Terrorista palestinese uccide tre poliziotti israeliani in un attentato vicino Gerusalemme
Gerusalemme, 26 Settembre 2017 -Un terrorista palestinese ha sparato e ucciso tre israeliani (un agente della polizia di frontiera e due guardie della sicurezza civile), e ne ha ferito gravemente un terzo, questa mattina nei pressi del villaggio di Har Adar, nell’area di Gerusalemme. Il terrorista è stato a sua volta colpito e ucciso dalla reazione delle forze di sicurezza. L’attacco è avvenuto durante normali controlli di sicurezza sui pendolari quando il terrorista, un 37enne originario di Beit Surik in possesso di regolare permesso di lavoro, mescolato fra i lavoratori palestinesi, ha improvvisamente estratto un’arma e aperto il fuoco da breve distanza.
“Centinaia di lavoratori vengono ogni mattina a lavorare nella nostra comunità – ha dichiarato il capo del Consiglio di Har Adar, Chen Filipovich – Questo grave evento è del tutto anomalo e ne trarremo le conclusioni necessarie, ma continueremo ad operare per mantenere la calma e una buona atmosfera di collaborazione”.
Dal canto suo, Hamas ha celebrato l’attacco terroristico in un dichiarazione che afferma: “L’attacco di Gerusalemme è una nuova pagina dell’intifada di al-Quds ed evidenzia il fatto che tutti i tentativi di giudaizzazione sono falliti. Gerusalemme è araba-musulmana. I suoi abitanti e i suoi giovani non risparmieranno gli sforzi per redimerla con il loro spirito e il loro sangue”.
Il portavoce di Fatah, Munir al-Jaghoub, ha dichiarato che dell’attentato “è esclusivamente responsabile Israele”. Intanto la pagina ufficiale di Fatah su Facebook ha reso omaggio al terrorista con un post che lo definisce “martire”
(Fonte: Israele.net, 26 Settembre 2017)
Nella foto in alto le tre vittime dell’attentato di oggi nei pressi del villaggio di Har Adar: Or Arish, Solomon Gavriya e Youssef Ottman
Thanks to Progetto Dreyfus
#1Emanuel Baroz
ATTENTATO TERRORISTICO PALESTINESE: 3 ISRAELIANI UCCISI. MA PER la Repubblica e il Corriere della Sera LA PAROLA “TERRORISMO” NON SI PUO’ USARE QUANDO SI PARLA DI PALESTINESI…
Siamo alle solite: ogni qual volta un TERRORISTA palestinese compie un attentato, sui mass media italiani sembra esserci un patto non scritto, che vieta di chiamare le cose con il proprio nome, e quindi il terrorista nel migliore delle ipotesi diventa “aggressore” quando non viene definito “vittima”, e l’attentato non viene definito tale nei titoli ma si utilizzano astrusi giri di parole per definire l’accaduto.
Noi nel nostro piccolo non ci stancheremo mai di denunciare questo tipo di comportamento che, utilizzando un astruso giro di parole, definiamo come non consono alla deontologia professionale di chi si definisce giornalista e alla sua credibilità.
https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/posts/1436378216438535
#2Giacomo Morpurgo
@Emanuel Baroz: Mi associo completamente al commento di Emanuel Baroz
Giacomo Morpurgo