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Apartheid, ma di chi?

Di Emanuel Baroz | 11 novembre 2010
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Apartheid, ma di chi?

Apartheid, ma di chi? di Ugo Volli Cari amici, che brutta cosa è l’apartheid! “L’apartheid (lingua afrikaans, letteralmente “separazione”) era la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1990“.  E’ il razzismo in atto, quel mostro che tutto il mondo ha combattuto e vinto in Sudafrica. Consiste, come sapete, nella separazione delle popolazioni, nel non volersi mescolare, nel rifiutare il contatto con l’altro, ancor prima della sua discriminazione. Molti dicono però che in Israele e dintorni ci sia oggi il pericolo dell’apartheid. Una terribile accusa. Dicono addirittura che Israele è “lo stato dell’apartheid“, dove se non c’è proprio il regime sudafricano, lo si sta preparando e organizzando. Purtroppo sono obbligato a confermare questa diagnosi: qualcuno sta cercando di erigere in quelle terre uno stato di apartheid. Per confermare questa diagnosi, che è piuttosto scandalosa, me ne rendo conto, vi devo citare alcuni episodi. In primo luogo c’è voluta la Corte Suprema per sconfiggere il tentativo di stabilire il principio di apartheid a Jaffa, la vecchia cittadina araba vicino a Tel Aviv. Un gruppo di residenti palestinesi, appoggiati da tre organizzazioni dell’ultrasinistra (Acri cioè association for the Civil Right in Israel, Bimcom e i Rabbini per i diritti umani) ha fatto causa per impedire che un gruppo di venti case fosse venduto a BeEmunah, una società edilizia ebraica . Grandi difensori dei diritti civili sono quelli che cercano di discriminare la possibilità di residenza a seconda dell’appartenenza religiosa. Gli abitanti arabi di Ibillin, paese a est di Haifa, invece non hanno fatto causa quando Kochav Segal HaLevi, ebreo, ha comprato una casa nel loro villaggio per viverci più economicamente che in città. Sono andati a trovarlo in un gruppetto e gli hanno detto: sai abbiamo un parente che sta in carcere per aver ammazzato un ebreo che voleva vivere qui. Anche noi non abbiamo paura della prigione… . Notate che sia Jaffa che Ibillin sono ben dentro la famosa linea verde dell’armistizio del ’49, cioè sono Israele vero e proprio non “territori occupati”. In Giudea e Samaria, invece, ha detto Mahammud Abbas, presidente in proroga dell’autorità palestinese, non deve vivere neanche un ebreo. Non uno. Figuratevi se l’Autorità palestinese è disposta a includere nei propri futuri territori, come qualcuno propone, parte degli insediamenti costruiti legalmente su terra acquistata o terra demaniale regolarmente concessa.Continua a leggere

Fatah accusa Hamas: un film già visto…

Di Emanuel Baroz | 10 novembre 2010
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Fatah accusa Hamas: un film già visto…

M.O./ Esponente Fatah: servizi sicurezza Hamas sono milizie armate Le due parti sembrano lontane dalla riconciliazione Damasco, 9 nov. (ApCom) – I servizi di sicurezza di Hamas non sono nient’altro che “milizie armate”. Lo ha affermato un autorevole responsabile di al Fatah, il movimento del presidente dell’Anp (Autorità nazionale palestinese) Abu Mazen che si contrappone all’organizzazione integralista islamica. Non è chiaro che cosa abbia scatenato i commenti di Azzam el Ahmed, quello che è facilmente comprensibile è che le due […]Continua a leggere

”Pronta eliambulanza kamikaze contro Israele”, minacce da un forum di al Qaeda

Di Emanuel Baroz | 10 novembre 2010
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”Pronta eliambulanza kamikaze contro Israele”, minacce da un forum di al Qaeda

