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Sono sempre di più le università europee che si schierano contro Israele

Di Emanuel Baroz | 3 marzo 2010
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Sono sempre di più le università europee che si schierano contro Israele

Si apre la settimana universitaria contro Israele. L’Italia svetta in Europa di Giulio Meotti ROMA. E’ l’Italia il paese europeo con il più alto numero di università che da ieri celebrano la “Settimana contro l’Apartheid d’Israele”. Un evento internazionale che coinvolge decine di capitali. Le aule delle università di Roma, Pisa e Bologna ospiteranno a diverso titolo il boicottaggio dello stato ebraico. Proprio a Pisa, cinque anni fa, il diplomatico israeliano Shai Cohen fu cacciato dalla facoltà di Scienze politiche al grido di “Israele non ha diritto di esistere”, “il popolo ebraico non esiste: è un’invenzione dell’occidente”, e “le vostre cose andatevele a fare in sinagoga”. Nella stessa facoltà di Scienze politiche oggi si spiega come portare avanti “Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni su Israele”. Prima vittima: la Carmel-Agrexco, “principale esportatore di prodotti agricoli dalle colonie israeliane illegali nei territori occupati”. Il boicottaggio d’Israele è celebrato all’insegna della lotta “contro l’ideologia razzista del sionismo”. Una sentenza della Corte europea di giustizia è appena andata a rafforzare il boicottaggio. I prodotti degli insediamenti ebraici nei Territori contesi dal 1967 non potranno essere etichettati come “israeliani”.Continua a leggere

Dubai: la domanda che nessuno pone

Di Emanuel Baroz | 2 marzo 2010
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Dubai: la domanda che nessuno pone

Dubai: la domanda che nessuno pone La polizia di Dubai ha fornito al mondo a vero tempo di record i filmati delle persone che si presume siano coinvolte nell’uccisione di Mahmoud Mabhouh, e tutti i dati dei passaporti – falsificati – con cui costoro viaggiavano. Le informazioni rilasciate puntano tutte al coinvolgimento di Israele nella morte di Mabhouh. Rintracciare tante immagini e tante informazioni  precise in così poco tempo fra i milioni di fotogrammi e di dati immagazzinati dalle telecamere […]Continua a leggere

Spagna: così cresce il pregiudizio antisraeliano

Di Emanuel Baroz | 1 marzo 2010
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Spagna: così cresce il pregiudizio antisraeliano

MO: ISRAELE PROTESTA CON MADRID PER LETTERE BAMBINI SPAGNOLI (ANSA-AFP) – GERUSALEMME, 28 FEB – Israele ha protestato  con l’ambasciatore di Spagna a Tel Aviv per l’invio di centinaia di lettere scritte da bambini spagnoli all’ambasciata dello stato ebraico a Madrid. Lo ha riferito un responsabile israeliano. “Il vicedirettore generale incaricato per l’Europa, Naor Gilon, ha telefonato all’ambasciatore di Spagna Alvaro Iranzo per protestare contro l’invio di queste lettere scritte da bambini tra i cinque e i dieci anni”, ha […]Continua a leggere

Roma: sfregio alla memoria della Shoah

Di Emanuel Baroz | 28 febbraio 2010
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Roma: sfregio alla memoria della Shoah

