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Ahmadinejad accolto da eroe al ritorno a Teheran

Di Emanuel Baroz | 21 aprile 2009
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Ahmadinejad accolto da eroe al ritorno a Teheran

AHMADINEJAD ACCOLTO DA EROE AL RITORNO A TEHERAN (AGI) – Roma, 21 apr. – Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, e’ stato accolto trionfalmente al suo rientro dalla Conferenza sul razzismo di Ginevra, dove aveva sferrato un attacco contro Israele, il cui governo aveva definito “totalmente razzista”. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, ad Ahmadinejad e’ stato tributato un vero e proprio trionfo, del tipo di quelli accordati agli eroi nazionali. L’agenzia scrive che “pochi minuti dopo aver lasciato l’aeroporto di Teheran l’auto con a bordo Ahmadinejad e’ stata bloccata e circondata da una folla di cittadini che lo acclamava – in gran parte studenti universitari – e che aveva raggiunto la zona alle prime luci dell’alba”. Gli studenti – molti dei quali sventolavano bandiere della Palestina e di Hezbollah – hanno salutato il presidente al grido di “Ahmadinejad, speranza dei popoli del mondo” e “Ahmadinejad, ti sosteniamo”. Secondo la fonte, inoltre, il “numero uno” di Teheran e’ stato esaltato anche come “figlio valoroso del popolo iraniano” e come “ricordo dei leoni, speranza degli oppressi” che ha “trasformato Ginevra in Teheran”. Tra le bandiere non mancavano cartelloni con scritte come “morte agli Usa” e “morte a Israele”. Secondo la fonte, il trionfo del presidente iraniano si e’ concluso con un suo breve discorso, prounciato dal tetto dell’automobile.Continua a leggere

Nablus: l’Intrafada continua senza sosta

Di Emanuel Baroz | 21 aprile 2009
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Nablus: l’Intrafada continua senza sosta

Nablus (Cisgiordania):  l’Intrafada continua senza sosta Nablus, 20 Aprile 2009 – Fonti palestinesi hanno reso noto che il parlamentare di Hamas, sheikh Hamed al-Beitawi, è sfuggito a un attentato compiuto, a quanto sembra, dalle forze di sicurezza dell’Anp che fanno capo a Mahmoud Abbas. E’ la seconda volta negli ultimi anni in cui l’uomo sfugge ad un attentato. L’anziano politico è stato raggiunto da una pallottola alla coscia, ma ha riportato ferite definite “moderate” da fonti mediche. Uno dei figli […]Continua a leggere

Ahmadinejad all’Onu: Israele razzista. E i delegati Ue abbandonano il vertice

Di Emanuel Baroz | 20 aprile 2009
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Ahmadinejad all’Onu: Israele razzista. E i delegati Ue abbandonano il vertice

Polemiche alla conferenza Durban II di Ginevra per gli attacchi del presidente iraniano. Ritirato l’ambasciatore israeliano in Svizzera, protesta di studenti vestiti da clown Ahmadinejad all’Onu: Israele razzista. E i delegati Ue abbandonano il vertice Agli Usa: “Importante apertura, aspettiamo segnali concreti”. Washington non chiude: “Ma questa retorica non aiuta” GINEVRA, 20 Aprile 2009 – Si è aperta tra le polemiche e plateali contestazioni a Ginevra la conferenza dell’Onu sul razzismo e la xenofobia “Durban II”. Molti i governi che hanno deciso di disertare l’appuntamento per timore che si trasformi in un processo a Israele. Non ci sono gli Stati Uniti, l’Italia, la Germania, la Polonia, l’Australia, il Canada, l’Olanda, la Nuova Zelanda e Israele. E tutti i Paesi europei hanno abbandonato i lavori non appena il presidente iraniano ha cominciato a parlare, definendo Israele – pur non nominandolo direttamente – “un governo razzista”. Il discorso. Sul podio della conferenza di Ginevra, Ahmadinejad ha criticato l’istituzione di “un governo razzista” in Medio Oriente dopo il 1945, alludendo chiaramente a Israele: “Dopo la fine della Seconda guerra mondiale – ha detto dal palco di Ginevra – gli alleati sono ricorsi all’aggressione militare per privare della terra un’intera nazione, sotto il pretesto della sofferenza degli ebrei. Hanno inviato immigrati dall’Europa, dagli Stati Uniti e dal mondo dell’Olocausto per stabilire un governo razzista nella Palestina occupata”. Ahmadinejad ha ricevuto anche applausi dalla platea: la prima volta quando ha accusato “gli stati occidentali di essere rimasti in silenzio di fronte ai crimini commessi da israele a Gaza” e la seconda volta quando ha detto che occorre “rivedere le organizzazioni internazionali e il loro modo di lavorare”. Consensi al presidente iraniano sono arrivati anche quando ha parlato della crisi economica mondiale sottolineando che “continua ad aggravarsi e non ci sono speranze che possa essere superata”, e ha accusato gli Usa di averla scatenata.Continua a leggere

