Ultimi Articoli

Caos Egitto: Hamas chiude la frontiera dopo che in molti hanno abbandonato Gaza

Di Emanuel Baroz | 30 gennaio 2011
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Caos Egitto: Hamas chiude la frontiera dopo che in molti hanno abbandonato Gaza

Egitto – Striscia di Gaza, Hamas chiude la frontiera Guardie egiziane avrebbero abbandonato le postazioni RAFAH , 30 gen. – Il movimento estremista palestinese di Hamas, al potere nella Striscia di Gaza, ha chiuso la frontiera con l’Egitto: già da venerdì i funzionari egiziani avrebbero infatti abbandonato i loro posti in seguito alle manifestazioni antigovernative in corso nel Paese, il che avrebbe permesso a molti abitanti della Striscia di Gaza (tra cui secondo l’inviato della tv Al-Jazeera alcune decine di […]Continua a leggere

Caos Egitto: Hamas blinda Gaza, sangue a Rafah

Di Emanuel Baroz | 30 gennaio 2011
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Caos Egitto: Hamas blinda Gaza, sangue a Rafah

Hamas blinda Gaza, sangue a Rafah Rivolta e situazione sarebbe in mano a beduini in nord Sinai RAFAH , 29 gen – E’ stato di allerta nella parte palestinese di Rafah, la localita’ ai margini del Sinai divisa in due fra l’Egitto e la Striscia di Gaza, controllata dagli islamico-radicali di Hamas. La linea di demarcazione e’ presidiata dal lato palestinese dalle milizie di Hamas. La sommossa, nel nord del Sinai, sarebbe stata monopolizzata dalle tribu’ beduine. Voci parlano di […]Continua a leggere

Sequestro Shalit: una delegazione di Hamas in Siria

Di Emanuel Baroz | 29 gennaio 2011
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Sequestro Shalit: una delegazione di Hamas in Siria

Sequestro Shalit: una delegazione di Hamas in Siria Una delegazione di Hamas discuterà l’ultima proposta di scambio di prigionieri per il rilascio del caporale israeliano Gilad Shalit con i capi dell’organizzazione politica (organizzazione POLITICA?! Mah!…)a Damasco. Lo riporta il quotidiano pan-arabo con sede a Londra Al-Hayat, che all’inizio del mese aveva scritto che il mediatore tedesco Gerhard Conrad era stato per due giorni nella Striscia di Gaza per colloqui con i leader di Hamas. In quell’occasione un funzionario del movimento […]Continua a leggere

Bari: esposti striscioni contro Israele nella Giornata della Memoria

Di Emanuel Baroz | 28 gennaio 2011
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Bari: esposti striscioni contro Israele nella Giornata della Memoria

Giorno della memoria: Striscioni contro Israele a Bari città di Ninni Perchiazzi BARI – Hanno scelto il Giorno della memoria per tentare di infangare la storia tragica di milioni di persone, vittime della follia dell’Olocausto. Autori ancora ignoti hanno appeso al ponte XX Settembre, due lenzuoli con scritte dal chiaro intento antisemita, che offendono lo Stato di Israele per la politica ritenuta di aggressione attuata nella questione palestinese. «Ieri piangeva, oggi massacra» affiancato da un ancor più esplicito «Israele boia»: entrambi scritti con la vernice spray nera e rossa sullo sfondo immacolato dei lenzuoli hanno campeggiato per buona parte della mattinata di ieri sul ponte situato al termine del centralissimo corso Cavour fino a quando non sono intervenuti gli agenti della Digos, che li hanno rimossi. Un gesto vigliacco che peraltro banalizza la gravità di quanto accaduto nel corso della seconda guerra mondiale con lo sterminio sistematico del popolo ebraico operato dall’esercito tedesco, accomunandolo alla politica, per quanto criticabile, di uno Stato sovrano. Al momento, non è stato individuato chi possa aver partorito tale idea, né il gesto è stato rivendicato, ma in questura ritengono che possano essere responsabili dell’azione gruppi appartenenti alla cosiddetta sinistra antagonista ovvero la frangia estrema della sinistra (sinceramente il simbolismo ci sembra più vicino all’estrema destra, ma se lo dice la Digos….).Continua a leggere

Auschwitz e l’olocausto. Una domanda senza fine

Di Emanuel Baroz | 27 gennaio 2011
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Auschwitz e l’olocausto. Una domanda senza fine

Il senso della memoria Auschwitz e l’olocausto. Una domanda senza fine di Riccardo Calimani La Giornata della memoria ci costringe a riflettere su avvenimenti lontani per coglierne un ammonimento. Ricordare è porsi domande senza fine e non pretendere che le risposte siano definitive, perché alla domanda «come è stato possibile?» non si può dare una risposta convincente. Lo sterminio ebraico fu unico, ma in un quadro generale di violenza e di terrore, e occorre ricordare, purtroppo, che molti governi, nel ’43- ’44, sapevano quello che stava accadendo, ma non fecero quasi nulla. Esiste oggi l’antisemitismo? Anche qui non ci sono, né ci possono essere, risposte univoche. Il pregiudizio esiste ed è diffuso non solo contro gli ebrei, ma anche verso numerosi gruppi sociali. Tutti ne siamo colpiti, perché si tratta di una generale legge di economia del pensiero: quando il malessere sociale aumenta occorre uno sfogo per l’aggressività degli scontenti. In Italia gli ebrei sono venticinquemila, ma l’Eurispes – in una inchiesta di qualche tempo fa – ci ha dimostrato che molti sono convinti che gli ebrei siano tanto importanti da condizionare il paese.Continua a leggere