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Sfiorata la strage: un razzo sparato da Gaza colpisce scuola ad Ashkelon

Di Emanuel Baroz | 19 novembre 2012
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Sfiorata la strage: un razzo sparato da Gaza colpisce scuola ad Ashkelon

Un razzo sparato da Gaza colpisce scuola ad Ashkelon Gerusalemme, 19 Novembre 2012 – Ancora razzi, missili e colpi di mortaio palestinesi questa mattina dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele. Oggi scuole chiuse nel raggio di 40 chilometri di Gaza. Una di queste, ad Ashkelon, è stata raggiunta da un missile Grad sparato dai terroristi palestinesi, non intercettato da Iron Dome. Come abbiamo giustamente letto su Il Borghesino: da queste parti i bambini non sono usati come […]Continua a leggere

Nonostante i razzi dei terroristi, Israele continua ad inviare medicinali e cibo a Gaza

Di Emanuel Baroz | 18 novembre 2012
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Nonostante i razzi dei terroristi, Israele continua ad inviare medicinali e cibo a Gaza

Nonstante i razzi dei terroristi, Israele invia medicinali e cibo a Gaza Gerusalemme, 18 Novembre 2012 – Malgrado l’incessante e continuo lancio di missili e razzi sempre più potenti dalla Striscia di Gaza contro le città israeliane (750 solo in questa settimana), il governo di Netanyahu ha continuato ad inviare beni di prima necessità alla popolazione palestinese. Questa mattina 124 camion hanno attraversato attraverso i valichi di Kerem Shalom e di Erez.  I veicoli contengono generi alimentari, prodotti caseari, farmaci, […]Continua a leggere

La colpevole strategia di Hamas

Di Emanuel Baroz | 17 novembre 2012
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La colpevole strategia di Hamas

Strategia colpevole di Pierluigi Battista Le bombe sono tutte sporche, come la guerra. E ogni civile che perde la vita per un missile o un raid aereo è un prezzo troppo elevato e su cui sarebbe indecente stilare una contabilità competitiva tra le parti in causa. Una bomba su Gaza non è meno grave di un missile su Tel Aviv, ma le ragioni e i torti esistono, non sono cancellabili, hanno una storia. E antefatti. Perché da Gaza hanno cominciato a colpire il Sud di Israele? Non c’è bisogno di risalire troppo indietro nella storia, al ’67, e prima ancora al ’48 con la costituzione dello Stato di Israele, e ancora prima alla presenza ebraica sotto il mandato britannico, giù giù fino ai tempi remoti dei testi sacri. Stiamo alla cronaca, e agli ultimi anni. Da anni non c’è più a Gaza un solo soldato israeliano, e nemmeno un abitante degli insediamenti ebraici smantellati per impulso del vituperato Sharon. Fu uno psicodramma: gli ebrei che si ribellavano ai soldati israeliani, le lacrime, le urla, addirittura il fantasma di una nuova persecuzione attuata dai fratelli in divisa. Ma se ne andarono. E da quel momento cessò l’occupazione israeliana, svanì ogni presenza israeliana, fu allontanata qualunque presenza umana israeliana. A Gaza, anche senza la costituzione formale di uno Stato palestinese, c’è una leadership palestinese, un’autonomia amministrativa palestinese. Ci sono state elezioni e ha vinto Hamas, che non voleva e non vuole solo uno Stato palestinese, ma vuole la cancellazione dello Stato di Israele, l’annichilimento dell’«entità sionista». Da Gaza partono i missili che vogliono colpire la popolazione civile israeliana al di là del confine, in una striscia di terra quantitativamente minuscola, se confrontata all’ampiezza di altri Stati del Medio Oriente. A Gaza i bambini vengono indottrinati dall’odio anti-ebraico, imparano la «santità» del terrorismo suicida. Non c’è distinzione, nell’universo mentale di Hamas, tra un soldato e un civile israeliano: sono considerati ugualmente usurpatori per il solo fatto di essere lì, e devono sparire tutti, senza differenza, per ripulire la terra santa da ogni contaminazione ebraica. Ecco l’humus politico, culturale e religioso che c’è in chi lancia incessantemente missili per colpire civili israeliani, e prima in chi si faceva saltare su un autobus a Gerusalemme per uccidere quanti più bambini ebrei, donne ebree, vecchi ebrei. Non è una rappresentazione manichea della realtà di Gaza e di Israele. È la radice di una guerra che rischia di incendiare tutto il Medio Oriente, di nuovo.Continua a leggere

Razzo da Gaza su Gerusalemme

Di Emanuel Baroz | 17 novembre 2012
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Razzo da Gaza su Gerusalemme

Razzo da Gaza su Gerusalemme Gerusalemme, 16 Novembre 2012 – Le sirene dell’allarme anti-aereo hanno suonato anche a Gerusalemme, venerdì sera. Due razzi (che le Brigate Izz al-Din al-Qassam di Hamas hanno rivendicato, definendoli Qassam M76) si sarebbero abbattuti su terreni non edificati alle porte sud della città, uno nel deserto di Giudea presso Takua, l’altro nei pressi di un villaggio palestinese nell’area di Gush Etzion. Venerdì sera, razzi su Israele anche dal Sinai egiziano. (Fonte: Israele.net, 17 Novembre 2012) […]Continua a leggere

Gaza: Hamas non rispetta la tregua e continua il lancio di razzi contro le città israeliane. Allarme anche a Tel Aviv

Di Emanuel Baroz | 16 novembre 2012
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Gaza: Hamas non rispetta la tregua e continua il lancio di razzi contro le città israeliane. Allarme anche a Tel Aviv

Gaza: Hamas non rispetta la tregua e continua il lancio di razzi contro le città israeliane. Allarme anche a Tel Aviv Gerusalemme, 16 Novembre 2012 – Operazione “Amud Anan”: durante la notte tra giovedì e venerdì l’aviazione israeliana ha colpito e distrutto  i depositi sottorranei di armi e munizioni palestinesi (qui il video: si notino le “esplosioni secondarie” dopo il primo colpo, a dimostrazione dell’effettiva presenza di munizioni e armi nel luogo colpito). Da quando è iniziata l’operazione, sono state […]Continua a leggere