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La “primavera araba” sbarca anche in Tunisia: bloccati farmaci perchè provenienti da Israele!

Di Emanuel Baroz | 15 marzo 2012
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La “primavera araba” sbarca anche in Tunisia: bloccati farmaci perchè provenienti da Israele!

Tunisia: stop a 50 farmaci, vengono da laboratori Israele Tunisi, 14 Marzo 2012 (ANSA) –  Il Ministero della Salute tunisino ha bloccato l’importazione di una cinquantina di farmaci che sono prodotti da laboratori la cui proprieta’ e’ in mano israeliana (la notizia in realtà non ci stupisce viste le decisioni precedenti del governo tunisino e visti gli episodi capitati negli ultimi mesi….). La notizia e’ stata confermata dal Ministero al sito Tunisie Numerique, che ne era venuto a conoscenza. Pare […]Continua a leggere

Progettava attentato alla sinagoga di Milano: arrestato marocchino a Brescia

Di Emanuel Baroz | 15 marzo 2012
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Progettava attentato alla sinagoga di Milano: arrestato marocchino a Brescia

“Nel mirino la sinagoga di Milano”. Marocchino arrestato a Brescia Brescia, 15 Marzo 2012 (AGI) – Nelle prime ore della mattina la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino, J. M., 20 anni (Mohamed Jarmoune), destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere ritenuto coinvolto in attivita’ di addestramento all’uso di armi e di esplosivi per finalita’ di terrorismo. L’operazione, coordinata dalla Procura Distrettuale di Cagliari, e’ stata condotta dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Dcpp/Ucigos e dalle Digos delle Questure di Cagliari e Brescia e ha permesso di far luce sul giovane, che vive in provincia di Brescia dall’eta’ di 6 anni, attraverso la costante attivita’ di monitoraggio dei numerosi siti web che ospitano discussioni e diffondono documenti su tematiche jihadiste. Il giovane si era distinto per l’attenzione compulsiva che mostrava verso gli aspetti “operativi” del jihad. Le indagini – rese particolarmente difficili dagli accorgimenti tecnici che lo straniero adottava grazie alle sue eccezionali conoscenze informatiche – hanno documentato, tra le altre cose, come J. M. avesse creato gruppi Facebook “segreti” in cui gli iscritti potevano condividere istruzioni sull’assemblaggio di ordigni esplosivi di circostanza (ricavabili da composti chimici reperibili in commercio) e sull’uso di armi. Tra le regole imposte dal giovane jihadista marocchino per l’adesione a uno di tali gruppi Facebook vi era quella che imponeva: “nessun video su canti religiosi, solo armi ed esplosivi”. Il marocchino stava progettando un attentato alla sinagoga di Milano. E’ quanto emerso nel corso delle indagini da un reperto sequestrato dagli investigatori della Digos di Brescia inerente un dettagliato “sopralluogo virtuale” della sinagoga di via della Guastalla a Milano. Nel documento, salvato sul proprio computer, il giovane marocchino si sofferma in particolare sulle misure di sicurezza adottate a salvaguardia del tempio ebraico di Milano (personale di polizia, manufatti interdittivi, possibili vie di accesso, etc.).Continua a leggere

Egitto, la “primavera araba” continua: il parlamento approva all’unanimità l’espulsione dell’ambasciatore israeliano

Di Emanuel Baroz | 14 marzo 2012
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Egitto, la “primavera araba” continua: il parlamento approva all’unanimità l’espulsione dell’ambasciatore israeliano

Egitto, votata l’espulsione dell’ambasciatore israeliano Decretato anche il ritiro del rappresentante egiziano a Tel Aviv. A rischio le forniture di gas verso il Paese ebraico Il Cairo, 13 Marzo 2012 – L’Assemblea del Popolo, la Camera bassa egiziana, ha approvato stamattina all’unanimità una mozione in cui si chiede l’espulsione dall’Egitto dell’ambasciatore israeliano, Yaakov Amital (peraltro non in sede da tempo), ed il ritiro di quello egiziano da Tel Aviv. Il provvedimento è un atto formale di protesta contro i recenti raid aerei di Israele nella Striscia di Gaza, considerati una «violazione flagrante dei diritti umani» (magari spiegare anche qui oltre che citarlo distrattamente all’interno dell’articolo che i raid sono stati una conseguenza del fatto che i terroristi palestinesi abbiano lanciato più di 200 missili in quattro giorni contro Israele non sarebbe male,no? Poi dici perchè uno sente il bisogno di scrivere le lettere al Corriere della Sera!!!). ISRAELE «NEMICO» – Il documento approvato è stato redatto dalla commissione affari arabi del Parlamento, e contiene anche la richiesta di bloccare l’esportazione di gas egiziano verso Israele. Il presidente dell’Assemblea, Saad el Katatny, ha chiesto inoltre a uno specifico comitato di seguire per il governo l’iter di applicazione delle richieste contenute nel documento. «Dopo la rivoluzione – è scritto nel testo – l’Egitto non sarà mai più amico dell’entità sionista, primo nemico dell’Egitto e della nazione araba». Si chiede quindi la revisione «di tutti i rapporti e gli accordi» con quel «nemico». BOICOTTAGGIO – Il Parlamento ha chiesto perfino che sia riattivato il boicottaggio di tutti i Paesi arabi contro Israele e le società internazionali che trattano con il paese, considerando questo strumento un sostegno deciso alla «scelta di resistenza», «opzione strategica per la liberazione dei territori occupati».Continua a leggere

