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Le parole contano: frasario ad uso dei giornalisti che si occupano di medioriente

Di Alex Zarfati | 14 agosto 2012
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Le parole contano: frasario ad uso dei giornalisti che si occupano di medioriente

Qualche giorno fa il politico palestinese Jibril Rajoub ha ringraziato il Comitato Olimpico di aver rifiutato di dedicare un minuto di silenzio per le vittime di Monaco ’72 trucidate da un commando militare dell’OLP dicendo che questa commemorazione sarebbe stata “razzista”. Questo termine mi ha confuso, come può essere che una commemorazione per ricordare degli atleti assassinati possa essere considerata “razzista”? Così mi sono imbarcato in uno studio del lessico dell’inglese palestinese. Ne è venuto fuori che gli attivisti palestinesi e i loro sostenitori hanno dato vita ad una vera e propria lingua, un idioma parallelo, che da oggi potremmo chiamare, appunto Palestinese. La cosa non sarebbe nemmeno troppo grave, se non fosse che queste parole vengono rimbalzate da media italiani e stranieri con questo senso storpiato e malevolo. Facciamoci due risate, dunque. Aborigeno/Nativo: Ogni non-ebreo – preferibilmente arabo – che ha messo piede in Israele/Palestina negli ultimi 150 anni o sia uno scampato da qualche persecuzione araba. Ad esempio, Yasser Arafat ed Edward Said, entrambi nati in Egitto, sono “nativi” palestinesi. Aggressione sionista: La risposta, che segue ad un avvertimento, ad un attacco contro donne e bambini israeliani inermi, o qualsiasi atto di auto-difesa, se eseguito da ebrei. Ad esempio, è “aggressione sionista” se un ufficiale di polizia israeliano spara ad un terrorista palestinese che tenta di schiacciare un gruppo di israeliani con il suo bulldozer. Apartheid: L’unico sistema di governo democratico in Medioriente che garantisce ai cittadini arabi la piena uguaglianza di fronte alla legge, incluso il diritto di diventare Giudici della Corte Suprema,  ambasciatori, ufficiali militari, o ministri. Da non confondere con la discriminazione etnica dei palestinesi in atto in Libano, che non è “Apartheid.” Checkpoint: Una crudele e malvagia misura di sicurezza – assolutamente inutile – in uso in Cisgiordania per difendersi da anni di attacchi suicidi, da equiparare alle peggiori forme di tortura mai inflitte nella storia. Da non confondere con i checkpoint di sicurezza in uso negli aeroporti di tutto il mondo e nelle frontiere internazionali, che sebbene provochino gli stessi disagi, sono perfettamente accettabili. Civile: Un palestinese armato nell’atto di compiere o pianificare un attentato, che è colpito dall’esercito israeliano.Continua a leggere

Roma, protesta pacifica contro Priebke: “Boia nazista, non ti perdoniamo”

Di Emanuel Baroz | 13 agosto 2012
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Roma, protesta pacifica contro Priebke: “Boia nazista, non ti perdoniamo”

