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Cisgiordania: il terrorismo palestinese non si ferma

Di Emanuel Baroz | 26 dicembre 2009
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Cisgiordania: il terrorismo palestinese non si ferma

Cisgiordania: il terrorismo palestinese non si ferma Cisgiordania, 25 Dicembre 2009 -Negli ultimi due giorni si sono intensificati gli attacchi terroristici palestinesi contro civili israeliani: a farne le spese sono stati un ragazzo di 14 anni fatto oggetto di lancio di pietre al crocevia di Yitzhar mentre si dirigeva a scuola, rimasto gravemente ferito alla testa ed attualmente in prognosi riservata, e una bambina di 4 anni che era in auto con la sua famiglia nei pressi del check point […]Continua a leggere

Ora Hamas punta anche alla Cisgiordania

Di Emanuel Baroz | 25 dicembre 2009
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Ora Hamas punta anche alla Cisgiordania

Ora Hamas punta anche alla Cisgiordania Riportiamo il seguente articolo ripreso da Watch International: scritto il 18 Dicembre 2009, pochi giorni prima del sanguinoso attentato terrorista di ieri sera che è costato la vita a Rav Meir Avshalom Hai. Purtroppo l’autore è stato un facile profeta…. Cisgiordania – Secondo fonti di intelligence israeliana Hamas avrebbe costituito un nuovo comando regionale nella West Bank allo scopo di lanciare attacchi terroristici contro Israele e di prendere il controllo della regione attualmente amministrata dalla ANP. Al comando della nuova unità terroristica ci sarebbe Muhammad Jabary il quale ha avuto l’investitura direttamente dalla direzione politica del movimento terrorista che ha sede a Damasco. L’ordine è quello di lanciare attacchi (anche suicidi) verso Israele dalla Cisgiordania e di destabilizzare il Governo della ANP colpevole, secondo Hamas, di essere troppo debole verso Gerusalemme e di aver accettato denaro e armi dagli Stati Uniti per rinforzare il suo sistema di sicurezza. Jabary vuole anche costringere Israele a chiudere prima possibile la vicenda dello scambio del caporale Gilad Shalit con 1.000 terroristi attualmente detenuti nelle carceri israeliane. Per farlo intende scatenare una nuova campagna del terrore per spingere il Governo israeliano ad accettare tutte le condizioni di Hamas. Questa notizia arriva all’indomani del discorso tenuto a Gaza da Ismail Hanyeh dove il capo dei terroristi confermava, una volta per tutte, che l’obiettivo di Hamas non è quello di raggiungere la costituzione di uno Stato palestinese a fianco di uno Stato ebraico, ma la totale distruzione di Israele. Una vera e propria dichiarazione di guerra.Continua a leggere

Il terrorismo palestinese colpisce ancora: assassinato padre di 7 figli

Di Emanuel Baroz | 24 dicembre 2009
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Il terrorismo palestinese colpisce ancora: assassinato padre di 7 figli

Il terrorismo palestinese colpisce ancora: assassinato padre di 7 figli Cisgiordania, 24 Dicembre 2009 –  Attentato mortale giovedì vicino a Shavei Shomron, in Samaria (Cisgiordania settentrionale). Terroristi palestinesi hanno aperto il fuoco contro un’auto israeliana in transito tra Shavei Shomron e Einav: ucciso un israeliano, Meir Avshalom Hai, di 45 anni, padre di 7 figli. Di recente le Forze di Difesa israeliane avevano tolto il posto di blocco sulla strada Shavei Shomron-Tulkarem. (Fonte: Israele.net) Per ulteriori informazioni cliccare qui Nella […]Continua a leggere

Pio XII: Il Papa del silenzio

Di Emanuel Baroz | 23 dicembre 2009
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Pio XII: Il Papa del silenzio

