“Il Tempio di Gerusalemme? Mai esistito”
Il Tempio ebraico non è mai esistito e Israele non fa che “inventare” legami storici tra ebrei e Gerusalemme. È quanto ha dichiarato mercoledì scorso il capo dei negoziatori dell’Autorità Palestinese Ahmed Qorei (Abu Ala) durante un incontro ristretto con il reporter di WorldNetDaily, quello del quotidiano palestinese Al-Ayam e il corrispondente per gli affari arabi di un importante quotidiano israeliano. Il giornale israeliano, tuttavia, ha preferito non riportare la frase di Ahmed Qorei, cosa che invece ha fatto con evidenza il giornale palestinese.
“Le autorità d’occupazione israeliane – ha detto Ahmed Qorei – cercano di trovare un presunto legame storico ebraico” tra Gerusalemme e il Monte del Tempio, “ma tutti questi tentativi sono destinati a fallire. L’Haram Al-Sharif [Monte del Tempio] è musulmano al cento per cento. Il mondo deve mobilitarsi contro tutti questi tentativi israeliani di cambiare i simboli e i segni di Gerusalemme – ha continuato il rappresentante di Abu Mazen ai negoziati – Non c’è nulla di ebraico circa la moschea di Al Aqsa, e il presunto Tempio ebraico non è mai esistito: è una fantasia. Gerusalemme è musulmana al cento per cento. Il mondo arabo è chiamato a intervenire per fermare i piani israeliani a Gerusalemme, per fermare i tentativi israeliani di attribuire un carattere ebraico a Gerusalemme e alla moschea Al Aqsa. E anche alla Città Vecchia, che è il primo passo nella guerra per difendere Gerusalemme e Al Aqsa. Stanno correndo contro il tempo allo scopo di creare fatti sul terreno nei dintorni del Tempio immaginario”.
Ahmed Qorei (Abu Ala) reagiva alla riapertura, il mese scorso, di una sinagoga chiusa da tempo a circa 100 metri del Monte del Tempio. La struttura, che si trova nella parte della Città Vecchia nota come quartiere musulmano, venne abbandonata nel 1938 in seguito a un’ondata di violenze arabe contro gli ebrei che, a quell’epoca, vivevano a migliaia nel quartiere. La sinagoga riaperta è la struttura religiosa ebraica più vicina al Monte del Tempio, a parte il Muro Occidentale (detto “del pianto”).
Ahmed Qorei, considerato un moderato da politici sia israeliani che americani, guida i colloqui di pace con Israele avviati con il summit di Annapolis del novembre scorso con l’obiettivo di creare uno stato palestinese, per lo meno sulla carta, prima della fine del mandato del presidente George W. Bush.
Il Monte del Tempio è considerato il luogo più sacro dell’ebraismo. Secondo la tradizione biblica, il Primo Tempio vi venne eretto da re Salomone nel X sec. a.e.v. e venne distrutto dai babilonesi del 586 a.e.v. Il Secondo Tempio, eretto nel 515 a.e.v. dopo la liberazione dalla cattività babilonese, venne ampliato da Erode il Grande nel I sec. a.e.v. e distrutto dai romani nell’anno 70 e.v.: è il Tempio dove pregò anche Gesù di Nazareth, secondo i Vangeli.
Il Tempio era il centro della culto ebraico, ospitava il Santo dei Santi che conteneva l’Arca dell’Alleanza ed era considerato il luogo della “shehinà” o “presenza di Dio”. Tutte le feste ebraiche erano incentrate sul culto del Tempio, che era anche il luogo principale dei sacrifici e delle riunioni del popolo ebraico. Secondo il Talmud, la pietra di fondazione del Tempio era venerata come il luogo da cui venne creato il mondo e coinciderebbe con il Monte Moriah, il luogo del sacrificio di Isacco. Secondo la tradizione ebraica, il Mashiach (Messia) tornerà e ricostruirà il terzo ed ultimo Tempio sul Monte di Gerusalemme.
Il Kotel (Muro) occidentale costituisce ciò che rimane dei contrafforti del Monte del Tempio sopravvissuti alla distruzione romana. La documentazione di tutte le comunità ebraiche conosciute in Diaspora testimonia che gli ebrei non dimenticarono mai il legame con Gerusalemme e la speranza del ritorno. Ancora oggi gli ebrei in tutto il mondo pregano rivolti verso il Monte del Tempio, mentre i musulmani pregano rivolti verso La Mecca (all’occorrenza volgendo le spalle al Monte del Tempio).
La moschea di Al Aqsa venne costruita intorno al 709 e.v. vicino alla precedente Cupola della Roccia, eretta pochi anni prima dopo la conquista araba della città avvenuta nel 637 e.v. Circa cento anni fa la Cupola della Roccia venne associata al luogo venerato dai musulmani come quello da cui il Profeta Muhammad (Maometto) ascese al cielo. Gerusalemme come tale, tuttavia, non è mai menzionata nel Corano. Secondo la tradizione islamica, Maometto fece in una notte un viaggio dalla “moschea sacra” (che si ritiene fosse alla Mecca, in Arabia) alla “moschea più lontana” e qui, da una roccia, ascese al cielo per ricevere rivelazioni da Allah destinate a diventare parte del Corano.
