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Per i “fratelli arabi” i malati palestinesi non meritano di essere curati, mentre Israele non fa (giustamente) alcuna distinzione. E il mondo tace….

Di Emanuel Baroz | 21 marzo 2011
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Per i “fratelli arabi” i malati palestinesi non meritano di essere curati, mentre Israele non fa (giustamente) alcuna distinzione. E il mondo tace….

Per i “fratelli arabi” i malati palestinesi non meritano di essere curati, mentre Israele non fa (giustamente) alcuna distinzione. E il mondo tace…. Beirut, 21 Marzo 2011 – Due notizie degli ultimi giorni, naturalmente passate del tutto inosservate sui mass media nazionali ed internazionali, giustamente impegnati sul fronte terremoto in Giappone e attacco aereo alla Libia, ma anche incredibilmente pieni di particolari riguardanti il matrimonio reale in Inghilterra o le ultime dall’Isola dei Famosi (sic!), dovrebbero far riflettere: Mohammed Nabil Taha, un ragazzino palestinese di 11 anni, residente in uno dei tanti campi profughi istituiti da anni dai vari governi libanesi, dove i cosidetti profughi non hanno diritto neanche all’istruzione, all’assistenza sanitaria o all’accesso nel mondo del lavoro,  è morto la settimana scorsa all’ingresso di un ospedale libanese dopo che i dottori si erano rifiutati di aiutarlo perché la sua famiglia non poteva permettersi di pagare le cure mediche. Pochi giorni prima Forze di Difesa israeliane e paramedici del posto avevano  contribuito a salvare la vita di una donna palestinese e della sua neonata,  nell’insediamento dove si trovavano anche dei parenti della famiglia Fogel in lutto per i cinque membri della famiglia ferocemente assassinati la scorsa settimana. Il paramedico autore dell’intervento ha ricordato che il giorno del massacro della famiglia Fogel gli abitanti dell’insediamento hanno visto festeggiamenti e fuochi d’artificio nei vicini villaggi palestinesi (ma anche a Gaza), ma ha aggiunto che, indipendentemente da tutto, la squadra medica locale è impegnata ad aiutare chiunque abbia bisogno. “Due anni fa – ha raccontato – ci siamo dati da fare per curare un terrorista che aveva cercato di piazzare un ordigno ed era stato ferito dai soldati”.Continua a leggere

Israele: un weekend all’insegna dei razzi palestinesi, sempre più potenti e pericolosi

Di Emanuel Baroz | 20 marzo 2011
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Israele: un weekend all’insegna dei razzi palestinesi, sempre più potenti e pericolosi

Israele: un weekend all’insegna dei razzi palestinesi, sempre più potenti e pericolosi Gerusalemme, 20 Marzo 2011 – Neanche alla vigilia dell’operazione anti-Hamas a Gaza del gennaio 2009 s’era registrato un attacco così intenso di fuoco di mortai dalla Striscia di Gaza contro Israele come quello tra venerdì e sabato scorsi, con una cinquantina di obici sparati da Hamas, edifici gravemente danneggiati in un kibbutz, alcuni israeliani feriti. Sparati dalle organizzazioni terroristiche anche missili Sagar, Fagot e Kornet. E’ la prima […]Continua a leggere

Gaza: raid di Hamas in sedi tv straniere

Di Emanuel Baroz | 19 marzo 2011
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Gaza: raid di Hamas in sedi tv straniere

Gaza, raid di Hamas in sedi tv straniere Picchiati alcuni operatori di Reuters Tv e Associated press, sequestrate attrezzature GAZA CITY – Miliziani di Hamas, la fazione islamico-radicale palestinese al potere nella Striscia di Gaza, hanno fatto irruzione oggi nelle sedi della Reuters tv e di un altro service che fornisce video a media internazionali, picchiando alcuni dipendenti e sequestrando diverse telecamere. Nel primo episodio una cameraman palestinese ha riportato una probabile frattura a un braccio, nella seconda azione un […]Continua a leggere

“Casa Bianca e Hollywood in mano agli ebrei”

Di Emanuel Baroz | 18 marzo 2011
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“Casa Bianca e Hollywood in mano agli ebrei”

Helen Thomas: “Casa Bianca e Hollywood in mano agli ebrei” La 91enne di origini libanesi, dopo le dichiarazioni contro gli ebrei che hanno portato al suo licenziamento da corrispondente dalla Casa Bianca, torna alla carica in un’intervista a Playboy di Stefano Buda New York, 18 Marzo 2011 – Helen Thomas torna alla carica. La 91enne americana di origini libanesi, ex corrispondente dalla Casa Bianca, dopo essere stata licenziata dal gruppo Hearst in seguito alle bellicose dichiarazioni contro gli ebrei e Israele, non si dice dispiaciuta per quanto accaduto. “Sapevo esattamente quello che stavo facendo”, ha detto in un’intervista a Playboy, che uscirà sul numero di aprile: “Avevo raggiunto il punto di non ritorno. Ora voi siete stufi, ma io avevo voglia di dire la verità. ” Thomas ha dovuto abbandonare la sua posizione dorata, di decana della stampa alla Casa Bianca, dopo aver detto a un rabbino e a un blogger che gli ebrei devono “andarsene all’inferno fuori dalla Palestina” e “tornarsene a casa in Polonia, Germania, America o in qualsiasi altro posto”.Continua a leggere

Un bastimento carico di armi per i terroristi di Gaza

Di Emanuel Baroz | 17 marzo 2011
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Un bastimento carico di armi per i terroristi di Gaza

Un bastimento carico di armi per i terroristi di Gaza Martedì scorso unità navali dalle Forze di Difesa israeliane hanno intercettato la nave cargo tedesca ”Victoria”, battente bandiera liberiana, con a bordo una grande quantità di armi quasi certamente destinate a organizzazioni terroristiche che operano nella striscia di Gaza. L’operazione è avvenuta rapidamente e senza incidenti, in acque internazionali, a 200 miglia nautiche dalla costa d’Israele. L’equipaggio, probabilmente ignaro del contenuto del carico, non ha opposto resistenza. Il cargo è stato poi scortato dalla marina israeliana nel porto di Ashdod. Le armi, di origine iraniana, erano state caricate nel porto siriano di Latakia, prima di fare uno scalo in Turchia. Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha chiarito che la Turchia ”non è in alcun modo coinvolta” nel caso, benché la nave intercettata fosse da poco salpata dal porto turco di Mersin, ufficialmente diretta ad Alessandria d’Egitto. Mercoledì ambasciatori e giornalisti stranieri in Israele sono stati invitati ad Ashdod per prendere visione della nave e del suo carico.Continua a leggere