”Si tratterebbe di un’azione facile da preparare” ”Pronta eliambulanza kamikaze contro Israele”, minacce da un forum di al Qaeda Dubai, 10 nov. (Adnkronos/Aki) – Un’eliambulanza con a bordo un kamikaze è pronta a partire da un ospedale egiziano per colpire un obiettivo in Israele. E’ quanto si evince da uno scambio di messaggi postato questa mattina su uno dei forum di al-Qaeda più importanti presenti sul web, quello dei ‘Mujahidin’, intercettato da AKI – ADNKRONOS INTERNATIONAL. A scrivere è un utente del portale che si fa chiamare ‘Soldato di al-Qaeda’ che sostiene di trovarsi nella striscia di Gaza. Nell’inviare una richiesta di aiuto espone il suo piano e lancia una nuova idea, quella di usare le eliambulanze degli ospedali per eseguire attentati kamikaze. Il messaggio in questione salta subito all’occhio perché si intitola: “ho la possibilità di sequestrare un elicottero. Chi mi può aiutare?”. Il terrorista di al-Qaeda spiega che “in Egitto c’è un ospedale che si chiama Dar al-Fouad, al Cairo, dove è presente una eliambulanza. Lo so, si tratta di un elicottero non militare che si usa solo per trasportare i malati. Però un mujahid potrebbe sequestrarlo con indosso una cintura esplosiva e lanciarsi contro la vicina Israele. Si tratterebbe di un’azione facile da preparare”. Ad un altro utente del forum, Abu Muslim, che gli fa notare come il velivolo verrebbe facilmente abbattuto dall’aviazione israeliana, risponde “il mio obiettivo è quello di dare un’idea ai mujahidin anche degli altri paesi arabi e stranieri. Non dimenticate che ci sono molti di noi che lavorano negli ospedali, come ad esempio quelli che si trovano in Giordania”.Continua a leggere

Quando persino l’Unesco esagera

Di Emanuel Baroz | 9 novembre 2010
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Quando persino l’Unesco esagera

Quando persino l’Unesco esagera Da un editoriale del Jerusalem Post L’Unesco, l’agenzia Onu incaricata di preservare i siti storici, questa volta ha veramente esagerato. Passi che questa nostra era post-moderna fatta di “decostruzionismo” e “revisionismo” sia caratterizzata da una bella dose di faccia tosta: fedi e usanze coltivate a lungo con calore vengono ridotte a “falsa coscienza”; nazioni con una loro precisa identità etnica e orgogliose tradizioni diventano “comunità puramente immaginarie”; vicende storiche fondamentali sono ridotte a niente più che “narrazioni” soggettive. Ma anche in questa atmosfera di relativismo intellettuale estremista, l’ultima decisione dell’Unesco spicca come un tentativo particolarmente sfacciato di cancellare i legami degli ebrei con la Terra d’Israele. Nella sua sessione semestrale terminata la scorsa settimana, l’Unesco ha adottato delle mozioni proposte da stati arabi che etichettano come “palestinesi” due antichi siti storici ebraici. Con 44 voti favorevoli, uno contrario e 12 astensioni, il Comitato dell’Unesco ha dichiarato che l’“Haram al-Ibrahm/Grotta dei Patriarchi e la moschea Bilal bin Rabah/Tomba di Rachele” sono “parte integrante dei territori occupati palestinesi”, aggiungendo che “qualsiasi azione unilaterale delle autorità israeliane è da considerarsi una violazione del diritto internazionale”.Continua a leggere

Cisgiordania: ambulanza israeliana presa a sassate!

Di Emanuel Baroz | 8 novembre 2010
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Cisgiordania: ambulanza israeliana presa a sassate!

Cisgiordania: ambulanza israeliana presa a sassate! Gerusalemme – Un’ambulanza del Magen David Adom (Stella Rossa di Davide) è stata presa a lanci di pietre sabato sera da uomini palestinesi, nel villaggio di Azariya, (poco a est di Gerusalemme), mentre soccorreva un uomo precipitato dal quinto piano di un edificio. In alcune zone della Cisgiordania i lanci di pietre contro veicoli pubblici e privati israeliani si verificano con cadenza quasi quotidiana. “Mentre ci apprestavamo a rientrare all’ospedale – ha raccontato Hagai […]Continua a leggere