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Gaza: ogni settimana passano tonnellate di merci e di alimenti tramite i valichi controllati da Israele per paura del terrorismo. Ma quale emergenza umanitaria?!

Di Emanuel Baroz | 8 gennaio 2013
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Gaza: ogni settimana passano tonnellate di merci e di alimenti tramite i valichi controllati da Israele per paura del terrorismo. Ma quale emergenza umanitaria?!

Ad ulteriore dimostrazione della malafede dei paficinti…che per la cronaca su ciò che accade in Siria non hanno ancora detto nulla!  Una bella flottiglia si potrebbe organizzare no? Anche una manifestazione davanti all’ambasciata siriana, una conferenza in cui vengono denunciati i massacri di Assad…invece NIENTE. Eppure ci sono state vittime palestinesi! Possibile che non interessino a nessuno dei benpensanti nostrani? Magari a quelli che andavano sottobraccio ad Hezbollah…. Gaza: ogni settimana passano tonnellate di merci e di alimenti tramite i valichi […]Continua a leggere

Nuovo attacco dei Lefebvriani: “Ebrei nemici della Chiesa”

Di Emanuel Baroz | 7 gennaio 2013
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Nuovo attacco dei Lefebvriani: “Ebrei nemici della Chiesa”

I Lefebvriani: “Ebrei nemici”. Centro Wiesenthal: sono antisemiti Il gruppo integralista cattolico se la prende anche con “massoni e modernisti” Città del Vaticano, 7 Gennaio 2013 – Nuova polemica dei Lefebvriani. Il superiore della fraternità sacerdotale San Pio X, mons. Bernard Fellay, accusa i “nemici della Chiesa”, “ebrei, massoni e modernisti”, di remare contro il rientro del gruppo tradizionalista nella Chiesa cattolica. Protesta il mondo ebraico. E il Vaticano prende le distanze. “Abbiamo molti, molti nemici. Chi è che in tutto questo periodo è stato più ostile al riconoscimento della fraternità da parte della Chiesa? I nemici della Chiesa. Gli ebrei, i massoni, i modernisti!”, ha detto l’erede di Lefebvre in un discorso pronunciato il 28 dicembre a New Hamburg, in Canada, riportato in questi giorni dai siti tradizionalisti. “Interessante, no? Cosa hanno detto a Roma? Hanno detto ‘Dovete costringere queste persone ad accettare il Vaticano II. E’ molto interessante, no? Persone che sono all’esterno della Chiesa, che nel corso dei secoli sono state chiaramente nemici della Chiesa, hanno detto a Roma, se volete accettare queste persone, bisogna costringerli ad accettare il Concilio. Non è interessante? Oh, è vero! Penso sia fantastico! Perché ciò mostra che il Vaticano II è cosa loro! Non interesse della Chiesa – lo vedono bene, i nemici della Chiesa, il beneficio che traggono dal Concilio. Molto interessante! E sì, posso dire che è il tipo d’argomento che useremo con Roma. Cercare di farli riflettere”.Continua a leggere

Tennis, si profila un nuovo “caso Peer” in Venezuela: negato il visto a Valeria Patiuk, tennista israeliana

Di Emanuel Baroz | 6 gennaio 2013
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Tennis, si profila un nuovo “caso Peer” in Venezuela: negato il visto a Valeria Patiuk, tennista israeliana

