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Se Amnesty accusa Hamas di strage (quasi) nessuno le dà voce

Di Emanuel Baroz | 18 febbraio 2009
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Se Amnesty accusa Hamas di strage (quasi) nessuno le dà voce

Se Amnesty accusa Hamas di strage (quasi) nessuno le dà voce di Carlo Panella “Prelevati dai letti d’ospedale o di notte dalle loro case. Gambizzati, torturati e ammazzati senza processo” Un’incredibile cappa di silenzio circonda da giorni sui media mondiali una denuncia clamorosa di Amnesty International. Pure, il dossier presentato il 10 febbraio scorso è da prima pagina, perché documenta – spesso con nomi e cognomi – le operazioni da macelleria che Hamas conduce contro gli uomini di Abu Mazen a tutt’oggi, a settimane dalla fine dei combattimenti con Israele, durante i quali aveva già eliminato una quarantina di avversari. Nonostante l’abituale meticolosità di Amnesty, non tutti i nomi delle vittime sono conosciuti e le cifre sono per approssimazione, ma si tratta di non meno di 50 palestinesi giustiziati da palestinesi (naturalmente senza processo), durante l’operazione israeliana e di una ventina di palestinesi giustiziati da palestinesi dopo – ripetiamo: dopo – la fine dell’operazione israeliana. A questi si aggiungono alcune centinaia di palestinesi “gambizzati, torturati, con rottura degli arti, percossi da palestinesi, spesso – denuncia Amnesty – “prelevati dai letti di ospedale in cui erano ricoverati per le ferite dei bombardamenti israeliani, o sequestrati di notte dalle loro abitazioni, o fermati arbitrariamente per strada”. L’accusa, per tutti, è “collaborazionismo” con Israele, ma la pretestuosità è facilmente individuabile: nella quasi totalità si tratta di militanti di al Fatah, la cui unica colpa è la fedeltà ad Abu Mazen. Notizia impressionante, dunque, strage di innocenti, squadracce islamiste scatenate nelle strade di Gaza a seminare morte e terrore. Invece, niente. Nulla. Silenzio: nessun media del mondo ritiene queste scene da mattatoio degne di nota, di spazio, di rilievo. L’opinione pubblica mondiale non deve sapere e non sa che i palestinesi massacrano palestinesi (ed è un vizio antico, che iniziò nel 1929). Pure, Amnesty International non è sospettabile di parzialità. Da sempre, e più ancora dal 28 dicembre scorso, è stata in prima linea nel denunciare “i crimini di guerra israeliani”, aggiungendo alle accuse per le uccisioni dei civili quelle per l’uso di bombe al fosforo. Solo che Amnesty, a differenza di altre organizzazioni umanitarie “schierate”, mantiene una sua serietà di analisi e sin dal 28 dicembre ha denunciato i “crimini di guerra di ambo le parti” (incluso l’uso di bimbi palestinesi come scudi umani).  Crimini denunciati da al Fatah e da Abu Mazen con una lista di nominativi di vittime palestinesi  del terrore di Hamas a Gaza e con aperte accuse di terrorismo nei confronti di Hamas. Lista di crimini, peraltro, indirettamente confermata dal portavoce di Hamas Ihab al Ghusein che l’ha commentata sostenendo freddamente che Hamas ha voluto solo punire “una rete di spie e collaborazionisti dell’occupante sionista, creata dall’Anp” e diretta da Mohammed al Habbash, che è figlio di un ministro del governo Fayad con cui al Cairo si dovrebbe ricucire un dialogo nazionale interpalestinese.Continua a leggere

Roma: negozi degli ebrei sigillati, denunciate due persone

Di Emanuel Baroz | 17 febbraio 2009
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Roma: negozi degli ebrei sigillati, denunciate due persone

Negozi degli ebrei sigillati, denunciate due persone Roma, 16 Febbraio 2009 – Due esponenti di ‘Militia’, movimento dell’estrema destra, sono stati denunciati dalla Digos perchè accusati di aver danneggiato, la notte tra il 21 ed il 22 gennaio, in via Libia, a Roma, una dozzina di negozi gestiti da ebrei, collocando sulle serrande colla e lucchetti. Quella mattina, nella vicina piazza di Sant’Emerenziana, la polizia trovò uno striscione con scritto “Boicotta Israele! Militia”. Ad identificare i due, S.S. di 22 […]Continua a leggere

Hamas e la disinformazione antisraeliana

Di Emanuel Baroz | 17 febbraio 2009
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Hamas e la disinformazione antisraeliana

“Il mondo si è bevuto le false cifre di Hamas” Quattro settimane dopo la conclusione della controffensiva israeliana anti-Hamas nella striscia di Gaza, domenica le Forze di Difesa israeliane hanno aperto il dossier delle vittime palestinese presentando al Jerusalem Post una panoramica decisamente contrastante con le cifre palestinesi che finora hanno costituito la base di ogni analisi del conflitto. Mentre il Palestinian Center for Human Rights, le cui cifre sul numero di caduti sono state ampiamente citate in tutto il mondo, parla di 895 civili di Gaza uccisi nei combattimenti, pari a più di due terzi del totale dei morti palestinesi, le cifre mostrate dalle Forze di Difesa israeliane al Jerusalem Post pongono il numero di civili morti a meno di un terzo del totale. Alla comunità internazionale è stata data un’impressione ampiamente distorta delle vittime a causa dei “falsi rapporti” di Hamas, spiega Moshe Levi, capo dell’Ufficio di collegamento e coordinamento delle Forze di Difesa israeliane, incaricato di compilare le cifre.Continua a leggere

E questo come lo vogliamo chiamare?

Di Emanuel Baroz | 16 febbraio 2009
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E questo come lo vogliamo chiamare?

Torneo di Dubai, niente visto d’ingresso per la tennista israeliana Peer La Wta «rammaricata» per la decisione delle autorità degli Emirati Arabi Uniti DOHA – Avrebbe dovuto partecipare al torneo Wta di Dubai. Ma Shahar Peer, tennista israeliana, 48/ma nel ranking mondiale, dovrà rinunciare: le autorità degli Emirati Arabi Uniti le hanno rifiutato il visto di entrata. E proprio la Wta si è detta «molto delusa» per la decisione. LA WTA – «Siamo profondamente rammaricati per quanto è successo – […]Continua a leggere

Oslo: postini ustionati da una lettera per l’ambasciata di Israele

Di Emanuel Baroz | 16 febbraio 2009
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Oslo: postini ustionati da una lettera per l’ambasciata di Israele

Oslo: postini ustionati da una lettera per l’ambasciata di Israele Oslo, 14 Febbraio 2009, 17:03 – Due postini norvegesi sono stati ricoverati in ospedale dopo aver sentito un bruciore alle mani mentre stavano recapitando una lettera all’ambasciata israeliana a Oslo. Lo hanno reso noto fonti della polizia. “Due impiegati delle poste hanno portato (ieri) una lettera all’ambasciata israeliana a Oslo e hanno avuto una reazione cutanea”, ha detto alla France Presse Per Olav Utgaard, un dirigente della polizia di Oslo. […]Continua a leggere