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Gaza: attentato contro abitazione capo Hamas, più di 40 feriti

Di Emanuel Baroz | 2 agosto 2010
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Gaza: attentato contro abitazione capo Hamas, più di 40 feriti

M.O.: attentato contro abitazione esponente Hamas in campo Gaza, 42 feriti Gaza, 2 ago. – (Adnkronos/Aki) – E’ di 42 feriti il bilancio delle vittime di una forte esplosione avvenuta nella notte in un campo profughi della parte meridionale della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferiscono fonti mediche locali, citate dall’agenzia di stampa palestinese ‘Maan’, la deflagrazione ha colpito l’abitazione di un capo delle brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, Ala al-Danf, sfuggito alla morte con i suoi familiari […]Continua a leggere

I razzi di Hamas contro il dialogo

Di Emanuel Baroz | 1 agosto 2010
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I razzi di Hamas contro il dialogo

Ashkelon ancora bombardata. Razzo di Hamas contro il dialogo di Michael Sfaradi Ashkelon – Alle 8,38 ora locale di venerdì 30 luglio (le 7,38 ora italiana) un razzo del tipo Grad lanciato dalla striscia di Gaza ha colpito il centro della città di Ashkelon. Era dalla fine dell’operazione “Piombo Fuso” che la città israeliana non si trovava sotto bombardamento. Il razzo è esploso nel giardino di un condominio causando ingenti danni e distruggendo una decina di automobili parcheggiate nelle vicinanze. L’esplosione è avvenuta non lontano da un centro vacanze in quel momento affollato, si è rischiata una strage di civili e solo per un miracolo non sono stati registrati morti e feriti. Otto persone, fra cui una donna in stato interessante, sono state ricoverate in preda ad attacchi di panico. I medici del “Barzilai Medical Center” di Ashkelon stanno lottando per salvarle la gravidanza. Secondo testimoni l’esplosione è stata di una potenza tale che il palazzo colpito e investito dall’onda d’urto, si è mosso visibilmente. Tecnici della protezione civile ne stanno ora vagliando la tenuta; nel caso dovesse essere considerato “a rischio crollo” dovrà essere demolito.Continua a leggere

Mentre i medici israeliani curano la figlia, il padre progetta e realizza attentati

Di Emanuel Baroz | 31 luglio 2010
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Mentre i medici israeliani curano la figlia, il padre progetta e realizza attentati

Breve storia di vita e di morte di Hagai Segal (20.7.10 I servizi di sicurezza israeliani hanno individuato e arrestato la cellula terroristica di Hamas responsabile dell’attentato con armi automatiche costato la vita dell’agente di polizia Shuki Sofer, nel giugno scorso, a sud del Monte Hebron. Altre due persone erano rimaste ferite nell’aggressione a sangue freddo perpetrata vicino a Beit Hagai (Cisgiordania). Secondo la polizia israeliana, la cellula di Hamas aveva anche progettato di effettuare sequestri di persona nella zona di Hebron camuffandosi da ebrei osservanti.) Che combinazione! Uno dei terroristi che circa un mese fa assassinarono l’agente di polizia israeliano Shuki Sofer è lo stesso che giusto un paio di mesi fa era stato designato come “caso umanitario”. Ecco come è andata la vicenda.Continua a leggere

Razzo sparato da Gaza colpisce la zona di Ashkelon

Di Emanuel Baroz | 30 luglio 2010
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Razzo sparato da Gaza colpisce la zona di Ashkelon

M.O.: missile sparato da Gaza colpisce la zona di Ashkelon Tel Aviv, 30 lug. (Adnkronos/dpa) – Un missile sparato dalla Striscia di Gaza ha colpito la zona abitata di Ashkelon, senza provocare feriti ma interrompendo un lungo periodo di calma nella cittadina costiera israeliana. Si tratta infatti, ha dichiarato il maggiore Benny Wakni, del primo missile che colpisce la zona dai tempi dell’operazione “Piombo Fuso”, l’offensiva di tre settimane condotta dall’esercito israeliano nell’inverno 2008-2009 nella Striscia di Gaza. Secondo Wakni […]Continua a leggere

Antisionismo “umanitario”

Di Emanuel Baroz | 29 luglio 2010
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Antisionismo “umanitario”

“Medici senza frontiere” ostacola i soccorsi israeliani ai feriti in Congo Antisionismo “umanitario” di Michael Sfaradi Il sito in inglese del quotidiano Haaretz, riporta una notizia che in Italia non ha avuto eco e cioè la polemica fra la sezione olandese di “Medici Senza Frontiere” attualmente operativa in Congo e la spedizione medica israeliana giunta nella città di Uvira per portare aiuti sanitari specialistici. Dopo la tragedia dell’autocisterna che si è ribaltata ed è esplosa, causando 200 morti e numerosi feriti, alcuni estremamente gravi, il governo di Gerusalemme ha inviato sul posto una equipe specializzata per prestare le cure a 50 ustionati gravi, per poi spostarsi al villaggio di Sange, lo stesso dove è accaduto l’incidente, per occuparsi di chi è stato vittima di ferite più lievi. Quello israeliano è stato il primo team specialistico giunto sul luogo del disastro. La sua presenza non è stata però gradita dai medici affiliati all’organizzazione internazionale. Questi hanno creato una sorta di “muro di gomma” rendendo impossibile, almeno nella fase iniziale, la collaborazione che in certi casi, ci si aspetterebbe. Questo tutto a scapito dei feriti. “Medici senza frontiere” dal 2009 accusa Israele di aver ostacolato le cure alla popolazione civile palestinese, su questo potremmo discutere all’infinito visto che i dati dicono il perfetto contrario, ma non collaborare in questo frangente è, a nostro avviso, fuori luogo.Continua a leggere