Oggi i palestinesi rivendicano la sovranità esclusiva sul Monte del Tempio e i leader palestinesi negano sistematicamente qualunque legame storico degli ebrei con il luogo. Storicamente, tuttavia, si sa che fino a tempo relativamente recenti i musulmani non reclamavano la moschea Al Aqsa some loro terzo luogo santo ed anzi riconoscevano l’esistenza nell’antichità del Tempio ebraico. Solo verso la fine del XIX secolo, in coincidenza con l’inizio dell’immigrazione ebraica moderna in Terra d’Israele/Palestina, alcuni studiosi musulmani iniziarono a sostenere che Maometto aveva legato la sua cavalcatura al Muro Occidentale associando il suo mistico viaggio notturno con il Monte del Tempio. Ma ancora nel 1925 una guida (“Guide Book to Al-Haram Al-Sharif”) pubblicata dal Supremo Consiglio Islamico di Gerusalemme catalogava il Monte come il sito del Tempio di Salomone. Diceva, a pagina 4: “La sua identificazione con il Tempio di Salomone è al di sopra di ogni dubbio. Questo è anche il luogo, secondo la credenza universale, in cui Davide costruì un altare per il Signore”.
(Da: WorldNetDaily.com, 9.11.08 )
Nella foto in alto: Ahmed Qorei (Abu Ala)
Perché finanziare una tv che indottrina all’odio?
#1Focus on Israel
Quella foto me la ricordo benissimo……
Palestinian PM, Abu Ala, in an embarrassing picture (15.1.04) or Does Abu Ala admits Israel’s Right on the Temple Mount?
This picture was published on newspapers all over the world after an interview with the Palestinian Prime Minister, Abu Ala, in his office in Gaza. The first which caught my eye was the beautiful painting of the Dome of the Rock, behind Abu Ala.
The strange thing about the painting is the caption on the bottom-left corner of the painting. It reads “Dome of the Rock – Beth ElMakdes”, which means “The Jewish Temple” which was built on the Temple Mount hundreds of years before the Muslim mosques. Palestinian officials are denying any relation of Jews to the Temple Mount for years!
Does the Palestinian PM admits their lie, or he has only bought the painting from the wrong artist?
http://www.vest.com.mk/default.asp?idg=4&idb=952&rubrika=Svet
#2Sergio
Abu Ala (Ahmed Qurei), il PRINCIPALE Negoziatore palestinese: il Tempio di Salomone non è mai esistito. I sionisti inventano legami storici.
Solo idioti possono pensare che sia possibile avere la pace con questa gente prima di averla definitivamente sconfitta.
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Jewish Temples never existed, says top Palestinian negotiator
Official leading peace talks claims Israel trying to ‘invent’ historical Jerusalem link
Posted: November 06, 2008
10:55 pm Eastern
http://www.wnd.com/index.php?fa=PAGE.view&pageId=80382
By Aaron Klein
© 2008 WorldNetDaily
JERUSALEM – The Jewish Temples never existed and Israel has been working to “invent” a Jewish historical connection to Jerusalem, the chief Palestinian negotiator asserted.
Ahmed Qurei, the Palestinian Authority official leading all peace talks with the Jewish state, made the controversial statements in a small media briefing Wednesday attended by WND as well as by a Palestinian media outlet and an Arab affairs correspondent for a major Israeli newspaper.
But the Israeli publication decided not to print Qurei’s comments, while the Palestinian publication, the Al-Ayam daily newspaper, made news of the remarks.
Qurei said “Israeli occupation authorities are trying to find a so-called Jewish historical connection” between Jerusalem and the Temple Mount, “but all these attempts will fail. The [Temple Mount] is 100 percent Muslim.”
(Story continues below)
“The world must be mobilized against all these Israeli attempts to change the symbols and signs of Jerusalem,” he said. “There is nothing Jewish about the Al Aqsa Mosque. There was no so-called Jewish Temple. It’s imaginary. Jerusalem is 100 percent Muslim.”
Continued Qurei: “The Arab world is called to interfere to stop the Israeli plans in Jerusalem, to stop the Israeli attempts to create a Jewish character to Jerusalem and the Al Aqsa mosque. Also to the Old City, which is the first step in the war to defend Jerusalem and Al Aqsa.
“They are competing against time in order to create facts on ground in the surrounding the imaginary Temple,” Qurei added.
The chief Palestinian negotiator was reacting to the reopening last month of a long-closed synagogue just 100 meters from the Temple Mount. The holy structure, located in what is now known as the Muslim Quarter, was abandoned in 1938 in the wake of extreme Arab violence targeting Jews. At the time, thousands of Jews lived in the Quarter. The synagogue is closer than any other Jewish house of prayer to the Temple Mount.