Il giudizio di Sergio Itzak Minerbi su Pio XII di David Braha Riportiamo da Informazione Corretta l’intervista di David Braha a Sergio Itzak Minerbi, lo storico per eccellenza dei rapporti Israele-Vaticano. Di Sergio Itzak Minerbi apprezziamo la chiarezza del linguaggio, una dote che non appartiene a molti diplomatici. Il suo pensiero è chiaro, ci sarà chi non sarà d’accordo, ma una cosa è certa, quello che dice arriva diritto all’obiettivo. Eccola: Papa Benedetto XVI ha parlato di “eroiche virtù” di Pio XII, molti invece lo vedono piuttosto come “il Papa del silenzio”: che ne pensa ? “Le beatificazioni sono una questione interna della Chiesa. Tuttavia alcune di queste hanno importanza anche per altri, in questo caso gli ebrei, poiché se c’è un dialogo in corso è evidente che tale dialogo verrebbe troncato se Pio XII diventasse beato e poi successivamente santo. Inoltre con questo [la beatificazione di Pio XII] secondo me si vuole mettere il bavaglio alla bocca dei cattolici, non degli ebrei: gli ebrei potranno continuare a protestare finché vogliono, finché possono, ma i Cattolici di fronte ad un santo possono solo inginocchiarsi e pregare. Questo è un atto dimostrativo della pochissima importanza che il Papa attuale dà al dialogo con gli ebrei. Sulla questione del “Papa del silenzio” non penso ci possa essere alcuna discussione possibile: mentre alcuni hanno chiesto l’apertura degli Archivi Vaticani per il silenzio papale non c’è bisogno di aprire nessun archivio, perché è di pubblica notorietà che il Papa ha preferito tacere sul massacro degli ebrei che avveniva davanti ai suoi occhi. Sulle ragioni di questo ci possono essere varie spiegazioni: alcuni sostengono che un suo intervento verbale contro le persecuzioni avrebbe causato più danni che benefici agli ebrei stessi. Io ritengo che avrebbe potuto per lo meno associarsi agli Alleati quando nel 1942 decisero di uscire con una dichiarazione pubblica contro i massacri: lo invitarono, ma lui non lo fece, non si convinse. Avrebbe potuto ascoltare il vescovo di Berlino, von Preysing, che gli scriveva sulla situazione tragica degli ebrei e che pregava di prendere provvedimenti, di fare qualche cosa. Tutto questo non fu fatto. Pio XII ricevette una dozzina di lettere o più da von Preysing, gli rispose pure, ma non cambiò minimamente la sua politica.Continua a leggere

Gaza: così Hamas utilizza il denaro del proprio popolo

Di Emanuel Baroz | 22 dicembre 2009
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Gaza: così Hamas utilizza il denaro del proprio popolo

Gaza Palloncini, pullman, marce per celebrare i «22 anni di resistenza». Onu e ong: con quei soldi nella Striscia vivono 100 mila persone per un mese La festa di Hamas lascia un conto da 1,4 milioni La fuga del ministro Un ministro è fuggito negli Emirati arabi con 200 mila dollari. Poi ha fatto perdere le proprie tracce Tunnel e scandali L’ indotto dell’ economia deriva dai tunnel, gestiti da Hamas. Scandali e scandaletti si moltiplicano, ma il consenso per gli islamici è al 60% di Francesco Battistini GERUSALEMME – Mettete dei fiori nei vostri cannoni: dieci centesimi a stelo. Fate un cielo verde di palloncini: non ha prezzo. Niente alcol, ma bevete quel che vi va: tanto paga Hamas. Il Gaza party è stato senza risparmio. Cinque giorni di feste in piazza, marcette militari, folla precettata e plaudente, truci slogan. Passerà alla piccola storia della Striscia, il ventiduesimo anniversario della fondazione del movimento islamico, celebrato la prima decade di dicembre. E non perché il capo storico, Khaled Meshaal, avesse annunciato fiero dalla Siria: «Ci sarà una dichiarazione importante» (e tutti a chiedere: la liberazione del soldato Gilad Shalit? L’ accordo coi rivali del Fatah? «No – aveva alla fine spiegato un suo fido -, vogliamo soltanto dichiarare che la lotta continua»). La storia è tutta in un piedilista che una manina ha passato giovedì alla stampa israeliana: i conti delle celebrazioni dell’ anniversario. Un milione e 400 mila euro. Per pagare pullman, striscioni, coreografie, costumi, bandiere. «Una cifra – s’ indigna il capomissione di un’ ong – che da sola basterebbe a mantenere centomila persone di Gaza per un mese».Continua a leggere