Priebke, protesta pacifica degli ebrei. “Boia nazista, non ti perdoniamo” Un presidio composto di ragazzi e adulti della comunità ebraica di Roma ha manifestato sotto la casa dell’ex capitano delle SS, condannato all’ergastolo per le stragi perpetrate durante la seconda guerra mondiale e ora agli arresti domiciliari: “È un assassino. Non tolleriamo che passeggi per la città come un turista” Roma, 13 Agosto 2012 – “Priebke boia nazista, non ti dimentichiamo, non ti perdoniamo. Am Israel Hai (il popolo di Israele vive)”. E ancora: “Priebke assassino nazista, a passeggio come un turista. Vergogna”. Poche parole, scritte a caratteri cubitali su due striscioni, hanno accompagnato la protesta pacifica e silenziosa di ragazzi e adulti della comunità ebraica della Capitale, che stamattina hanno voluto manifestare, davanti all’abitazione romana che ospita l’ex boia nazista, condannato all’ergastolo e attualmente agli arresti domiciliari, il loro sdegno per le “libere uscite” di Priebke, a passeggio per Roma “come un turista”. In particolare ha suscitato sdegno la visita fatta la settimana scorsa all’ex ufficiale delle SS da tedeschi membri dell’associazione nata in sua difesa. Una protesta che raccoglie anche il malumore di molti commercianti della zona, che vivono quelle passeggiate come un’offesa alla memoria della città. I dimostranti, molti dei quali indossavano la kippah, il copricapo usato abitualmente dagli ebrei, hanno protestato in modo pacifico e ordinato: nessun momento di tensione con i militari che presidiano, giorno e notte, l’abitazione in cui risiede l’ex capitano delle SS. Le ragioni di quel presidio composto, durato circa quindici minuti, sono tutte spiegate nel volantino che è stato distribuito dai manifestanti: “Siamo qui perché noi ebrei non dimentichiamo il male che Erich Priebke ha fatto al nostro popolo. Perché non dimentichiamo e non perdoniamo la malvagità, la brutalità e la violenza inaudita che i criminali, nazisti come Priebke, hanno inflitto ai nostri genitori, ai nostri nonni e bisnonni”.Continua a leggere

9 Agosto 2001: il terrorismo palestinese colpisce civili inermi a Gerusalemme. Per non dimenticare

Di Emanuel Baroz | 9 agosto 2012
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9 Agosto 2001: il terrorismo palestinese colpisce civili inermi a Gerusalemme. Per non dimenticare

Per non dimenticare Undici anni fa, il 9 agosto 2001, 15 israeliani venivano uccisi, e 130 rimanevano feriti, in un attentato alla pizzeria Sbarro, a Gerusalemme, ad opera di un kamikaze suicida. L’attentato fu poi rivendicato da Hamas e dalla Jihad Islamica (e festeggiato in alcuni campi profughi palestinesi del Libano) Le vittime di quella strage: Giora Balash (60) Zvika Golombek (26) Shoshana Yehudit Greenbaum (31) Tehila Maoz (18) Frieda Mendelson (62) Michal Raziel (16) Malka Roth (15) Lily Shimashvili […]Continua a leggere

Quelle vittime palestinesi che non interessano a nessuno…

Di Emanuel Baroz | 3 agosto 2012
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Quelle vittime palestinesi che non interessano a nessuno…

Mobilitazione a favore dei palestinesi Continuano le sofferenze del popolo palestinese. Otto civili, fra cui due bambini, residenti nel campo profughi di Yarmouk, sono stati uccisi questa mattina da colpi di artiglieria dell’esercito. Diversi i feriti: 25, secondo una fonte; molti in condizioni gravi. Inutili gli appelli alle Nazioni Unite per proteggere i profughi palestinesi dai continui attacchi. L’auspicio è che ciò induca l’opinione pubblica a condannare l’ennesima aggressione. Anche questa volta, da parte araba: infatti il campo profughi di […]Continua a leggere

Gaza: ancora violenze e maltrattamenti di Hamas contro i palestinesi

Di Emanuel Baroz | 1 agosto 2012
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Gaza: ancora violenze e maltrattamenti di Hamas contro i palestinesi

Continuano i maltrattamenti dei palestinesi Gaza, 31 Luglio 2012 – Continuano i maltrattamenti dei palestinesi ad opera di Hamas, che con metodi brutali controlla la Striscia di Gaza dopo il colpo di stato del 2007. Challah Hu Akbar ieri ha diffuso una notizia, resa nota dal Palestinian Center for Human Rights (PCHR), e risalente allo scorso 25 luglio, quando Abu Latifa, giudice della Corte d’Appello, è stato raggiunto nella sua abitazione in un villaggio di Khan Yunis (sud della Striscia […]Continua a leggere