ANDREA RONCHI (AN) «I musulmani dell’Ucoii dietro il boicottaggio degli scrittori israeliani»
di Enrico Paoli
ROMA – «L’integrazione, quella vera, è un’altra cosa, Dalla lezione francese non abbiamo imparato nulla. Per questa ragione, al salone del libro di Torino, Alleanza Nazionale sarà in prima linea contro coloro che vogliono tappare la bocca agli scrittori israeliani. Sono convinto che dietro a questa operazione di boicottaggio c’è l’Ucoii (l’Unione delle comunità islamiche in Italia ndr). Non si può trattare e dialogare con chi nega l’esistenza dello Stato d’Israele». Andrea Ronchi, deputato di Alleanza Nazionale e portavoce del partito, non ha dubbi. Dietro al boicottaggio dello Stato di Israele alla Fiera del Libro diTorino non c’è solo un gruppo di intellettuali che si rifa alle ragioni dei Comunisti italiani, ma ci sono gli esponenti dell’Ucoii. Per questa ragione il partito di Fini è pronto a mobiitarsi e a sostenere l’appello del nostro giornale.
Onorevole Ronchi, da cosa scaturisce la sua idea? «Dalla constatazione dei fatti. L’Ucoil non ha firmato la carta dei valori fra lo Stato italiano e le varie comunità religiose. La stessa Unione, due anni fa, firmò una pagina contro Israele che grida ancora vendetta. L’Ucoii, evidentemente, nonvuoleunaveraintegrazione ma incitare all’odio e alla violenza».
Ma a Torino ci sono dimezza i libri… «Esatto, Ed è ancora più grave. Quando si arriva a colpire la cultura, quando si nega la circolazione delle idee, vuoi dire che si ha paura del confronto. Quello che fa paura è il silenzio dei cosiddetti liberali. E non è la prima volta».
A cosa si riferisce? «Penso alla vicenda della Sapienza che nega al Papa di parlare. Vedo un filo logico fra i due eventi e non possono non essere preoccupato. Soprattutto perché la sinistra offre sponde a questi estremisti».
Si riferisce ai Comunisti Italiani? «No. Loro recitano la loro parte e, in questo, sono coerenti nell’essere anti israeliani. Mi riferisco invece a quelle manifestazioni durante le quali vengono bruciate le bandiere americane e israeliane. E poi ci sono le amministrazioni rosse che aprono alle moschee, dentro alle quali cresce il fondamentalismo».
Guarda caso l’Ucoil ha organizzato proprio a Bologna, la città che vuol diventare la più islamica d’Italia come sostiene Magdi Allam, la sua assemblea nazionale… «Quando si vogliono realizzare insediamenti enomri come quello di Bologna, i cittadini devono potersi esprimere attraverso lo strumento del referendum. Invece di partire dall’alto, bisogna parte dalla gente. Non siamo contro le moschee, siamo contro le speculazioni e il silenzio imbarazzante della sinistra».
Non c’è il rischio di passare per intolleranti? «Gli intolleranti sono loro, quelli dell’Ucoii, non noi che vogliamo sia l’esistenza dello Stato d’israele che quello Palestinese. Dobbiamo essere chiari, e non aver paura di sostenere l’islam moderato».
(Fonte: Libero, 3 Febbraio 2008)
#1serena della vedova
Caro Onorevole,
ho letto su libero di sabvato 22 corrente la faccenda del candidato Khalid Chaouki. Vi prego di essere molto discreti sul mio nome. Khalid lo conosco bene. e lui conosce me. Era più giovane certo ma stava fra coloro che in Via SanGiuseppe a Parma (luogo in centro dove ha sede la cosideetta moschea) che peer la strada hanno festeggiato rumorosamente e a lungo la “tragedia delle torri Gemelle. Ha portato per diversi anni la famosa barba a collier degli integralisti ed è una persona ambigua e a mio aviso pericolosa. Ha cercato di intrufolarsi in molti ambienti,e di approfittare, ascoltato da ingenui buonisti di sinistra. Consiglierei di ascoltare attentamente la signora Sbai, che conosce bene quel mondo arabo ed i suoi compatrioti. Non credo che sia sconosciuto alla Digos
#2Silvano
Non dovreste dare voce la Ronchi per una questione di sobrietà, nonostante sia un ministro è una calamità per ogni cittadino, i suoi commenti creano problemi, riaccende i razzismi, aizza i cittadini, confonde le idee e dice delle assurdità che noi cittadini non meritiamo di ascoltare.
Ecco perchè nonstante sono democratico e oguno è libero di esprimersi, ritengo che divulgare il suo pensiero sia deprimente.
#3Emanuel Baroz
Per quanto ci riguarda quella frase l’avrebbe potuta dire anche Diliberto e l’avremmo postata comunque…..perchè condividiamo la denuncia
#4Silvano
Il fatto è che non è Ronchi a fare la denuncia, è solo una pedina pilotata, condividere qualcosa con lui signifca condividere lo stesso lavaggio di cervello.
Non vi giustifica il fatto che una frase cosi possa averla detta un altro, poiché un altro una coscienza può anche averla.
#5Emanuel Baroz
non credo che condividere qualcosa con lui voglia dire aver subito lo stesso lavaggio del cervello….ammesso poi che Ronchi ne abbia subito uno
#6Silvano
Ok, mi ritengo soddisfatto dalla sua risposta per il dubbio che avete espresso, mi rivolgo senza pregiudizi e senza malignità, e con tutto il mio rispetto per la parte politica di Ronchi, la quale non è priva di eccellenze ma nemmeno di incoscenti.
Arrivederci.