Gaza: missili antiaerei a disposizione dei terroristi palestinesi. Timori per i voli civili

Di Emanuel Baroz | 14 marzo 2012
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Gaza: missili antiaerei a disposizione dei terroristi palestinesi. Timori per i voli civili

Gaza: missili antiaerei SA-7 in mano alla Jihad Islamica e ad Hamas. Timori per i voli civili di Sharon Levi Gerusalemme, 14 Marzo 2012 – Secondo alcuni rapporti presentati dai piloti israeliani che hanno portato a compimento le azioni mirate conto le cellule terroriste della Jihad Islamica, contro i loro aerei i terroristi arabi avrebbero sparato diversi missili antiaerei di fabbricazione russa SA-7. E’ la conferma di quanto purtroppo si temeva e cioè che i gruppi terroristi della Striscia di Gaza hanno acquistato una serie di armi altamente letali dai contrabbandieri che hanno saccheggiato gli arsenali libici. Un rapporto dell’intelligence israeliana emesso qualche mese fa parlava apertamente sia di sistemi SA-7 (un sistema antiaereo a ricerca di calore e a spalla simile all’americano Stinger) che di lanciatori multipli di missili Grad, peraltro usati dalla Jihad Islamica proprio durante l’aggressione degli ultimi giorni. La consapevolezza che i terroristi arabi dispongono di queste armi non cambia di molto la strategia militare fine a se stessa. I caccia israeliani sono dotati di efficaci contromisure contro questo tipo di missili non certo modernissimi e comunque è sufficiente volare un po’  più in quota. Il rischio è invece per gli aerei lenti e, soprattutto, per gli aerei civili che in fase di decollo o atterraggio potrebbero essere facilmente colpiti da questo tipo di missile. Per questo motivo dalla scorsa settimana le compagnie aeree israeliane hanno deciso di non far volare in alcuni contesti gli aerei turboelica ATR 72 e ATR 42 i quali non dispongono di contromisure per questo tipo di missili. Oltre a questo sono stati potenziati i controlli in prossimità degli aeroporti civili e militari allargando il raggio di controllo di diverse miglia, questo per evitare che terroristi dotati di SA-7 possano avvicinarsi agli aeroporti e cercare di colpire gli aerei in fase di atterraggio o decollo.Continua a leggere

Per il terrorismo palestinese raggiungere un accordo per il cessate il fuoco non significa nulla

Di Emanuel Baroz | 13 marzo 2012
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Per il terrorismo palestinese raggiungere un accordo per il cessate il fuoco non significa nulla

Hamas, Jihad islamica palestinese, Comitati di reistenza Popolare, FPLP…mi sbaglierò ma mi sembra il classico gioco delle tre carte! Gaza-Israele: raggiunto il cessate il fuoco (già violato dai terroristi) di Sarah F. Gerusalemme, 13 Marzo 2012 – Nella notte di ieri è stato raggiunto un cessate il fuoco tra Israele e i terroristi arabi che in quattro giorni hanno lanciato centinaia di missili sul territorio israeliano ricevendo in risposta una serie di raid mirati da parte dell’aviazione israeliana. L’accordo è stato raggiunto grazie alla mediazione dell’Egitto (accordo tra Hamas e Jihad Islamica) e la importantissima mediazione della Giordania dove nella serata di ieri e nella notte appena passata inviati israeliani hanno incontrato alcuni altissimi esponenti di Hamas per trovare una soluzione pacifica all’inasprirsi del conflitto. Il cessate il fuoco sarebbe dovuto partire dalle una di notte (ora di Gerusalemme) della scorsa notte ma già si segnalano diverse violazioni da parte dei terroristi della Jihad Islamica che pure, con la mediazione egiziana, aveva raggiunto un accordo con Hamas in tal senso. Purtroppo questa mattina alle 7,45 un nuovo attacco da parte dei terroristi islamici è stato portato contro la regione di Eshkol. Si spera che sia solo un caso isolato ma si teme che purtroppo la Jihad Islamica continuerà con il suo lancio di missili.Continua a leggere