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Egitto: sequestrato esplosivo al confine con Gaza

Di Emanuel Baroz | 24 novembre 2009
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Egitto: sequestrato esplosivo al confine con Gaza

Egitto: sequestrato esplosivo al confine con Gaza Gaza, 24 Novembre 2009 – Nei pressi del confine con la striscia di Gaza i servizi di sicurezza egiziani hanno sequestrato un camion che trasportava una tonnellata di esplosivo, armi automatiche e munizioni. Le forze egiziane hanno scoperto anche 4 tunnel per il traffico di armi, nella zona di Rafah. (Fonte: Israele.net) Per ulteriori informazioni cliccare qui e quiContinua a leggere

Sequestro armi sulla “Francop”: un silenzio sempre più imbarazzante sta coprendo l’accaduto

Di Emanuel Baroz | 23 novembre 2009
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Sequestro armi sulla “Francop”: un silenzio sempre più imbarazzante sta coprendo l’accaduto

“Francop? Quale Francop?” Data la natura stessa della lotta, spesso segreta, contro il traffico d’armi a favore sia di Hamas che di Hezbollah, probabilmente non si saprà mai con precisione quanti tentativi sono stati sventati nel corso degli anni, quanti natanti sono stati intercettati in mezzo al mare e con cosa a bordo. Accade però, talvolta, che le reti della marina israeliana catturino un pesce veramente grosso, durante le sue operazioni di caccia alle armi. In questi casi, se altri fattori operativi e strategici lo permettono, la preda viene mostrata a tutto il mondo. Subito dopo l’imperativo di impedire ai nostri nemici di procurarsi le armi, anche il compito di esporre al mondo il tipo di traffici a cui i nostri nemici si dedicano riveste grande importanza. Si ricordano almeno due intercettazioni particolarmente significative che sono state rese di pubblico dominio negli ultimi anni: quella della “Karine A” nel 2002 e quella della “Francop” lo scorso 4 novembre. Con quest’ultima operazione sono state confiscate nel Mediterraneo 320 tonnellate di armi destinate a Hezbollah, impacchettate in container marcati con codici di spedizione iraniani. All’interno dei container, molte migliaia di obici di mortaio, razzi Katyusha da 107 e da 122 mm, centinaia di migliaia di proiettili. Questa spedizione, la più grossa fornitura singola mai catturata da Israele, costituisce una smaccata violazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che proibisce il riarmo di Hezbollah. Tanto per dare l’idea, sette anni fa la “Karine A” trasportava un carico grossomodo dieci volte inferiore. Eppure, paradossalmente, quella cattura tanto più esigua fece molto più scalpore di questa della “Francop”.Continua a leggere

Una ennesima prova di come funziona l’ONU…

Di Emanuel Baroz | 22 novembre 2009
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Una ennesima prova di come funziona l’ONU…

Una ennesima prova di come funziona l’ONU… Gerusalemme, 22 Novembre 2009 –   Il ministro degli esteri iraniano avrebbe offerto una ingente somma di denaro alle Isole Salomone perché il piccolo Stato di Oceania smetta di appoggiare Israele alle Nazioni Unite. È quanto risulterebbe da un rapporto ottenuto dal ministero degli esteri israeliano. A seguito dell’offerta, le Isole Salomone avrebbero cambiato il loro atteggiamento verso Israele fino a votare a favore dell’adozione del rapporto Goldstone. (Fonte: Israele.net)Continua a leggere

Gaza: esplode razzo su Sud Israele

Di Emanuel Baroz | 22 novembre 2009
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Gaza: esplode razzo su Sud Israele

Gaza: esplode razzo su Sud Israele Nella zona di Shaar Ha-Neghev, senza conseguenza di rilievo (ANSA) – GAZA, 21 NOV – Un razzo Qassam lanciato dalla Striscia di Gaza e’ esploso nel sud di Israele senza provocare vittime, ne’ conseguenze di rilievo. L’ordigno e’ caduto nella zona di Shaar Ha-Neghev. Dalla fine dell’operazione militare Piombo Fuso, condotta da Israele nella Striscia di Gaza nell’inverno 2008 con un bilancio di circa 1.400 morti, si sono contati ancora alcune centinaia fra lanci […]Continua a leggere

Operation Orchard: la storia del blitz israeliano che imbarazza la Siria

Di Emanuel Baroz | 21 novembre 2009
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Operation Orchard: la storia del blitz israeliano che imbarazza la Siria

La storia del blitz israeliano che imbarazza la Siria di Matteo Gualdi Nella sua visita in Asia, questa settimana, il Presidente Obama ha ancora una volta lanciato un monito a quei paesi, come Iran e Corea del Nord, che “provocano” l’Occidente con la loro minaccia di proliferazione nucleare. Se i dossier di Teheran e Pyongyang restano tuttora aperti oltre che di difficile soluzione, sembra invece essere finito “in soffitta” il dossier che riguarda il programma siriano, salito alla ribalta delle cronache nel settembre 2007, quando un misterioso complesso industriale ad Al Kibar, nel deserto a nord-ovest del paese, fu distrutto da caccia israeliani. La vicenda ha sempre avuto contorni poco chiari, ma nelle settimane scorse è uscito un interessante e documentato reportage del quotidiano tedesco Der Spiegel che fa luce sulla vicenda e sulla guerra sotterranea tra Israele ed i suoi vicini. Una storia fatta di spie, dossier segreti, diserzioni e omicidi, come solo il miglior Le Carrè avrebbe potuto raccontare in uno dei suoi avvincenti romanzi.Continua a leggere