismo politico: ennesima puntata

Di Emanuel Baroz | 22 gennaio 2013
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Il signor Dalemmah e il suo strabismo politico: ennesima puntata

Il signor Dalemmah e il suo strabismo politico: ennesima puntata Ci risiamo. Come hanno segnalato gli amici di Progetto Dreyfus il famigerato signor Dalemmah ha colpito ancora: non contento di aver già dimostrato più di una volta in passato la sua totale parzialità a favore di Hamas o di Hezbollah, non sazio delle pessime figure fatte negli anni passati quando ha scaricato su Israele colpe e responsabilità chiaramente di altri, mai pago di trovare una giustificazione al terrorismo palestinese antisraeliano, l’ex Ministro degli Esteri italiano ha ribadito ancora una volta nel suo intervento al Seminario dei progressisti europei tenutosi al Cairo (!!!) il 19 e il 20 Gennaio 2013 la propria totale incapacità ad affrontare in maniera obiettiva la questione israelo-palestinese, dando poi grande enfasi e spazio sul proprio sito  alle castronerie da lui dette in Egitto, come se fossero affermazioni di un grande statista internazionale. Ora, a parte le affermazioni riguardanti la cosidetta Primavera araba che già di per se denotano una visione quantomeno parziale di quanto accaduto nei paesi interessati, dove il fondamentalismo islamico sta prendendo sempre più potere, e l’imbarazzante silenzio su ciò che sta avvenendo in Siria, quello che ha colpito delle parole dell’attuale Presidente del Copasir (organo del Parlamento italiano con funzioni di controllo dei servizi segreti) è stata l’accusa all’Unione Europea di utilizzare ”due pesi e due misure” nell’affrontare la questione israelo-palestinese perchè non si può continuare a ”fare finta che la relazione fra i palestinesi fragili e divisi e i potenti israeliani sia su una base di parita”.Continua a leggere