A volte basta cambiare il nome…
M.O./ ANP: SCIOLTE BRIGATE MARTIRI AL-AQSA
Ministro Abdul Razak Yehya: milizia Fatah non esiste piu’
Roma, 29 dic. (Apcom) – Le Brigate dei Martiri di al-Aqsa, la milizia di Fatah, il partito del presidente Abu Mazen, non esistono piu’. A comunicarlo questa mattina ai microfoni di radio Voce della Palestina, e’ stato il ministro dell’interno Abdul Razak Yahya, confermando le indiscrezioni che circolavano da alcuni giorni.
“Siamo riusciti nel nostro intento – ha detto Yahya – e speriamo di poter arrivare presto allo scioglimento di tutte le milizie in modo da ricreare condizioni di ordine e tranquillita’ nelle strade delle nostre citta'”. Il ministro ha espresso l’auspicio che gli ex miliziani di Fatah e quelli delle altre fazioni consegnino tutte le armi in loro possesso.
Le Brigate dei Martiri di al-Aqsa erano nate all’inizio dell’Intifada in risposta all’uccisione di diversi palestinesi avvenuta sulla spianata delle moschee di Gerusalemme in seguito ad un tour nel luogo sacro dell’allora capo dell’opposizione israeliana Ariel Sharon. Fino a qualche anno fa sono state assieme al braccio armato di Hamas, Ezzedin Qassam, protagoniste di numerosi attacchi e attentati a danni di Israele e dei coloni ebrei nei Territori palestinesi sotto occupazione militare.
Lo scorso giugno Abu Mazen aveva invitato i miliziani del suo partito a cedere le armi e a rientrare nella vita civile, in cambio dell’amnistia offerta loro da Israele. Da allora centinaia di giovani armati di Fatah hanno consegnato le armi alle autorita’ palestinesi. Sei mesi dopo il ministro dell’interno Yehya ha annunciato lo scioglimento ufficiale della milizia, soddisfacendo in parte il piano di pace Road Map che impone ai palestinesi di smantellare le milizie armate e i gruppi terroristici.
Non tutti i militanti delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa pero’ hanno rispettato l’ordine giunto da Abu Mazen e, secondo alcune fonti, questi dissidenti sarebbero dietro la ripresa degli attacchi a soldati e coloni israeliani che si e’ registrata in queste ultime settimane in Cisgiordania. Hamas e Jihad islamica da parte loro accusano Abu Mazen di voler “zittire la resistenza” senza aver ottenuto la fine dell’occupazione militare israeliana e la nascita di uno Stato palestinese indipendente.
Yehya stamani ha aggiunto che il suo ministero sta lavorando alla formazione di forze di sicurezza ben addestrate ed equipaggiate, in vista della fondazione di uno Stato palestinese. A gennaio decine di cadetti dell’accademia di polizia palestinese verranno inviati a studiare in Egitto e Giordania. “La Russia ci ha donato 50 veicoli blindati che, dopo l’approvazione data da Israele, il prossimo mese arriveranno ad Amman e subito dopo entreranno in Cisgiordania”, ha concluso.
#1Bennauro
Sono degli ipocriti nauseabondi e chi gli crede non ama i propri figli!
Sono appena stati trucidati due ragazzi Israeliani da questi barbari e con la faccia tosta che si ritrovano ci vengono a dire che i terroristi di Abbas hanno deposto le armi!
“Their lies cost lives”…!!!
#2Bennauro
Notizia di poco fa:
In a press release, al-Aqsa Brigades denied the statements of al-Yehia who said the group was dismantled and does not exist any longer.
“Diciamo a Yehia che noi rimaniamo ai nostri posti e non accetteremo mai il disarmo. Continueremo ad essere i pionieri della lotta armata in prima linea per riottenere la dignita’ e la liberta’ del nostro popolo” ha affermato Naffez Azzam, un leader della Jihad nella citta’ di Gaza.
#3Focus on Israel
Ah,ecco….mi sembrava…..