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Milano: “Al Festival dell’integrazione si mostrano film antisemiti”

Di Emanuel Baroz | 1 aprile 2009
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Milano: “Al Festival dell’integrazione si mostrano film antisemiti”

Riportiamo integralmente l’intervento di Davide Romano, Segretario della Associazione Amici Di Israele, a commento di quanto accaduto negli ultimi giorni al “Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina” a Milano “Al Festival dell’integrazione si mostrano film antisemiti” Domenica 29 marzo a Milano è terminato il 19° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. Inutile dire quanto la nostra città abbia bisogno di luoghi dove le culture possano incontrarsi ed essere conosciute meglio, senza le continue emergenze urlate da tanti mezzi di informazione. E’ anche in questi modi che si fa integrazione e si costruisce la Milano multietnica di domani. Non ho potuto dunque che avvicinarmi con spirito e pregiudizio positivo a tale iniziativa, anche se ho dovuto purtroppo ricredermi visto che il Festival ha riservato delle amare sorprese per la comunità ebraica. A fianco dei “soliti” film volti a dare un’immagine negativa di Israele – a cui, per inciso, siamo ormai abituati se non assuefatti – c’è un documentario particolarmente offensivo chiamato “Yahud arab…aswat ghaier masmua” (Ebrei arabi…voci non ascoltate). Con la regia di Sobhi Darbashi e prodotto dalla tv satellitare Al Jazeera nel 2006, il cortometraggio cerca con un abile operazione di “taglia e cuci” di falsificare la storia della persecuzione ebraica nei paesi arabi a partire dalla metà del ‘900. Come recita la stessa introduzione al documentario, “Nel 1948 con la nascita dello Stato di Israele e il crescente attivismo del movimento sionista si è cercato di strappare questi ebrei (dei paesi arabi, NdR) dalle loro nazioni di appartenenza, per convincerli a raggiungere il nuovo Stato di Israele, insieme agli altri ebrei in arrivo dal resto del mondo.”Continua a leggere

Smantellata l’orchestra palestinese che ha suonato per i sopravvissuti alla Shoah

Di Emanuel Baroz | 1 aprile 2009
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Smantellata l’orchestra palestinese che ha suonato per i sopravvissuti alla Shoah

M.O./ Direttrice orchestra palestinese bandita dal campo di Jenin Dopo aver portato i musicisti a suonare per sopravvissuti a Shoah Gaza, 30/03/2009 –  E’ stata sciolta dalle autorità palestinesi un’orchestra di giovani palestinesi dopo che aveva suonato in Israele davanti a un uditorio di ebrei sopravvissuti alla Shoah.Lo hanno comunicato domenica le autorità palestinesi dicendo che la Shoah “è una questione politica” e accusando la direttrice dell’orchestra Wafa Younis d’aver lasciato trascinare i suoi 13 giovani musicisti in una ”disputa politica”. (Fonte: Israele.net) Nablus (Cisgiordania), 31 mar. (Ap) – Le autorità palestinesi hanno impedito l’ingresso al campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, alla direttrice dell’orchestra palestinese che mercoledì scorso ha suonato in Israele per i sopravvissuti dell’Olocausto. Un funzionario della sicurezza, Radi Asiba, ha sostenuto che Wafa Younis sarebbe in pericolo nel campo, perchè i residenti non hanno gradito che l’orchestra giovanile abbia suonato per i sopravvissuti. Younis, un’araba che vive in Israele, è stata fermata oggi all’ingresso del campo da un leader locale, ha riferito il funzionario. “L’abbiamo informata che non poteva entrare a Jenin perchè la sua presenza avrebbe potuto scatenare tensioni”, ha precisato Asiba. I genitori dei musicisti hanno detto che non sapevano che i loro figli avrebbero suonato per i sopravvissuti. Molti palestinesi tendono a non riconoscere le sofferenze patite dagli israeliani perchè temono che possa indebolire le loro rivendicazioni. Inoltre, molti non conoscono o addirittura negano la Shoah.Continua a leggere

Gaza: sventato un attentato, ma per l’Ansa la notizia è che Israele ha ucciso due palestinesi

Di Emanuel Baroz | 31 marzo 2009
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Gaza: sventato un attentato, ma per l’Ansa la notizia è che Israele ha ucciso due palestinesi

Riportiamo integralmente il lancio d’agenzia dell’ANSA, titolo compreso…per chi ancora avesse dubbi su come vengono riportate le notizie in Italia MO: Gaza, uccisi due palestinesi Colpiti da un elicottero da combattimento (ANSA) – TEL AVIV, 31 MAR – Due miliziani palestinesi (miliziani?! Mah…a me sembrano terroristi…)sono stati uccisi oggi, a ridosso della linea di confine fra Israele e Gaza, nel corso di uno scontro a fuoco. L’incidente e’avvenuto nella zona centrale della striscia di Gaza. Una pattuglia della Brigata di […]Continua a leggere

Assad: Israele non è un interlocutore per la pace

Di Emanuel Baroz | 31 marzo 2009
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Assad: Israele non è un interlocutore per la pace

ASSAD: ISRAELE NON E’ UN INTERLOCUTORE PER LA PACE Doha, 30 mar. – (Adnkronos/Aki) – “Israele non e’ un nostro interlocutore per la pace nella regione”. Lo ha affermato il presidente siriano Bashar al-Assad, parlando del processo di pace in Medio Oriente nel corso del suo intervento al vertice di Doha. “Cio’ che cambia in Israele e’ solo l’apparenza perche’ la sostanza e’ sempre la stessa – ha affermato il leader siriano parlando del nuovo esecutivo israeliano che domani sara’ […]Continua a leggere

Come si diffondono “testimonianze” infondate

Di Emanuel Baroz | 30 marzo 2009
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Come si diffondono “testimonianze” infondate

Come si diffondono “testimonianze” infondate Le accuse mosse di recente a soldati israeliani d’aver deliberatamente sparato e ucciso civili palestinesi durante la controffensiva anti-Hamas dello scorso gennaio nella striscia di Gaza sono risultate totalmente infondate ad un inchiesta interna immediatamente condotta dalle forze armate, e ormai quasi completata. Lo ha anticipato mercoledì al Jerusalem Post una fonte interna delle Forze di Difesa israeliane. Gli investigatori hanno esaminato le accuse mosse da giovani ex-allievi del corso pre-militare “Rabin” durante una sessione di gruppo tenuta in febbraio, poi trascritte e pubblicate su un bollettino interno dell’accademia.Le presunte “testimonianze” sono state successivamente riprese e rilanciate, come fossero già comprovate, da una parte della stampa israeliana e per poi finire sulle prime pagine dei mass-media di tutto il mondo. Durante la sessione di gruppo tenuta all’accademia, un soldato in particolare aveva accusato un tiratore scelto d’aver aperto il fuoco contro una madre palestinese e i suoi due bambini nella piena consapevolezza che si trattava di civili, dopo che il comandante dell’unità aveva detto loro di dirigersi verso una zona off-limits.Continua a leggere