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Gaza: ennesimo incidente sul lavoro per i poveri terroristi palestinesi

Di Emanuel Baroz | 31 ottobre 2011
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Gaza: ennesimo incidente sul lavoro per i poveri terroristi palestinesi

M.O.: esplosione in campo profughi a Gaza, un morto Gaza, 31 Ottobre 2011 – Una persona e’ morta e altre due sono rimaste ferite per una esplosione nel campo profughi palestinese di Jabaliya a nord della citta’ di Gaza. Lo hanno riferito residenti del campo, aggiungendo che l’esplosione e’ probabilmente avvenuta mentre alcuni militanti stavano cercando di assemblare un missile o un altro ordigno. (Fonte: Adnkronos, 31 Ottobre 2011)Continua a leggere

Raffica di razzi da Gaza contro Israele: un morto ad Ashkelon. Ma per Repubblica la notizia è un’altra….

Di Emanuel Baroz | 30 ottobre 2011
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Raffica di razzi da Gaza contro Israele: un morto ad Ashkelon. Ma per Repubblica la notizia è un’altra….

Raffica di razzi da Gaza contro Israele: un morto ad Ashkelon. Ma per Repubblica la notizia è un’altra…. Gerusalemme, 30 Ottobre 2011 –  Raffica di quasi 30 razzi Qassam e Grad e obici di mortaio palestinesi, ieri, dalla Striscia di Gaza contro Israele, in particolare su Gan Yavne, Ashkelon e Ashdod. Ucciso un 56enne israeliano ad Ashkelon (Ami Moshe), una ventina le persone che hanno dovuto essere ricoverate. Ingenti danni. Rivendicazione della Jihad Islamica palestinese. Stato di massima allerta e […]Continua a leggere

Le Iene, la Striscia di Gaza, e…una lettera di invito alla riflessione

Di Alex Zarfati | 26 ottobre 2011
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Le Iene, la Striscia di Gaza, e…una lettera di invito alla riflessione

[Questa è la lettera che ho inviato a Luigi Pelazza e alla redazione di Mediaset, in occasione del servizio dedicato ai tunnel clandestini che collegano Gaza all’Egitto. Il link al video originale si trova in fondo] Ciao Luigi, ti scrivo per raccontarti di getto quali sono state le mie sensazioni dopo aver visto il servizio che hai realizzato sui tunnel per Gaza. A volte non serve dover decidere se stare da una parte o dall’altra, nella vita. Basta serenamente sforzarsi di capire la verità che c’è dietro a tante realtà, ma questa volta purtroppo, nonostante le buone intenzioni, non ti è riuscito. Istintivamente, lo capisco, simpatizzare con i palestinesi, un popolo che non è mai riuscito ad avere una terra tutta sua, con i bambini che vivono per strada e costretto alla fame, é d’obbligo. Così come quando andiamo per gli altri paesi dell’Africa, del Sud America o dell’Asia ci si bagnano gli occhi di fronte alla miserie, e ci sentiamo impotenti. Chi può essere cosí insensibile da non riconoscere che i bambini, gli affamati, i derelitti, hanno sempre ragione?  Ma le similitudini tra gli abitanti della striscia e gli altri paesi del cosiddetto terzo mondo si fermano qui. Perché mentre nel mondo intero le necessità di chi è ridotto allo stremo sono accompagnate da una grande indifferenza da parte dell’occidente, e da una reale mancanza di beni di prima necessità, i palestinesi hanno imparato a fare dell’indigenza un’industria, e un’arma di comunicazione che i loro politici utilizzano come un randello per marcare le colpe d’Israele. In Palestina essere profugo da tempo è diventato un mestiere, una missione. Il capitale arabo, gli aiuti occidentali, i soldi dell’UNRNWA, e i camion di cibo e infrastrutture arrivano regolarmente ai palestinesi, a differenza di quanto raccontano. Durante l’ultimo mese, 4.945 camions carichi di 136.785 tonnellate di merci sono entrati nella striscia di Gaza da Israele, attraverso il passaggio di Kerem Shalom. Fra questi camions, 1.728 erano carichi di derrate alimentari, 54 camions di indumenti, 66 d’équipaggiamento elettrico, 22 d’attrezzature sportive. Senza contare le lavatrici, i frigoriferi, le bombole del gas… 1.500 Gazawi sono entrati in Israele per farsi curare gratuitamente nei diversi ospedali del paese. 163 progetti di costruzioni gestite dalla comunità internazionale sono in corso nella striscia di Gaza. 35 progetti saranno completati prima della fine di ottobre e 57 nuovi progetti hanno preso il via dall’inizio del mese.Continua a leggere

Così nasce l’odio l’antisraeliano

Di Emanuel Baroz | 26 ottobre 2011
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Così nasce l’odio l’antisraeliano

Bugie palestinesi: un ulteriore esempio di come vengono costruite Gerusalemme – La ong pro-palestinese Wadi Hilweh Information Center-Silwan di Gerusalemme est ha diffuso un filmato in cui si vede David Be’eri, direttore della ong pro-israeliana Elad, che afferra un bambino palestinese di dieci anni e lo porta via per alcuni minuti (lungo il percorso si avvicinano alcuni adulti palestinesi che sgridano il ragazzino) e lo consegna alla polizia (che lo ha rilasciato quasi subito). Poco dopo, la ong Elad ha […]Continua a leggere

Gerusalemme: palestinese accoltella giovane israeliano

Di Emanuel Baroz | 23 ottobre 2011
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Gerusalemme: palestinese accoltella giovane israeliano

Gerusalemme: palestinese accoltella giovane israeliano Gerusalemme, 22 Ottobre 2011 – Due israeliani sono stati aggrediti nel pomeriggio da un palestinese armato di pugnale, nel quartiere di Beit Ramot, a Gerusalemme. L’aggressore è riuscito a ferire gravemente uno di loro, Yehuda Naamad di 17anni, e poi ha inseguito una ragazzina di 12 anni che scappava tenendo per mano il fratellino. Infine, scatenato ormai l’allarme, si è dato alla fuga verosimilmente verso il vicino villaggio palestinese di Beit Iksa, a mezzo km […]Continua a leggere