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Disinformazione palestinese: almeno si mettessero d’accordo prima….

Di Emanuel Baroz | 29 gennaio 2010
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Disinformazione palestinese: almeno si mettessero d’accordo prima….

Sembra incredibile, ma la disinformazione palestinese ormai non conosce neanche il significato della parola vergogna…prova ne  sia questa dichiarazione dei responsabili di Hamas secondo cui Mahmoud Abdel Rauf al-Mabhuh sarebbe stato ucciso (dal Mossad naturalmente….) a Dubai il 20 Gennaio scorso, messa a confronto con quanto dichiarato dall’agenzia di stampa palestinese Maan, che invece afferma che lo stesso è morto di cancro in un ospedale negli Emirati Arabi Uniti. Come dire: quantomeno si mettessero d’accordo sulla versione da dare ai mass media…. Secondo il movimento islamico palestinese il Mossad ha assassinato al-Mabhuh il 20 gennaio a Dubai. Era sospettato di coinvolgimento nel rapimento e uccisione di due soldati durante l’Intifada degli anni ’80 Hamas accusa i servizi segreti di Israele: “Ucciso uno dei capi delle brigate al-Qassam” La minaccia: “Risponderemo a questo crimine sionista nei luoghi e nei tempi appropriati” DAMASCO – “I servizi segreti israeliani hanno ucciso l’eroe mujahid Mahmoud Abdel Rauf al-Mabhuh, uno dei capi delle brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, mentre si trovava a Dubai. L’omicidio è avvenuto il 20 gennaio”. E’ quanto ha annunciato Musa Abu Marzuq, dirigente del movimento islamico palestinese, alla tv araba Al Jazeera. Il cadavere dell’esponente di Hamas è giunto all’alba di oggi a Damasco per essere sepolto nel campo profughi di Yourmuk. Mabhuh aveva 50 anni e proveniva dal campo profughi Jabaliya, a nord di Gaza. Era uno dei fondatori delle brigate al-Qassam ed era stato più volte arrestato delle forze di sicurezza israeliane. Nel 1989, dopo la sua ultima scarcerazione, era stato espulso e si era rifugiato a Damasco. I dirigenti di Hamas incolpano dell’omicidio il Mossad israeliano. Con un comunicato le brigate Ezzedin al-Qassam minacciano di “rispondere a questo crimine sionista nei luoghi e nei tempi appropriati”, aggiungendo che il gruppo palestinese sta seguendo le indagini. “Non posso rivelare le circostanze dell’omicidio: stiamo collaborando con le autorità degli Emirati” ha detto Izzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas.Continua a leggere

Roma: nuova scritta firmata Militia contro il Presidente della Comunità Ebraica di Roma

Di Emanuel Baroz | 28 gennaio 2010
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Roma: nuova scritta firmata Militia contro il Presidente della Comunità Ebraica di Roma

Roma: nuova scritta firmata Militia contro il Presidente della Comunità Ebraica di Roma. La Digos indaga (ANSA) – ROMA, 28 GEN – Una nuova scritta contro il presidente della comunita’ ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, e’ stata trovata ieri sera al Rione Monti a Roma. La scritta, fatta con vernice nera e siglata Militia, gruppo di estrema destra, recita: ‘Onore ad Hamas. Pacifici meriti il fosforo bianco’. «Dopo quello di ieri, un secondo atto di debolezza – così il presidente […]Continua a leggere

L’odio per gli ebrei c’è ancora: ora si chiama antisionismo

Di Emanuel Baroz | 28 gennaio 2010
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L’odio per gli ebrei c’è ancora: ora si chiama antisionismo

