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Venezia: giallo su presunta aggressione antisemita contro studente ebreo

Di Emanuel Baroz | 3 gennaio 2013
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Venezia: giallo su presunta aggressione antisemita contro studente ebreo

Studente americano ebreo picchiato a Venezia? Antisemitismo a Venezia? Israele: “Ebreo picchiato da banda di arabi” La vicenda è stata riportata da un quotidiano online israeliano. Un giovane americano in visita nella città lagunare con la famiglia sarebbe stato bastonato la sera del primo gennaio di Gabriele Vattolo Venezia, 2 Gennaio 2013 – Una vicenda partita da Venezia, rimbalzata in Israele e poi tornata in un baleno nella città lagunare. Ma ancora sembrerebbe non esserci nulla di sicuro. Tranne l’indignazione […]Continua a leggere

“Davide, discolpati!” di Rosellina Balbi: un articolo che a suo modo ha fatto storia

Di Emanuel Baroz | 1 gennaio 2013
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“Davide, discolpati!” di Rosellina Balbi: un articolo che a suo modo ha fatto storia

Nell’ottica di proseguire l’opera di riproposizione di ciò che accadeva negli anni ’70 e ’80 in Italia, oggi postiamo quest’articolo del 6 Luglio 1982 (quindi dopo la manifestazione sindacale durante la quale venne gettata una bara davanti alla Sinagoga e prima del terribile attentato che colpi gli ebrei i taliani il 9 Ottobre 1982) che a suo modo fece la storia, sia perchè pubblicato su Repubblica (che già allora era nota per il suo pregiudizio antisraeliano), sia per il nome dell’autrice del testo. Resta incredibile notare come le accuse mosse contro lo Stato di Israele siano sempre le stesse da decenni, e continuino ad essere assurde. Ringraziamo infine alcuni amici che ci hanno aiutato nella ricerca e poi nella analisi del testo. Buona lettura. Perché la condanna della politica di Begin si trasforma in una demonizzazione dello Stato d’Israele che finisce per coinvolgere tutti gli ebrei Davide, discolpati! di Rosellina Balbi PROVATE ad immaginare per un momento che, nel settembre del 1939, scendessero in piazza a Berlino centomila persone per manifestare contro l’invasione della Polonia. E che un generale, già capo di Stato maggiore della Wehrmacht, protestasse pubblicamente per lo stravolgimento fatto da Hitler del ruolo dell’esercito, destinato, a giudizio del generale, esclusivamente alla difesa del suolo tedesco. E che un gruppo di soldati inviasse una lettera aperta ai giornali (e questi la stampassero), in cui le decisioni del governo venivano aspramente criticate. E che un movimento denominato «Pace, adesso» lanciasse lo slogan «Mai più una guerra come questa», riuscendo a mobilitare migliaia e migliaia di giovani. E che un’altra organizzazione proclamasse di voler portare «aiuto umanitario» agli innocenti abitanti di Varsavia intrappolati dalla guerra. Confessiamolo: neppure la più sbrigliata inventiva da romanziere fantapolitico riuscirebbe a rendere credibile un simile «scenario». E tuttavia, in un paese che oggi molti definiscono «nazista», e al quale si attribuisce da tante parti la volontà di perpetrare un genocidio, in questo paese sono avvenute e stanno avvenendo cose come quelle che ho raccontate prima (traggo le informazioni dalla stampa francese, non certo sospetta di tenerezza verso la politica israeliana).Continua a leggere

Mahmoud Habash (Ministro ANP): ” Le pretese ebraiche sul Muro del Pianto non hanno alcun fondamento religioso, storico o giuridico”

Di Emanuel Baroz | 30 dicembre 2012
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Mahmoud Habash (Ministro ANP): ” Le pretese ebraiche sul Muro del Pianto non hanno alcun fondamento religioso, storico o giuridico”

Ministro di Abu Mazen: «Le pretese ebraiche sul Muro del pianto non hanno alcun fondamento religioso, storico o giuridico» Mahmoud Habash, Ministro dell’Autorità Palestinese per gli Affair Religiosi e il Waqf (patrimonio religioso islamico), ha dichiarato che il Muro Occidentale (noto come “Muro del pianto”) di Gerusalemme è un luogo santo islamico e che nessun ebreo vi ha mai pregato prima del 1917. Definendo le recenti parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a proposito della sovranità israeliana sul Muro Occidentale “una sciocchezza” e “una manipolazione”, Habash ha dichiarato in un comunicato stampa diffuso lunedì 17 dicembre che “le pretese israeliane sono prive di valore”. Secondo il ministro di Abu Mazen, “Gerusalemme in ogni sua parte è prerogativa dei palestinesi” mentre le rivendicazioni israeliane sulla città e sul Muro Occidentale “non hanno alcun fondamento religioso, storico o giuridico”. Il Muro Occidentale, continua il comunicato di Habash, che “è parte integrante della moschea di al-Aqsa e di Haram al-Sharif [Monte del Tempio] che è Waqf [inalienabile patrimonio islamico]”, è sempre stato un luogo di culto solo e unicamente musulmano “per tutta la sua storia, fino alla promulgazione della Dichiarazione Balfour nel 1917”.Continua a leggere

Europeo di calcio Under 21 in Israele: si prospetta una dura battaglia contro i “soliti” boicottatori

Di Emanuel Baroz | 29 dicembre 2012
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Europeo di calcio Under 21 in Israele: si prospetta una dura battaglia contro i “soliti” boicottatori

Finali del campionato europeo Under 21 in Israele. Enormi pressioni sulla FIFA di Sharon Levi L’antisemitismo non conosce confini, questo lo sapevamo. Negli ultimi mesi poi c’è stata una vera e propria esplosione di atti antisemiti in tutto il vecchio continente. Più volte abbiamo visto usare lo sport come vera e propria arma antisemita ma è la prima volta che l’attacco arriva da una istituzione sportiva tra le più grandi e importanti al mondo: la FIFA. Come tutti sapranno le […]Continua a leggere

La libertà di stampa secondo Hamas

Di Emanuel Baroz | 28 dicembre 2012
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La libertà di stampa secondo Hamas

Gaza: “stretta” di Hamas sui reporter che lavorano per Israele. controlli e divieti per i giornalisti nella Striscia di Gaza Gaza, 26 Dicembre 2012 – Nuovi severi provvedimenti volti a limitare il lavoro dei mezzi di comunicazione stranieri, ed in particolare israeliani, a Gaza sono stati annunciati la scorsa notte dall’esecutivo di Hamas. Ai giornalisti palestinesi di Gaza che lavorano per mezzi di comunicazione israeliani è stato ordinato di troncare immediatamente ogni rapporto con loro, per non essere considerati al […]Continua a leggere