Ultimi Articoli

A proposito della presenza ebraica in Palestina…

Di Emanuel Baroz | 12 dicembre 2012
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A proposito della presenza ebraica in Palestina…

A proposito della presenza ebraica in Palestina… “Quando ci si chiede cosa si intende con lo sviluppo della Patria Nazionale Ebraica (Jewish National Home) in Palestina, si può rispondere che non si tratta dell’imposizione di una nazionalità ebraica sull’insieme della Palestina, ma un ulteriore consolidamento della già esistente comunità ebraica, coadiuvato dagli ebrei in altre parti del mondo, perchè possa diventare un centro da cui tutto il popolo ebraico, sulle basi della religione e della razza, tragga interesse e orgoglio. […]Continua a leggere

Sudan, catturata una pericolosissima spia del Mossad: un avvoltoio!

Di Emanuel Baroz | 11 dicembre 2012
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Sudan, catturata una pericolosissima spia del Mossad: un avvoltoio!

Catturato in Sudan un “avvoltoio-spia” di Israele Scienziato israeliano: un volatile usato solo a scopo di ricerca. La cattura nella regione occidentale del Darfur Khartoum (Sudan) – Lo “zoo del Mossad“ si arricchisce di un nuovo esemplare: le autorità sudanesi (come quelle saudite qualche tempo fa) avrebbero “arrestato” un avvoltoio-spia inviato in Sudan da Israele nella regione occidentale del Darfur. E’ quanto ha riferito il quotidiano egiziano El Balad, citato dal quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui sul volatile sarebbe stata […]Continua a leggere

Porto di Napoli: sequestrate armi in container dopo segnalazione Israele

Di Emanuel Baroz | 9 dicembre 2012
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Porto di Napoli: sequestrate armi in container dopo segnalazione Israele

Chissà se ora il sindaco partenopeo De Magistris oltre ad accogliere e sostenere i pacifinti in viaggio verso Gaza (capito adesso perchè c’è il blocco navale al largo della costa?) e a dichiarare di voler concedere la cittadinanza ad Abu Mazen (ma perchè poi? Che senso ha?!), inizierà ad occuparsi dei problemi della sua città….sarà sempre troppo tardi, è vero. Ma almeno giustificherà lo stipendio (lauto) che prende…. Porto di Napoli: sequestrate armi in container dopo segnalazione Israele Napoli, 8 […]Continua a leggere

Khaled Meshaal, leader di Hamas, torna a Gaza: “La Palestina è nostra, dal Mediterraneo al Giordano”

Di Emanuel Baroz | 8 dicembre 2012
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Khaled Meshaal, leader di Hamas, torna a Gaza: “La Palestina è nostra, dal Mediterraneo al Giordano”

E pensare che per qualche politico nostrano questi sarebbero degli interlocutori con cui sarebbe giusto parlare…  Hamas rifiuta ogni concessione a Israele Leader Meshaal: “Non cederemo neanche un centimetro di Palestina. Vogliamo l’unità sotto l’Olp” Gaza, 8 Dicembre 2012 – Khaled Meshaal rifiuta ogni concessione a Israele sulla Palestina: lo ha affermato lo stesso leader di Hamas, a Gaza per il 25/o anniversario della nascita del movimento integralista. Lo riferiscono i media locali. “Noi siamo una sola Autorità, l’Olp è […]Continua a leggere

Vittime dell’odio palestinese: la storia commovente di Wafa al Bass

Di Emanuel Baroz | 7 dicembre 2012
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Vittime dell’odio palestinese: la storia commovente di Wafa al Bass

La storia commovente di Wafa al Bass Gli ospedali – si sa – sono il contesto ideale per ambientarvi storie strappalacrime. Esseri umani sottratti alla morte, crisi di coscienza, lacrime e dolore per una vita spezzata anzitempo, gioia per un complicato intervento chirurgico riuscito perfettamente. Malgrado la recente ondata di terrorismo palestinese, e la risposta israeliana nota come Colonna di Difesa, nello stato ebraico è affluito un numero considerevole di abitanti della Striscia di Gaza. Persino il cognato del primo ministro di Hamas è ricorso alle cure mediche degli israeliani; ma la vita di tutti i giorni è ricca di episodi di dedizione al dovere che non guarda il colore della pelle, o la razza, o la lingua. Spesso arabi israeliani prestano servizio come volontari negli ospedali dell’Israele meridionale, per assistere pazienti palestinesi in difficoltà con la lingua. Purtroppo però, talvolta giovani pazienti ritornano a Gaza senza aver compiuto la loro missione. Wafa al Bass, nata nel 1984, a 21 anni parte da Gaza per essere curata in un ospedale israeliano. Ha delle importanti ustioni. Il suo proposito è di entrare in un ospedale e farsi saltare in aria, uccidendo più bambini possibile. E’ bloccata al valico di Erez da guardie di confine che si insospettiscono per il suo nervosismo: le scoprono indosso un ordigno da più di 10 chilogrammi di esplosivo. Arrestata nel 2005, subisce un processo e viene detenuta per sei anni. Sarà rilasciata nel 2011, assieme ad altri mille criminali, nell’ambito dell’accordo per la liberazione del caporale israeliano Gilad Shalit, sequestrato da Hamas nel 2006.Continua a leggere