L’odio per gli ebrei c’è ancora: ora si chiama antisionismo di Fiamma Nirenstein Chi nega il diritto dello Stato d’Israele a esistere riprende gli odiosi metodi di quanti cercarono di sterminare un popolo A leggere i tanti comunicati e prese di posizione nel Giorno della Memoria si assiste a una variegata dimostrazione di buona volontà, ma molte volte, mi dispiace, gli ebrei non c’entrano niente. Spesso non è una parola sul loro sterminio, sull’antisemitismo e su come combatterlo quella che viene pronunciata, gridata, sussurrata da uomini politici e fondi di giornale, ma piuttosto una presa di posizione sulla propria personale virtù, sulle virtù della memoria in sé o su temi generici come la difesa dei gruppi che soffrono pregiudizi e persecuzioni da parte di maggioranze. Si dicono due parole di circostanza, poi si parla di Hiroshima, dei pellerossa, delle minoranze etniche ospiti in Italia, del Darfur, della memoria della Resistenza offesa dalle scritte antisemite, dell’immigrazione sfruttata al Sud; tutte cose che denotano sentimenti elevati, e anche una decisa volontà di obliterare il fatto che l’antisemitismo attuale ha come obiettivo gli ebrei, lo Stato d’Israele. C’è chi si indigna che proprio nel Giorno della memoria i muri di Roma siano stati imbrattati con svastiche, ma chi dichiara la sua indignazione si dimentica di dire che le scritte dicono “Hamas vincerà” e “Usa e Israele boia”. Quello non dà noia. Qualcuno arriva a punti comici, come il Manifesto, che denunciava Israele anche ieri: «Israele attacca l’Iran mentre il mondo ricorda l’Olocausto». Che maleducato. Peccato che l’Iran nel frattempo gli prometta di nuovo lo sterminio. Di certo a lato della Shoah degli ebrei sono stati falcidiati gruppi etnici, sessuali, politici: a loro va il nostro ricordo e il nostro rispetto. Ripensare alla loro persecuzione e alle immani stragi compiute dei loro gruppi, crea evidenti, rigorosi doveri di salvaguardia e quindi di memoria. Di certo prima e dopo la Shoah altri orridi eccidi di massa hanno avuto luogo. Ma questo non può obliterare il fatto che vi sia stata una determinazione specifica portata a termine scientificamente, menzionata da Elie Wiesel ieri al Parlamento, di far sparire dalla faccia della Terra un popolo intero, anzi l’unico popolo sopravvissuto dall’antichità. E quello che rende la faccenda più imbarazzante è che la ferita è aperta, sanguina e riguarda in gran parte lo Stato d’Israele contro cui tutto l’anno, fuorché nel giorno della Shoah, si esercitano le migliori armi dell’antisemitismo contemporaneo.Continua a leggere

Roma: scritte antisemite vicino Museo Liberazione

Di Emanuel Baroz | 27 gennaio 2010
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Roma: scritte antisemite vicino Museo Liberazione

Giorno memoria:scritte antisemite vicino Museo Liberazione “Olocausto propaganda sionista” e una croce celtica (ANSA)- ROMA, 27 GEN, 11:32 – “Olocausto propaganda sionista” e una croce celtica: sono le scritte trovate sul muro del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Le scritte, lunghe quasi due metri e realizzate con una bomboletta spray nera, sono state viste questa mattina. Sul muro vicino all’ingresso del Museo e’ stata disegnata anche una croce celtica e la frase, “27/1:ho perso la memoria“. Imbrattata […]Continua a leggere

Iran, Khamenei: “Un giorno vedremo Israele distrutto”

Di Emanuel Baroz | 27 gennaio 2010
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Iran, Khamenei: “Un giorno vedremo Israele distrutto”

SHOAH: KHAMENEI, “UN GIORNO VEDREMO ISRAELE DISTRUTTO” Teheran, 27 Gennaio 2010, 12:45 (ANSA) – Nel Giorno della Memoria, che nel mondo segna il ricordo dell’Olocausto, la Guida Suprema dell’Iran ha di nuovo invocato la scomparsa di Israele. “Di sicuro”, ha detto Ali Khamenei accogliendo il presidente della Mauritania, Mohammed Ould Abdel Aziz, “verra’ il giorno in cui le nazioni della regione vedranno la distruzione del regime sionista…I tempi di questa dipendono dal modo in cui le nazioni islamiche affronteranno il […]Continua a leggere