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Hamas smentisce: Shalit non è stato trasferito in Egitto

Di Emanuel Baroz | 4 dicembre 2009
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Hamas smentisce: Shalit non è stato trasferito in Egitto

Hamas smentisce: Shalit non è stato trasferito in Egitto Beirut – Gilad Shalit, il giovane caporale israeliano catturato nella Striscia di Gaza nel 2006, non è stato trasferito in Egitto, come sostengono invece le fonti di alcuni media del Kuwait. Lo ha affermato Osama Hamdan, rappresentante di Hamas in Libano, in un’intervista all’emittente satellitare al-Jazeera. Per Hamdan la notizia non ha fondamento e “non si sa da dove sia venuta fuori”. È stato il quotidiano del Kuwait al-Jarida a diffondere questa mattina la notizia che Shalit è stato trasferito in Egitto già nei giorni scorsi, in vista di uno scambio con una lista di prigionieri palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane. Secondo fonti del quotidiano, Shalit sarebbe arrivato in Egitto scortato da Mahmoud Zahar, dirigente di Hamas, e da Ahmad Jabari, comandante del braccio militare del gruppo. Il trasferimento, avvenuto a bordo di un bus e sotto lo stretto controllo delle autorità egiziane, sarebbe stato chiesto dal Cairo come prova delle buone intenzioni di Hamas. Secondo quanto riferito dai media arabi e israeliani, è appeso alle divergenze su 15 nomi l’ipotesi d’uno scambio di prigionieri fra Israele e Hamas, per la liberazione del caporale, ostaggio da oltre 3 anni degli islamico-radicali palestinesi nella Striscia di Gaza. L’accordo dovrebbe riguardare centinaia di palestinesi detenuti in Israele, inclusi 450 condannati per gravi fatti di terrorismo, destinati a uscire dal carcere in cambio di Shalit. La mediazione attribuita in queste ore a un misterioso negoziatore tedesco – unitosi nei mesi scorsi agli intermediari egiziani – resta in una fase di stallo.Continua a leggere

Gaza: Hamas annuncia la morte di un miliziano

Di Emanuel Baroz | 3 dicembre 2009
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Gaza: Hamas annuncia la morte di un miliziano

Gaza: Hamas annuncia la morte di un miliziano Gaza, 2 Dicembre 2009 – Il braccio armato di Hamas, Brigate Ezzedin al-Qassam, ha annunciato la morte di un proprio miliziano avvenuta la scorsa notte a Rafah (nel Sud della Striscia) in quella che ha definito “una missione di Jihad”, ossia di ‘Guerra santà. La vittima è stata identificata in Yasser Sabri Radi, 37 anni, residente nel campo profughi di Nusseirat presso Gaza. Nella notte fra lunedì e martedì era rimasto ucciso […]Continua a leggere

ONU vs Israele: una VERGOGNA senza fine

Di Emanuel Baroz | 3 dicembre 2009
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ONU vs Israele: una VERGOGNA senza fine

ONU vs Israele: una VERGOGNA senza fine Washington, 2 Dicembre 2009 –  Ogni anno l’Onu commemora come una giornata di lutto (“day of mourning”, “giorno del pianto”) il 29 novembre, anniversario del riconoscimento del diritto di Israele ad esistere da parte della stessa Onu avvenuto proprio in questa data nel 1947: una tradizione stigmatizzata dall’ambasciatrice d’Israele alle Nazioni Unite, Gabriela Shalev, come avversa alle speranze di pace. (Fonte: Israele.net) Per ulteriori informazioni cliccare qui Nella foto: Gabriela Shalev, ambasciatrice di […]Continua a leggere

Gaza: crescono le tensioni tra Hamas e Jihad islamica palestinese

Di Emanuel Baroz | 2 dicembre 2009
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Gaza: crescono le tensioni tra Hamas e Jihad islamica palestinese

Gaza: crescono le tensioni tra Hamas e Jihad islamica palestinese Ramallah, 30 Novembre 2009 –  Secondo un sito web di Fatah, crescono le tensioni tra Hamas e Jihad islamica palestinese. Un razzo Qassam lanciato contro Israele ha colpito una casa palestinese nel quartiere Nusirat di Gaza e le due fazioni si sono accusate a vicenda del lancio. Inoltre alcuni poliziotti di Hamas avrebbero gettato dalla finestra del terzo piano (!!!!) della stazione di polizia di Shajiyah il fratello di un […]Continua a leggere

Monaco: inizia il processo contro il criminale nazista Demjanjuk

Di Emanuel Baroz | 2 dicembre 2009
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Monaco: inizia il processo contro il criminale nazista Demjanjuk

Ex nazista Demjanjuk alla sbarra a 89 anni: concorso nello sterminio di 28mila ebrei All’età di 89 anni, John Demjanjuk è comparso su una sedia a rotelle davanti ai giudici del tribunale di Monaco di Baviera, dove da lunedì 30 novembre si celebra il processo a suo carico: l’ex nazista (ma perchè scrivono ex?!….)é accusato di concorso nello sterminio di circa 28mila ebrei nel campo di concentramento di Sobibor (Polonia) e se verrà riconosciuto colpevole, rischia di trascorrere il resto della sua vita in carcere. A causa della grande folla di pubblico e giornalisti, l’udienza è iniziata in ritardo. Nel complesso, sono previsti 35 giorni di udienze, ma il processo durerà almeno fino a maggio poiché, in seguito alle precarie condizioni di salute di Demjanjuk, non si potranno tenere più di due sessioni al giorno, ciascuna di 90 minuti. Per la prima giornata, sono previste due udienze, una al mattino e una nel pomeriggio, durante le quali verranno presentate anche alcune perizie mediche sull’imputato. Raggiunto telefonicamente dall’agenzia di stampa Afp, il figlio di Demjanjuk ha ribadito l’innocenza del padre. “Nei nostri cuori, sappiamo che mio padre non ha mai fatto del male a nessuno e sappiamo che sulla base del materiale presentato non c’é assolutamente alcuna prova” della sua colpevolezza, ha detto da Detroit John Demjanjuk junior.Continua a leggere