INSULTO ALLE «PIETRE D’INCIAMPO» Sfregio alla memoria dell’Olocausto: profanati i sampietrini dorati Il gesto vandalico in piazza Rosolino Pilo, di fronte alla casa in cui abitavano i Terracina di Piero Brogi ROMA, 28 Febbraio 2010 – Profanati i sampietrini della memoria di fronte alla casa di Monteverde in cui abitavano i Terracina in piazza Rosolino Pilo 17. L’insulto nella notte, con una bomboletta spray che ha oscurato le sette “pietre d’inciampo” collocate un mese fa nel giorno della memoria, è stato scoperto al mattino da un vicino di casa di Piero Terracina, unico scampato allo sterminio di Auschwitz in cui è stata cancellata tutta la sua famiglia. Sul posto è subito accorso il presidente del XVI municipio Fabio Bellini, che ha predisposto per domani pomeriggio un presidio di solidarietà con Terracina e l’intervento tecnico per ripulire i sampietrini e cancellare la profanazione. Accorsi sul posto anche il presidente della Comunità Ebraica Riccardo Pacifici, il consigliere Pd Paolo Masini e Adachiara Zevi, la curatrice della posa delle trenta “pietre d’inciampo” con cui il 28 gennaio sono stati ricordati deportati in sei municipi di Roma, ebrei, politici, carabinieri. «Esprimo ferma condanna per questo atto vigliacco contro una memoria condivisa, quella della Shoah» ha detto il sindaco Gianni Alemanno «Ripetiamo, ancora una volta, il nostro auspicio che i vili che hanno compiuto questo gesto siano presto presi e venga loro inflitta una punizione esemplare». «TOMBA DI FAMIGLIA» – «Io non ho una tomba della mia famiglia, ho solo questi sette sampietrini – ha detto con commozione Piero Terracina -. Questa è la tomba della mia famiglia. E con questo insulto vogliono negare l’esistenza stessa dei miei poveri congiunti sterminati dal nazifascismo…». Riccardo Pacifici ha messo in relazione la profanazione alla questione “delatori”, risollevata proprio in questi giorni. E proprio la famiglia Terracina arrestata durante il ricongiungimento familiare per la Pesach ebraica del ’44 fu tradita da un delatore. «Ieri su un giornale cittadino ho ricordato la questione delatori in relazione alla deportazione dei carabinieri del 7 ottobre del ’43, operazione favorita da delatori per spianare la strada alla deportazione del 16 ottobre nel Ghetto di Roma». Adachiara Zevi ha aggiunto: «Andremo avanti con la posa di queste pietre d’inciampo. Allo sportello che abbiamo aperto presso la Casa della Memoria in via San Francesco di Sales si sono già rivolti sessanta familiari di deportati. Questo insulto dimostra quanto ancora possa dare fastidio ricordare ciò che è avvenuto».Continua a leggere

Quando l’odio corre sul web

Di Emanuel Baroz | 27 febbraio 2010
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Quando l’odio corre sul web

L’odio sul web è anche fortemente antisemita Hanno nomi un po’ infami come “Le democrazie occidentali e la pulizia etnica della Palestina”. O semplicemente “Boicotta Israele”. O anche “Forum Palestina”. Su facebook pullulano i gruppi della vergogna anti israeliana e vagamente antisemita che chiedono ai loro purtroppo numerosi iscritti di diffondere la campagna di boicottaggio contro i prodotti industriali israeliani ed ebrei e contro le Università dello stato di Israele. Il gruppo “Boicotta Israele” con il simbolo del codice a barre delle industrie ha addirittura 2046 membri. Adesso stanno promuovendo al campagna “non in nostro nome”, coordinata a livello nazionale dai noti “bruciabandiere” di Forum Palestina per chiedere nientemeno al governo italiano di stracciare tutti gli accordi commerciali fatti con Israele, compresi quelli di reciproco scambio per la ricerca con le università di Gerusalemme e di Tel Aviv. Alcuni forum di discussione sono pieni di membri che inneggiano anche a gente come Ahmadinejad, di cui non è raro trovare apologie in post come questo. “Ha detto Ahmadinejad: per gli occidentali le elezioni sono valide quando vincono i loro amici, sono nulle se le vincono i loro avversari. Nella Repubblica teocratica si può abortire fino al 45esimo giorno, esiste il divorzio, l’operazione per cambiare sesso è pagata dalla mutua, la prostituzione è legale, il numero dei laureati è superiore al nostro, le donne votano e, benché portino il velo (il gran chiodo fisso dell’Occidente), possono accedere a tutti i mestieri”. Proprio nei giorni in cui il regime impicca sulle piazze decine di oppositori al nuovo Hitler, deve fare male non solo agli israeliani ma anche ai membri della resistenza iraniana in esilio in Europa e in Italia leggere su facebook i deliri contenuti in gruppi come quello che si appella a una pretesa “pulizia etnica in Palestina” cui assisterebbero inerti le potenze occidentali.Continua a leggere