Voi non potete entrare! di Riccardo Bisti Gerusalemme, 5 Gennaio 2013 – Sembrava acqua passata. Nel 2009, l’israeliana Shahar Peer non potè giocare il torneo di Dubai perchè di nazionalità israeliana. Gli Emirati Arabi Uniti le negarono il visto d’ingresso. Successe di tutto: Andy Roddick diede forfait e Venus Williams promise che non sarebbe tornata a Dubai se la discriminazione fosse proseguita. La comunità del tennis si strinse attorno a Shahar, che già un paio di mesi prima dovette sopportare i cori di scherno di un gruppo di pacifisti neozelandesi (che poi si ripeterono l’anno successivo). La WTA comprese la portata dell’evento: le restituì punti e dollari, multò il torneo e lo intimò ad accettare l’iscrizione dell’israeliana per le edizioni successive. Detto fatto. La partecipazione della Peer a Dubai 2010 fu uno degli eventi dell’anno. Un’israeliana negli Emirati. Ne parlarono dappertutto. Aveva cinque guardie del corpo, che diventavano 20 durante i match. Le avevano preparato uno spogliatoio privato e la facevano alloggiare in un bunker all’interno dell’Aviation Club. Con lei solo qualche DVD e papà Dov. Orgogliosa delle sue origini, ex soldatessa dell’esercito, si spinse in semifinale. La fecero giocare sempre sul Campo 1, attorniato da metal detector. Fu battuta da Venus Williams. Alan Mills, referee del torneo, non avrebbe saputo come fare se fosse giunta in finale. L’ordine era di non farla giocare sul campo centrale. Troppo rischioso, soprattutto dopo che pochi giorni prima alcuni agenti del Mossad (o forse altri…), travestiti da appassionati di tennis, avevano fatto fuori Mahmoud al-Mabhouh, uno dei comandanti di Hamas. Finì bene, tanto che Shahar ha ripetuto l’esperienza nel 2011 (quarti) e nel 2012 (secondo turno). “Mi hanno trattato benissimo, ho fatto amicizia con le guardie del corpo. Crediamo tutti nella pace, ma purtroppo non dipende da noi”. Doveva essere uno spartiacque nella storia dello sport, ma non solo. Laddove la diplomazia non può nulla, lo sport può fare da apripista. L’opinione pubblica fece la sua parte. Ma era un grande torneo, e la Peer è un’ottima tennista. Quella che spera di diventare Valeria Patiuk, 16enne israeliana numero 89 nel ranking ITF. La sua storia non finirà nelle prime pagine, eppure è ancora più triste.Continua a leggere

Libano: la presenza di peperoni israeliani al mercato fa arrivare l’esercito!

Di Emanuel Baroz | 5 gennaio 2013
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Libano: la presenza di peperoni israeliani al mercato fa arrivare l’esercito!

LIBANO, VEDE PEPERONI DI PROVENIENZA ISRAELIANA E CHIAMA L’ESERCITO Sidone, 3 Gennaio 2012 – Grande scandalo ha suscitato in Libano la scoperta effettuata da un cliente di Spinneys, una delle più grandi catene del Libano, di una etichetta di una confezione di peperoni con la scritta “Israele” in un supermercato di Sidone. Il cliente, da buon cittadino ligio alle regole del proprio paese, ha chiamato la polizia, che a sua volta ha contattato l’esercito, che è intervenuto per sequestrare 13 […]Continua a leggere

Al Cairo cade la maschera dei Fratelli Musulmani

Di Emanuel Baroz | 4 gennaio 2013
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Al Cairo cade la maschera dei Fratelli Musulmani

Al Cairo cade la maschera dei Fratelli Musulmani C’è una bella vignetta del disegnatore satirico Sherif Arafa sulla Fratellanza musulmana: il gruppo islamista è raffigurato come un uomo in grisaglia seduto a una scrivania con una maschera sul volto, occhiali azzurri e capelli ricci rossi, che fissa un visitatore con gli occhiali azzurri e i capelli ricci rossi appena entrato e sbigottito di trovarsi dinanzi a un suo sosia. Dietro all’uomo seduto sono appese decine di maschere, una per ogni occasione. Morale: la Fratellanza indossa una maschera diversa a seconda dell’interlocutore del momento, sia Hillary Clinton oppure i salafiti. Eppure, anche questa facciata sta cadendo e finiremo per rimpiangere la capacità da Zelig arabo dei Fratelli. Il volto reale è quello di Essam el Erian, vicepresidente del partito politico islamista e consigliere del presidente Mohammed Morsi, che invita gli ebrei egiziani in Israele a ritornare in patria per lasciare il posto ai palestinesi “perché tanto Israele in dieci anni non ci sarà più”. Il presidente che dice? Tace come la Sfinge, costretto a un silenzio strategico, ma il suo portavoce ha preso le distanze da Erian così: “Gli ebrei egiziani sono criminali che andrebbero puniti per quello che hanno fatto ai palestinesi e agli egiziani”. Il tentativo della Fratellanza – salita al potere a giugno – di fingere un equilibrio nel contesto mediorientale è durato poco. E’ vero, ha avuto il ruolo di broker nella tregua durante l’ultima fiammata di guerra tra palestinesi di Gaza e Israele, ma si tratta di un broker schierato tutto da una sola parte.Continua a leggere