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Germania, Sarrazin nell’occhio del ciclone: “Gli ebrei hanno geni diversi dagli altri”

Di Emanuel Baroz | 30 agosto 2010
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Germania, Sarrazin nell’occhio del ciclone: “Gli ebrei hanno geni diversi dagli altri”

Sarrazin nell’occhio del ciclone: “Gli ebrei hanno geni diversi dagli altri” Il membro del direttorio della Buba commenta in un’intervista a Welt am Sonntag uno dei passaggi più controversi del suo libro, già nella bufera per le sue tesi anti immigrati. Non si placa la bufera tedesca per “La Germania si distrugge da se'”, il libro contro l’immigrazione islamica del membro del direttorio della Bundesbank Thilo Sarrazin che sara’ presentato domani dall’autore. In un’intervista al domenicale Welt am Sonntag, Sarrazin, ex ministro delle Finanze socialdemocratico della citta’-Stato di Berlino, e’ tornato su uno dei passaggi piu’ controversi, la specificita’ genetica degli ebrei. “Tutti gli ebrei hanno un determinato gene, i baschi hanno geni specifici, che li distinguono da tutti gli altri”, ha affermato. IL MITO DELLA RAZZA – Sarrazin, che ha anche rivelato di avere una trisnonna italiana e antenati francesi per parte di padre, ha risposto con sarcasmo le critiche del cancelliere tedesco, osservando che “la signora Merkel e’ diventata uno dei migliori sponsor del libro”. Immediata la reazione all’intervista del segretario del Consiglio della comunita’ ebraica, Stephan Kramer, secondo il quale “chi tenta di definire gli ebrei attraverso il loro patrimonio genetico, anche se lo fa con le migliori intenzioni, e’ vittima del mito della razza che gli ebrei non condividono”.Continua a leggere

Ramallah: Abu Mazen ordina il funerale di stato per la mente della strage di Monaco ’72

Di Emanuel Baroz | 20 agosto 2010
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Ramallah: Abu Mazen ordina il funerale di stato per la mente della strage di Monaco ’72

Picchetto d’ onore a Ramallah Abu Mazen al funerale del terrorista di Monaco ‘ 72 di Francesco Battistini GERUSALEMME – Il picchetto d’ onore alla Mukata, la passatoia, la corona di fiori dell’ Autorità palestinese, il corteo davanti alla tomba di Arafat, i 21 colpi sparati al cielo. E poi il saluto commosso a «un valoroso combattente della nostra causa», nelle parole del presidente palestinese, Abu Mazen, e dal premier Salam Fayyad, assieme a tutto lo stato maggiore del Fatah. […]Continua a leggere

Youth Olympics Games: ancora un rifiuto iraniano contro Israele….fino a quando tutto questo verrà permesso?

Di Emanuel Baroz | 16 agosto 2010
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Youth Olympics Games: ancora un rifiuto iraniano contro Israele….fino a quando tutto questo verrà permesso?

Youth Games, subito bufera: l’Iran evita la sfida a Israele Nella finale dei 48 kg del taekwondo, Mohammed Soleimani viene “ritirato” dalla finale e per evitare la cerimonia del podio viene simulato un trasferimento in ospedale di Gianni Merlo SINGAPORE, 15 agosto 2010 – L’Iran purtroppo ha portato la politica con sottile violenza nella prima giornata della prima edizione dei Youth Olympic Games a Singapore. E’ successo nel torneo di taekewondo quando il giovane talento iraniano Mohammad Soleimani ha meritato l’ingresso in finale della categoria 48 kg e i suoi dirigenti si sono accorti che nel combattimento per l’oro avrebbe dovuto incontrare l’israeliano Gili Haimovitz. Improvvisamente Mohammad ha lamentato un infortunio e ha rinunciato all’ultimo combattimento per l’oro, che probabilmente avrebbe vinto. Fin qui la situazione era ancora “normale”, possibile, ma tutto si è complicato perché per regolamento il giovane iraniano aveva diritto egualmente alla medaglia e una volta sul podio sarebbe anche stato premiato dal membro del Cio israeliano Alex Gilady, la bandiera iraniana sarebbe stata più in basso rispetto a qualla israeliana, di cui avrebbe dovuto anche ascoltare l’inno…. La farsa — I dirigenti iraniani hanno trovato una soluzione per evitare lo “scandalo” e salvare le proprie poltrone in Iran: è stata fatta circolare la voce che Soleimani era stato portato con un’autoambulanza d’urgenza in ospedale per accertamenti, così ha evitato di presenziare alla cerimonia delle medaglie. La bandiera comunque, come dimostra la foto, non è stata tolta durante la premiazione. La federazione di taekewondo in un comunicato stampa ha solo detto che l’atleta si era ritirato dalle finale, ma non ha fornito alcuna spiegazione e questo non è accettabile. Chi ferisce con la politica deve essere punito dal mondo dello sport, perché a un giovane è stata tolta la possibilità di esprimere il suo talento e di aprirsi al mondo. Probabilmente avrebbe anche vinto perché era il più forte.Continua a leggere

