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Egitto: scoperto altro nascondiglio di armi destinate a Gaza

Di Emanuel Baroz | 1 aprile 2010
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Egitto: scoperto altro nascondiglio di armi destinate a Gaza

L’Egitto scopre un nascondiglio di armi destinate a Gaza IL CAIRO – Il giornale egiziano “Al-Yawm as-Sabi'” (“Il Settimo giorno”), nell’edizione del 1 aprile, riferisce che il nascondiglio comprende 100 razzi antiaerei, 45 granate e altri 40 ordigni esplosivi. Un ufficiale egiziano nel nord del Sinai ha ottenuto informazioni su dei contrabbandieri di armi che mettono da parte esplosivi e munizioni residuati dalle precedenti guerre nella regione (certo…mettono da parte esplosivi residuati dalle guerre precedenti….mica c’è chi li fornisce continuamente […]Continua a leggere

Cisgiordania: l’ANP licenzia insegnanti perchè vicini a Hamas

Di Emanuel Baroz | 31 marzo 2010
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Cisgiordania: l’ANP licenzia insegnanti perchè vicini a Hamas

Cisgiordania – Centinaia di insegnanti licenziati da Anp Sospettati di essere legati ad Hamas ROMA, 29 mar. – Negli ultimi due anni l’Autorità Palestinese ha licenziato centinaia di insegnanti scolastici e imam sospettati di essere legati ad Hamas, il gruppo integralista che dal giugno 2007 controlla la Striscia di Gaza. Lo hanno rivelato fonti palestinesi di Ramallah, secondo quanto riporta il sito web del Jerusalem Post. Con questi licenziamenti l’Anp vuole cercare di impedire ad Hamas di prendere il controllo […]Continua a leggere

Gaza: Hamas continua l’eliminazione di personaggi scomodi

Di Emanuel Baroz | 25 marzo 2010
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Gaza: Hamas continua l’eliminazione di personaggi scomodi

Gaza: Hamas annuncia l’esecuzioni dei collaborazionisti Gaza, 24 Marzo 2010 – Il ministro degli interni di Hamas, Fathi Hamed, ha annunciato mercoledì che il suo movimento sta per procedere all’esecuzione capitale di persone “colpevoli di collaborare con Israele” (nella lotta al terrorismo) e che per farlo non attenderà la ratifica del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). (Fonte: Israele.net)Continua a leggere

24 Marzo 1944: il massacro delle Fosse Ardeatine

Di Emanuel Baroz | 24 marzo 2010
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24 Marzo 1944: il massacro delle Fosse Ardeatine

24 marzo 1944 – 24 marzo 2010. Per non dimenticare 24 marzo 1944: il massacro delle Fosse Ardeatine di Carlo Cipiciani Ci sono storie che sembrano inventate. Come questa. Il 24 marzo 1944, il giorno dopo l’attacco contro l’11a compagnia del III battaglione dell’SS Polizei Regiment Bozen in via Rasella a Roma, dove restano uccisi 31 militari tedeschi e 2 civili (altri 10 soldati moriranno nei giorni successivi), per ordine di Adolf Hitler viene decisa una rappresaglia di 10 italiani per ogni tedesco ucciso. Ci sono storie che sembrano incubi. Come questa storia di belve con sembianza umana, che parlano tedesco e dicono: “Punizioni esemplari”. La Convenzione di Ginevra del 1929 fa esplicito divieto per gli atti di rappresaglia nei confronti dei prigionieri di guerra. Ma al comando tedesco non importa. Ci si aggrappa ai codici di diritto bellico nazionali che consentirebbero la rappresaglia. Ma si violano anche quelli: non si aspettano le 24 ore di rito perché i responsabili si consegnino, non si indaga su eventuali responsabilità, non si risparmiano civili innocenti, non si fanno avvisi alla popolazione. Ci vuole una punizione esemplare, una rappresaglia.Continua a leggere

Il significato della sinagoga di Hurva

Di Emanuel Baroz | 19 marzo 2010
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Il significato della sinagoga di Hurva

Il significato della sinagoga di Hurva Si è tenuta domenica una cerimonia di consacrazione della sinagoga di Hurva (letteralmente: “rudere”), che sorge nel cuore del Quartiere Ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme. Molto più di una semplice casa di preghiera, la sinagoga Hurva è stata teatro di eventi fondamentali nella storia della ricostituzione della sovranità ebraica: la visita a Gerusalemme di Theodor Herzl, una cerimonia di arruolamento della Legione Ebraica di Ze’ev Jabotinsky, gli onori resi al primo Alto Commissario britannico, il filo-sionista sir Herbert Samuel. La sinagoga di Hurva rappresenta forse più di ogni altro luogo il desiderio del popolo ebraico di tornare alla sua terra patria. Costituisce la prova concreta che l’ebraismo non può essere ridotto solamente a una fede religiosa astratta priva di aspirazioni nazionali come alcuni hanno cercato di sostenere, in modo particolare fra gli ebrei tedeschi nel XIX secolo e fra gli ebrei antisionisti contemporanei. Se il Muro Occidentale (“del pianto”) è stato il punto focale delle preghiere per il riscatto, la Hurva è stata il centro dell’attivismo ebraico per mantenere una presenza in Terra d’Israele. Già nel II secolo e.v., meno di cento anni dopo la distruzione del Secondo Tempio e la fine della sovranità ebraica, sorgeva una sinagoga nel sito della Hurva. Durante il periodo bizantino è qui che si interrompeva la strada che dalla principale spiazzo del mercato conosciuto come il Cardo conduceva al Quartiere Ebraico e al Monte del Tempio. Nel XIII secolo venne chiamata “il complesso askenazita” da ebrei europei che erano “tornati” alla loro patria.Continua a leggere