Scambio terroristi/salme soldati israeliani: festa in Libano, tristezza in Israele
(ANSA) – 11:30 – Beirut, 16 lug – Il Libano si è fermato oggi per accogliere il ritorno di cinque terroristi libanesi di cui Israele ha accettato “a malincuore” lo scambio con i resti di due soldati israeliani catturati il 12 luglio 2006 dai guerriglieri Hezbollah con un raid oltre confine, e la cui morte é stata confermata solo questa mattina.
Il movimento sciita Hezbollah aveva infatti fino ad oggi rifiutato di rilasciare qualsiasi dettaglio sulla loro sorte, che è stata rivelata solo quando l’emittente Tv al Manar dello stesso Hezbollah ha mostrato le immagini di due casse nere contenti i resti dei due soldati: Ehud Goldwasser e Eldav Regev.
“Hezbollah ha trasformato la consegna dei cadaveri in uno show televisivo”, ha subito esclamato con indignazione un commentatore della televisione commerciale israeliana Canale 10. La loro cattura, nel corso della quale vennero uccisi anche altri otto soldati israeliani, dette l’avvio ad un’offensiva israeliana contro i guerriglieri Hezbollah, andata avanti per 34 giorni e costata la vita a 1.200 libanesi e 160 israeliani. Le famiglie Goldwasser e Regev hanno reagito con strazio alla vista delle bare dei loro congiunti, mostrate in diretta da al Manar mentre venivano trasportate in Israele dalla Croce Rossa internazionale.
Oltre confine, sui resti dei due soldati, definiti “molto deteriorati”, vengono compiuti gli esami necessari per accertarne l’identità e procedere così alla seconda fase dello scambio, che prevede da parte israeliana oltre alla liberazione dei cinque prigionieri anche la restituzione dei resti di 199 combattenti libanesi e palestinesi uccisi in scontri a fuoco con le forze di sicurezza israeliane nel corso di decenni. Tra i cinque prigionieri che Israele ha deciso di liberare c’é un druso di 46 anni, Samir Quntar, che non ha mai fatto parte di Hezbollah e che è stato condannato da un tribunale israeliano al carcere a vita perché riconosciuto colpevole di aver ucciso tre persone, tra cui una bimba di quattro anni, in un attacco nel 1979 contro la cittadina costiera di Naharya, nel Nord di Israele.
Gli altri quattro sono miliziani Hezbollah catturati dalle forze israeliane nella guerra del 2006. Il movimento Hezbollah – che giudica lo scambio come “una ammissione di sconfitta” da parte di Israele e che per la stampa di Beirut “riunisce i libanesi” – si prepara a tributare ai cinque combattenti un’accoglienza da “eroi”, con cerimonie, bandiere e archi di trionfo. Un elicottero li trasporterà nel primo pomeriggio all’aeroporto di Beirut, dove verranno inoltre accolti dal presidente Michel Suleiman, dal premier Fuad Siniora e dal presidente del Parlamento Nabih Berri. Più tardi, alla periferia di Beirut ci sarà poi una manifestazione in cui verrà proiettato su un maxischermo un discorso per l’occasione del leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah.
“Quntar è un assassino spregevole che quando aveva 16 anni fracassò il cranio ad una bimba israeliana” ha detto il portavoce militare di Israele Avi Benayahu, che riferendosi alle celebrazioni in suo onore organizzate dai libanesi, ha sprezzantemente commentato: “Qualcuno in Libano vede in lui un eroe. Povero quel popolo che si vanta di ‘eroi’ del genere“.
#1newmediologo
Grave errore lasciare passare questo sfregio, molto ma molto grave.. Una volta ripassato il confine il convoglio di Hizbullah andava distrutto dagli elicotteri a meno che Barak non si fosse impegnato personalmente a lasciarli andare.. La giornata di ieri è stata atroce e ribadisce ancora una volta la differenza tra uomini e bestie.. Non dovevano passarla liscia, non dovevano poter arrivare fino a Beirut.. Questi mostri hanno interpretato la pietà come debolezza, il fatto di voler risolvere lo strazio di due famiglie come sbracamento.. No.. Non va bene..
#2Alberto Pi
06/10/2011 Le Forze di Difesa israeliane hanno respinto categoricamente l’accusa del ministro della sanità libanese Ali Hassan Khalil (affiliato a Hezbollah) secondo cui Eldad Regev e Ehud Goldwasser (i due soldati israeliani feriti nel 2006 da Hezbollah in territorio israeliano e poi trattenuti in ostaggio in Libano, dove sono morti) sarebbero periti sotto una bomba israeliana durante i combattimenti della seconda guerra libanese (estate 2006). “Le parole dell’esponente dell’organizzazione terroristica sono false e fanno parte della guerra psicologica condotta da Hezbollah” ha dichiarato mercoledì il portavoce dell’esercito israeliano, che ha aggiunto: “Hezbollah perpetrò il sequestro a freddo dei due soldati ed è in ogni caso responsabile della loro tragica sorte”. Hezbollah restituì i resti di Regev e Goldwasser solo nel 2008, nel quadro di uno scambio di prigionieri, ma non ha mai rivelato il modo in cui erano deceduti. Secondo Israele, i due erano stati gravemente feriti durante il loro rapimento ad opera dei terroristi, al confine nord, e sono morti per mancanza di cure adeguate.
(Fonte: Israele.net)