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Neonazisti irrompono a Mauthausen inneggiando ad Hitler

Di Emanuel Baroz | 11 maggio 2009
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Neonazisti irrompono a Mauthausen inneggiando ad Hitler

Irrompono durante la manifestazione per la liberazione del campo di concentramento Neonazisti gridano ‘Heil Hitler’ a Mauthausen Intanto ad Atene scontri tra gruppi di estrema sinistra e di estrema destra Mauthausen, 10 Maggio 2009 –  Un rigurgito neonazista sembra attraversare l’Europa. Dall’Austria ad Atene gruppi di giovani bande nere urlano slogan xenofobi. E lo fanno nei luoghi simbolo della repressione nazista, nel campo di concentramento di Mauthausen. Incappucciati, hanno fatto irruzione durante la cerimonia per la commemorazione della liberazione del campo di concentramento urlando “heil Hitler”. L’occasione era il 64esimo anniversario della liberazione del campo Ebensee, un sottocampo di Mauthausen. Sono entrati nel campo scandendo slogan e mostrando il braccio alzato ma sono riusciti a fuggire prima che intervenisse la polizia. Oggi 7000 persone sono hanno partecipato ad un’altra cerimonia organizzata al campo principale di Mauthausen, alla presenza del presidente della repubblica austriaca Heinz Fischer e ai rappresentanti di diverse comunità religiose ma questa volta gli incappucciati sono rimasti lontano.Continua a leggere

Tirolo, albergo rifiuta famiglia ebrea

Di Emanuel Baroz | 10 maggio 2009
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Tirolo, albergo rifiuta famiglia ebrea

L’albergatore ha motivato il no alla prenotazione con il fatto che in passato aveva avuto “cattive esperienze”. La vicenda riportata da un quotidiano locale Tirolo, albergo rifiuta famiglia ebrea Il turista: “Mai più in questo posto di razzisti” VIENNA – Un episodio di discriminazione si è verificato in Austria, in una località turistica del Tirolo. Un albergo di Serfaus non ha accettato la prenotazione di una famiglia ebrea di Vienna motivando il rifiuto, nella email di risposta alla richiesta di […]Continua a leggere

Bandiere di Israele bruciate: Reibman non diffamò Diliberto

Di Emanuel Baroz | 10 maggio 2009
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Bandiere di Israele bruciate: Reibman non diffamò Diliberto

Bandiere di Israele bruciate: Reibman non diffamò Diliberto Roma – Oliviero Diliberto sconfitto al Tribunale Civile: aveva querelato per un milione di euro Yasha Reibman, portavoce degli ebrei milanesi, che dopo un corteo pro Palestina con bandiere d’Israele bruciate, nel 2006, aveva accostato il leader del Pdci a quello della Fiamma Tricolore, parlando di “spacciatori di antisemitismo” e di “diffusione, magari inconsapevole, di pregiudizi”. Parole che rientrano nel diritto di critica: il giudice ha respinto la richiesta di danni perché […]Continua a leggere

Ramallah: Abbas verso nuovo governo dell’Anp senza Hamas?

Di Emanuel Baroz | 9 maggio 2009
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Ramallah: Abbas verso nuovo governo dell’Anp senza Hamas?

M.O., Abbas verso nuovo governo dell’Anp senza Hamas? Ramallah, 7 mag (Velino) – Secondo fonti palestinesi riprese dai media israeliani, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas intederebbe chiedere al primo ministro interinale dell’Anp, Salam Fayyad, di formare un nuovo governo anche senza Hamas. Da mesi le due principali fazioni politiche palestinesi sono impegnati in negoziati, mediati dall’intelligence egiziana, per un superamento della frattura tra laici e islamici – i primi al potere in Cisgiordania, i secondi a Gaza – e per la formazione di un governo di unità nazionale. Tuttavia secondo il consigliere di Abbas, Yasser Abed Rabbo, se i colloqui continueranno così, “potrebbero durare per anni”. Il pessimismo di Rabbo è condiviso dall’esponente di Hamas Mahmoud Ramahi che in riferimento al prossimo incontro tra le fazioni in programma al Cairo per il 16 maggio ha affermato: “Non ci sono all’orizzonte segnali di un accordo per la condivisione del potere con Fatah”.Continua a leggere

Inviato Onu: le armi di Hezbollah minacciano il Libano e la stabilità della regione

Di Emanuel Baroz | 9 maggio 2009
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Inviato Onu: le armi di Hezbollah minacciano il Libano e la stabilità della regione

Inviato Onu: le armi di Hezbollah minacciano il Libano e la stabilità della regione ROMA, 8 mag – Terje Roed-Larsen, inviato speciale per il Libano del segretario generale delle Nazioni Unite, ha espresso la propria preoccupazione per le attività condotte da Hezbollah al di fuori del Libano e ha definito “una minaccia per la stabilità regionale” l’arsenale della milizia sciita. In particolare Roed-Larsen ha fatto riferimento ai recenti durissimi scontri verbali tra il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e la dirigenza egiziana seguiti all’arresto nel Sinai di alcuni esponenti del gruppo libanese accusati di preparare azioni terroristiche. Le parole di Nasrallah, ha spiegato l’inviato di Ban Ki-moon, hanno “preoccupato il segretario generale dell’Onu che le ha condannate come una interferenza negli affari interni di uno Stato membro”. “Ugualmente allarmante – ha proseguito Roed-Larsen – il fatto che Hezbollah abbia pubblicamente ammesso di sostenere i militanti di Gaza a partire dal territorio egiziano”. Il diplomatico norvegese incaricato di seguire l’implementazione della risoluzione 1559 del 2004 del Consiglio di Sicurezza ha quindi definito “una continua violazione della risoluzione” la proliferazione di armi e gruppi armati che operano in Libano e ha ricordato l’obbligo imposto dall’Onu di smantellare tutte le milizie e di procedere a elezioni libere. Una necessità resa tanto più urgente dall’approssimarsi delle legislative in Libano, fissate per il 7 giugno.Continua a leggere