Durban II: chi è presente stavolta ha torto

Di Emanuel Baroz | 20 aprile 2009
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Durban II: chi è presente stavolta ha torto

CONFERENZA DI GINEVRA Chi è presente stavolta ha torto di Angelo Panebianco Si apre oggi a Gine­vra, sotto i peggiori auspici, la Confe­renza delle Nazioni Unite sul razzismo. Gli oc­cidentali sono arrivati a questo appuntamento di­visi. Gli Stati Uniti, Israele, il Canada, l’Australia e l’Ita­lia hanno confermato che non parteciperanno non essendoci garanzie che la Conferenza, i cui lavori preparatori sono stati do­minati dai Paesi islamici, non si risolva anche que­sta volta (come accadde nella precedente conferen­za di Durban nel 2001) in un atto di accusa contro Israele e contro l’Occiden­te. Olanda e Germania hanno dato all’ultimo mo­mento forfait. La Gran Bre­tagna e la Francia, invece, hanno scelto di essere pre­senti. Così come il Vatica­no. Il presidente iraniano Ahmadinejad, già arrivato a Ginevra, è stato ricevuto con tutti gli onori dalle massime autorità elveti­che (il che ha suscitato una dura protesta di Israe­le) e sarà fra i primi a pren­dere la parola nella tribu­na messagli a disposizio­ne dall’Onu. Molte cose non vanno, evidentemen­te, se a una Conferenza sul razzismo, che dovreb­be essere espressione dell’ impegno delle Nazioni Unite in difesa dei diritti umani, può impunemen­te prendere la parola un si­gnore che ritiene la Shoah una «invenzione» e presie­de un regime che ha al proprio attivo l’assassinio di centinaia di oppositori politici. Comunque vada a fini­re la Conferenza, tre lezio­ni si possono già trarre da questa vicenda. La prima è che se l’Occidente si divi­de, coloro che puntano a usare le istituzioni interna­zionali in chiave antiocci­dentale hanno facile gio­co. Se ci fosse stato un blocco compatto dei Paesi occidentali a difesa di principi per essi irrinun­ciabili, quei Paesi islamici che giocano sulle divisio­ni dell’Occidente avrebbe­ro dovuto tenerne conto, e la stessa Conferenza di Ginevra avrebbe forse avu­to un diverso avvio. I Paesi europei che, insieme al Va­ticano, hanno scelto co­munque di andare alla Conferenza forse riusci­ranno a impedire che essa si risolva in una Durban bis ma corrono anche un rischio: il rischio che la lo­ro presenza contribuisca a dare legittimazione inter­nazionale a regimi politici che fanno quotidianamen­te strage di diritti umani a casa loro e che non hanno le carte in regola neppure in materia di razzismo es­sendo noti campioni di propaganda antisemita.Continua a leggere

Human Rights Watch: nuova denuncia contro Hamas

Di Emanuel Baroz | 20 aprile 2009
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Human Rights Watch: nuova denuncia contro Hamas

M.O./ Hrw: Hamas ha eliminato 32 rivali politici a Gaza Esecuzioni durante e dopo la guerra con Israele Ramallah, 20 apr. (Ap) – Almeno 32 palestinesi sono stati uccisi e alcune decina sono rimaste ferite in dozzine di attacchi a sfondo politico compiuti da uomini legati ad Hamas, durante e dopo la guerra con Israele nella Striscia di Gaza. Lo denuncia oggi Human Rights Watch, invitando il leader del movimento radicale a fermare immediatamente il trend. L’organizzazione per i diritti […]Continua a leggere