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Francia: bloccata la diffusione della Tv Al-Aqsa, collegata a Hamas, per “incitamento all’odio”

Di Emanuel Baroz | 16 giugno 2010
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Francia: bloccata la diffusione della Tv Al-Aqsa, collegata a Hamas, per “incitamento all’odio”

La Francia blocca la diffusione di Al-Aqsa TV. Hamas critica la decisione GAZA, 15 giu – Il movimento islamista palestinese Hamas ha criticato la decisione di Parigi, su richiesta della Commissione Ue, di bloccare entro 48 ore la diffusione del canale televisivo Al-Aqsa TV, accusandolo di ”incitamento all’odio”. Il vice direttore del canale, Mohammed Thuraya, ha confermato all’Afp di esser stato informato dello stop delle trasmissioni in Francia. ”Ci hanno detto che la motivazione per cui vogliono bloccare la diffusione […]Continua a leggere

Un normalissimo lunedì in Israele: attentati, granate, razzi Qassam

Di Emanuel Baroz | 15 giugno 2010
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Un normalissimo lunedì in Israele: attentati, granate, razzi Qassam

Un normalissimo lunedì in Israele: attentati, granate, razzi Qassam Gerusalemme, 14 Giugno 2010 – Nella solo giornata di lunedì i terroristi palestinesi hanno effettuato diversi attacchi contro israeliani, causando la morte di un agente. Nella mattinata nei pressi di Hebron (Cisgiordania) terroristi palestinesi hanno effettuato un attentato  con armi automatiche causando la morte di  Yehoshua (Shuki) Sofer, un agente di polizia e il ferimento di altri due suoi colleghi. L’imboscata al veicolo degli agenti è avvenuto nei pressi dell’incrocio El-Fawar. L’attentato è stato rivendicato dalle Brigate Martiri di Al Aqsa e anche da un gruppo terroristico che si è firmato “Gli shahid (martiri) della flotta della libertà”. Nella stessa giornata, nella zona occidentale del Negev, una pattuglia delle Forze di Difesa israeliane in servizio lungo la barriera di sicurezza fra Israele e Striscia di Gaza ha scoperto in tempo un ordigno esplosivo che doveva esplodere vicino al kibbutz Nirim. La carica è stata disinnescata dagli artificieri israeliani.Continua a leggere

Gaza: Hamas respinge gli aiuti della Freedom Flotilla

Di Emanuel Baroz | 14 giugno 2010
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Gaza: Hamas respinge gli aiuti della Freedom Flotilla

Mo: Hamas respinge aiuti ‘flottilla’ Il carico bloccato in due magazzini vicino a Gaza Gerusalemme, 8 Giugno 2010 – Hamas impedisce l’introduzione a Gaza degli aiuti umanitari scaricati nel porto israeliano di Ashdod dalla ‘Freedom Flottilla‘ (tra cui medicinali scaduti da ANNI…). Lo ha detto un portavoce militare israeliano, aggiungendo che gli aiuti sono stivati nei magazzini di due valichi vicini a Gaza. Tra gli aiuti umanitari sono stati trovati anche delle tute mimetiche, probabilmente destinate ad esponenti di Hamas. […]Continua a leggere

La flottiglia naufraga in un mare di menzogne

Di Emanuel Baroz | 14 giugno 2010
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La flottiglia naufraga in un mare di menzogne

La flottiglia naufraga in un mare di menzogne di Ugo Volli Passate un paio di settimane, la vicenda della “flottiglia” si può valutare freddamente per quel che è stata principalmente fin dall’inizio: un episodio della guerra di attrito, immateriale ma molto concreta, che il mondo islamico e l’estremismo di sinistra combattono nell’opinione pubblica mondiale contro la legittimità di Israele e il suo diritto a difendersi. Israele è sulla difensiva strategica da sempre e in tutti i campi, per la semplice ragione che deve difendere la sua esistenza e il suo territorio contro forze preponderanti e disposte a ogni violenza. Lo è maggiormente nel campo delle relazioni pubbliche, da quando gli arabi sono riusciti a identificarlo agli occhi del mondo con l'”occupazione” (non solo della Cisgiordania, ma dell’intera “Palestina storica”, incluse Haifa, Tel Aviv Gerusalemme e Beer Sheva). E lo è ancor di più da quando è finita malissimo la serie dei “ritiri”: abbandonare la zona di protezione del confine libanese ha moltiplicato la forza di Hezbollah, cedere all’AP parti della Cisgiordania ha portato il terrorismo nel cuore di Israele, lasciare Gaza ha portato a un mini-stato terrorista, la ferita più infiammata oggi. La guerra mediatica in corso ha l’obiettivo di impedire a Israele di utilizzare la sua forza militare per difendersi. La flottiglia è un episodio di questa guerra, nelle dichiarazione degli stessi organizzatori serviva non tanto a portare soccorsi a Gaza, quanto a rompere il blocco, che il mezzo per rendere più difficile e costoso il riarmo di Hamas. Bloccando le navi Israele non è affatto “caduto in una trappola”, ma ha combattuto una battaglia di interdizione necessaria in condizioni di  inferiorità strategica. In casi del genere si pagano dei prezzi tattici per difendere valori strategici.Continua a leggere

Freedom Flotilla: a bordo anche due terroristi ricercati in Israele

Di Emanuel Baroz | 13 giugno 2010
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Freedom Flotilla: a bordo anche due terroristi ricercati in Israele

Israele, tra pacifisti della Ff anche due terroristi. Rabbia dell’intelligence per il loro rilascio Gerusalemme – Alti ufficiali israeliani hanno espresso le loro rimostranze nei confronti del governo che ha deciso di liberare tutti gli attivisti della Freedom Flotilla – Il quotidiano israeliano Yediot Ahronot ha reso noto oggi che a bordo della nave Mavi Marmara, assaltata dall’esercito israeliano il 31 maggio scorso, ci sarebbero stati anche due leader terroristici mascherati da attivisti pacifisti: Amin Abu Rashid, 43 anni, cittadino olandese di origini palestinesi, e Yasser Muhammed Sabag, con doppia cittadinanza siriana e della Bosnia Herzegovina. I due sarebbero stati identificati, rispettivamente, come un membro di Hamas e un funzionario dell’intelligence siriana incaricato di tenere i legami con l’intelligence iraniana dei balcani. Questo quindi il motivo per cui alti ufficiali israeliani hanno espresso le loro rimostranze nei confronti del governo che ha deciso di liberare tutti gli attivisti della Freedom Flotilla, compresi i due presunti terroristi. Gli ufficiali hanno chiesto un’indagine. Abu Rashid è stato identificato dall’intelligence dello Stato ebraico come uno dei leader del sistema di raccolti fondi e capo finanziario del movimento per L’Europa occidentale. Il suo nome in codice sarebbe Amin Abu Ibrahim. Notizie diffuse dalla stessa organizzazione palestinese lo identificherebbero come l’uomo che ha perso una mano “in battaglia contro l’occupazione”, nonostante nessuna foto possa confermare questo dettaglio. Abu Rashid aveva legami anche con Mahmud al-Mabhouh, il comandante di Hamas ucciso a Dubai. Durante la spedizione pacifista via mare, l’uomo ha svolto il ruolo di portavoce e comandante di Hamas come parte della “campagna per rompere l’assedio a Gaza”. Abu Rashid è stato arrestato e detenuto per alcuni giorni nel carcere di Beersheba.Continua a leggere