Gaza: Hamas reprime con forza un sit in pacifico

Di Emanuel Baroz | 12 agosto 2010
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Gaza: Hamas reprime con forza un sit in pacifico

Palestina, Hamas reprime manifestazione contro i tagli all’elettricità Black out nel fine settimana a Gaza. Manifestanti dispersi con violenza dalla polizia Gaza – Il sito di Radio France Internationalè ha riferito che la polizia di Hamas ha represso con violenza una manifestazione pacifica a Gaza contro le interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica. All’origine del problema, un contenzioso tra le amministrazioni di Gaza e Ramallah. A causa della mancanza di carburante la centrale elettrica non ha funzionato tutto lo scorso fine settimana. […]Continua a leggere

I nemici di Hamas assassinati e gettati in mare

Di Emanuel Baroz | 10 agosto 2010
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I nemici di Hamas assassinati e gettati in mare

I nemici di Hamas assassinati e gettati in mare di Fiamma Nirenstein Sulla spiaggia di Gaza riaffiorano i corpi delle vittime di un acerrimo regolamento di conti tra le fazioni Il movimento islamista al potere consolida con la violenza la propria posizione: chi si oppone viene eliminato La calda, affollata spiaggia di Gaza cinque anni fa, al momento dello sgombero, era per i proprietari degli alberghi e dei ristoranti affacciati sulla sabbia la rappresentazione della vita dopo gli israeliani: turismo in costume da bagno, giornalisti che si abbronzano e fanno la siesta sulle sdraio mentre gli asinelli sospinti dai ragazzini giocano con la schiuma del Mediterraneo. Per i camerieri, pesce fresco da spinare in cambio di buone mance. Il mare, orlato da palme ed edifici moderni per il turismo. Avrebbe dovuto andare così. Ma sin dal primo momento, quando Hamas prese il potere, quella spiaggia è stata percorsa da rivoli di sangue, sovente sangue di fratelli palestinesi invisi al potere assoluto dell’organizzazione integralista. Uscire di metafora è troppo facile: dalle voci dei palestinesi locali, spaventati e confusi, si sa che è molto frequente l’affiorare di corpi riportati dalle onde sulla spiaggia. I giornali riportano spesso un’ecatombe di affogati, ma si sa che non è colpa solo del mare: spesso quei morti hanno anche una pallottola in testa, e fra di loro si trovano personaggi della nomenclatura, burocrati, ufficiali della polizia e degli uffici di sicurezza. La gente ne parla a bassa voce, ma sa che su tutti questi personaggi c’è un marchio, quello di «traditore», «spia». La parola «collaborazionista», ci spiega il giornalista israeliano esperto di mondo palestinese Alex Fishman del quotidiano Yediot Aharonot, ha ormai una quantità di versioni: se sei Jesous (spia) o Madsus (impiantato) o Amil (agente) o Matawin (collaborazionista) o Unsur Munshur (elemento sospetto), proprio come nell’Urss di Stalin, puoi essere trascinato in silenzio nella «piantagione», luogo che al tempo degli insediamenti fungeva da serra per pomodori e fiori. Ma ora si dice in slang, puoi esservi «piantato» a parecchi metri di profondità, e addio al mondo.Continua a leggere