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Gaza: razzi Qassam e colpi di mortaio contro Israele anche durante lo Yom Kippur: l’aviazione israeliana colpisce postazione lanciarazzi

Di Emanuel Baroz | 29 settembre 2009
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Gaza: razzi Qassam e colpi di mortaio contro Israele anche durante lo Yom Kippur: l’aviazione israeliana colpisce postazione lanciarazzi

Caccia israeliano colpisce lanciarazzi palestinese a Gaza L’operazione al termine dello Yom Kippur Tel Aviv, Israele, 29 Settembre 2009 (WAPA) – Un aereo da combattimento israeliano nella notte ha effettuato un raid nella striscia di Gaza, colpendo una postazione lanciarazzi palestinese. Lo ha reso noto questa mattina l’esercito israeliano in un comunicato, aggiungendo che nel giorno dello Yom Kippur (giorno dell’espiazione o del pentimento, che cadeva ieri, NdR) sono stati lanciati contro Israele tre razzi Qassam ed un colpo di […]Continua a leggere

Iran: testati nuovi missili in grado di colpire Israele

Di Emanuel Baroz | 28 settembre 2009
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Iran: testati nuovi missili in grado di colpire Israele

IRAN, LANCIATI MISSILI CAPACI DI COLPIRE ISRAELE di Alberto Zanconato TEHERAN – Due missili con una gittata sufficiente per raggiungere Israele sono stati lanciati oggi nel corso di esercitazioni militari dall’Iran, che ha promesso allo Stato ebraico una risposta letale nel caso osasse attaccare gli impianti nucleari della Repubblica islamica. Se ciò avverrà, ha affermato il ministro della Difesa, Ahmad Vahidi, un ex Pasdaran, “il regime sionista esalerà l’ultimo respiro”. “Con i nostri missili possiamo prendere di mira ogni luogo della regione”, gli ha fatto eco il comandante delle forze aeree dei Guardiani della rivoluzione, Hossein Salami, sottolineando che tra gli obiettivi a portata dei vettori di Teheran vi sono anche “regimi incapaci e nel mezzo di una crisi”. Un riferimento appunto ad Israele. I due missili lanciati sono il Sejil, a due stadi e alimentato con combustibile solido, con una gittata di 2.000 chilometri, e lo Shahab-3, con combustibile liquido e una gittata fra i 1.300 e i 2.000 chilometri. Il ministro Vahidi ha inoltre inaugurato un impianto per la produzione di combustibile solido per rifornire i missili.Continua a leggere

Netanyahu all’Onu: “Non avete vergogna?”

Di Emanuel Baroz | 27 settembre 2009
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Netanyahu all’Onu: “Non avete vergogna?”

Netanyahu all’Onu: “Non avete vergogna?” Il discorso di Bibi Netanyahu all’Onu in italiano Discorso del Primo Ministro d’Israele, sig. Benjamin Netanyahu, alla 64a sessione dell’Assemblea Generale dell’ ONU. New York, 24 settembre 2009 – Signor Presidente, Signore e Signori, circa 62 anni fa le Nazioni Unite riconobbero il diritto degli Ebrei – popolo antico di 3500 anni – ad un proprio stato nella patria dei propri antenati.Oggi sono qui come Primo Ministro di Israele, lo stato ebraico, e vi parlo a nome del mio paese e del mio popolo. Le Nazioni Unite furono fondate dopo la carneficina della seconda guerra mondiale e gli orrori dell’Olocausto. Avevano il compito di prevenire la possibilità del ricorrere di tali orrendi eventi. Nulla minaccia alla base quel compito essenziale più dell’attacco sistematico alla verità. Ieri il Presidente dell’Iran era su questo stesso podio a sputare le sue ultime tiritere antisemite. Soltanto pochi giorni prima aveva ripetuto che l’Olocausto è una bugia. Il mese scorso sono stato in una villa in un sobborgo di Berlino chiamato Wannsee. Là il 20 gennaio 1942 dirigenti nazisti di alto grado si ritrovarono dopo un buon pasto a decidere come sterminare il popolo ebraico. Gli appunti dettagliati di quell’incontro sono stati conservati dai successivi governi tedeschi. Ecco qui una copia di quegli appunti, in cui i Nazisti davano istruzioni precise su come portare a compimento lo sterminio degli Ebrei. Si tratta di una bugia?Continua a leggere

Babi Yar: un massacro che l’Ucraina vuole cancellare

Di Emanuel Baroz | 26 settembre 2009
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Babi Yar: un massacro che l’Ucraina vuole cancellare

Kiev, tifosi all’hotel dell’Olocausto Euro 2012: in Ucraina vogliono costruire un albergo a Babi Yar, luogo del genocidio Di Giulia Zonca Fra tre giorni Babi Yar sarà invasa da migliaia di persone, di solito vanno lì ogni 29 settembre in pellegrinaggio, a ricordare i morti: 33.771 ebrei ucraini massacrati e buttati in una fossa dai nazisti nel 1941, ma quest’anno andranno a protestare. Kiev ha deciso di costruire un albergo nel luogo della memoria e al diavolo la decenza e i ricordi perché Euro 2012 incombe e non ci sono stanze per tutti. Il progetto esiste già, il comune lo ha approvato e il comitato per i campionati europei di calcio lo ha sottoscritto qualche giorno fa. Babi Yar, nome che evoca genocidi e torture è il terreno fuori Kiev su cui sorgerà uno dei 28 alberghi che la capitale ucraina deve affrettarsi a costruire se vuole garantire ospitalità alla massa pronta a soggiornare in città tra il 9 giugno e il primo luglio del 2012. Kiev è la sede della finale e al momento non ha ancora i requisiti, offre 17 mila posti letto, giudicati insufficienti dagli ispettori dell’Uefa, quindi le carte sono state firmate di fretta e la destinazione scelta con brutalità. Nel posto che qualcuno ancora chiama «la tomba dei bambini», per i 30 mila ragazzini morti lì durante la seconda guerra mondiale, dormiranno i tifosi e la comunità ebraica ha già ribattezzato la macabra idea «Hotel Olocausto». Se Kiev vuole tirare dritto dovrà sfidare molte voci contrarie, il centro Simon Wiesenthal ha iniziato una campagna per boicottare i lavori, il presidente di Israele Shimon Peres ha condannato l’ipotesi: «Lì niente deve essere toccato» e in generale l’opinione pubblica è schifata.Continua a leggere

Gaza: secondo razzo in tre giorni contro Israele

Di Emanuel Baroz | 26 settembre 2009
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Gaza: secondo razzo in tre giorni contro Israele

M.O.: SECONDO RAZZO DA GAZA SU ISRAELE IN TRE GIORNI Gaza, 26 Settembre 2009 – Ancora un attacco con razzi dalla Striscia di Gaza contro Israele: lo ha denunciato un portavoce dell’Esercito dello Stato ebraico, secondo cui nelle prime ore di oggi miliziani palestinesi sono riusciti a lanciare un ordigno, il secondo in tre giorni, che si e’ abbattuto al suolo in territorio israeliano, esplodendo ma senza provocare feriti ne’ danni materiali di rilievo; la zona dell’impatto era infatti disabitata. […]Continua a leggere