Qurei, who is considered moderate by U.S. and Israeli policy, has been leading talks with Israel initiated at last November’s U.S.-sponsored Annapolis Summit, which seeks to create a Palestinian state, at least on paper, before President Bush leaves office. Israel is widely expected to offer the Palestinians near complete control of the West Bank and significant control of undisclosed parts of eastern Jerusalem.
Holiest site
The Temple Mount is the holiest site in Judaism. The First Jewish Temple was built there by King Solomon in the 10th century B.C. It was destroyed by the Babylonians in 586 B.C. The Second Temple was rebuilt in 515 B.C. after Jerusalem was freed from Babylonian captivity. That temple was destroyed by the Roman Empire in A.D. 70. Each temple stood for a period of about four centuries.
The Jewish Temple was the center of religious Jewish worship. It housed the Holy of Holies, which contained the Ark of the Covenant and was said to be the area upon which God’s shechina or “presence” dwelt. All Jewish holidays centered on worship at the Temple. The Jewish Temple served as the primary location for the offering of sacrifices and was the main gathering place for the Jewish people.
According to the Talmud, the world was created from the foundation stone of the Temple Mount. The site is believed to be the biblical Mount Moriah, the location where Abraham fulfilled God’s test to see if he would be willing to sacrifice his son Isaac.
Jewish tradition holds Mashiach, or the Jewish Messiah, will return and rebuild the third and final Temple on the Mount in Jerusalem.
The Kotel, or Western Wall, is the one part of the Temple Mount that survived the destruction of the Second Temple by the Romans and stands today in Jerusalem.
Throughout all notorious Jewish exiles, thorough documentation shows the Jews never gave up their hope of returning to Jerusalem and re-establishing their Temple. To this day, Jews worldwide pray facing the Western Wall, while Muslims turn their backs away from the Temple Mount and pray toward Mecca.
The Al Aqsa Mosque was constructed around A.D. 709 to serve as a shrine near another shrine, the Dome of the Rock, which was built by an Islamic caliph.
About 100 years ago, the Dome of the Rock in Jerusalem became associated with the place Muslims came to believe Muhammad ascended to heaven. Jerusalem, however, is not mentioned in the Quran.
Islamic tradition states Muhammad took a journey in a single night from “a sacred mosque” – believed to be in Mecca in southern Saudi Arabia – to “the farthest mosque,” and from a rock there ascended to heaven to receive revelations from Allah that became part of the Quran.
Palestinians today claim exclusivity over the Temple Mount, and Palestinian leaders routinely deny Jewish historic connection to the site, but historically, Muslims did not claim the Al Aqsa Mosque as their third holiest site and admitted the Jewish Temples existed.
According to research by Israeli author Shmuel Berkovits, Islam previously disregarded Jerusalem. He points out in his book “How Dreadful Is this Place!” that Muhammad was said to loathe Jerusalem and what it stood for. Berkovits wrote that Muhammad made a point of eliminating pagan sites of worship and sanctifying only one place – the Kaaba in Mecca – to signify the unity of God.
As late as the 14th century, Islamic scholar Taqi al-Din Ibn Taymiyya, whose writings influenced the Wahhabi movement in Arabia, ruled that sacred Islamic sites are to be found only in the Arabian Peninsula and that “in Jerusalem, there is not a place one calls sacred, and the same holds true for the tombs of Hebron.”
It wasn’t until the late 19th century – incidentally when Jews started immigrating to Palestine – that some Muslim scholars began claiming Muhammad tied his horse to the Western Wall and associated Muhammad’s purported night journey with the Temple Mount. A guide to the Temple Mount by the Supreme Muslim Council in Jerusalem published in 1925 listed the Mount as the site of Solomon’s Temple. The Temple Institute acquired a copy of the official 1925 “Guide Book to Al-Haram Al-Sharif,” which states on page 4, “Its identity with the site of Solomon’s Temple is beyond dispute. This, too, is the spot, according to universal belief, on which ‘David built there an altar unto the Lord.'”
#3Tempio di Gerusalemme
BS”D
Vabbé. Tutti i politici dicono quello che fa loro comodo.
Non solo costui. Il Tempio di Gerualemmme non è stato distrutto per volontà di costui (semmai a causa dei crimini di una setta orribile chiata i Birionim) e non sarà costui a impedire che venga ricostruito, quando D-o benedetto lo riterrà opportuno, speriamo presto.
#4Emanuel Baroz
19/05/2011 – Nel suo rapporto annuale, il controllore di stato israeliano Micha Lindenstrauss rileva gravi carenze nella supervisione dei lavori effettuati dal Waqf (l’ente di custodia del patrimonio religioso islamico) sul Monte del Tempio, a Gerusalemme, e spiega che, di conseguenza, sono stati danneggiati importanti reperti archeologici. Secondo il rapporto, i lavori del Waqf, specie nelle cosiddette “Scuderie di Salomone” (sotto la moschea di al-Aqsa), sono stati fatti senza alcun coordinamento con le autorità, senza permessi né autorizzazioni, senza rispetto per gli standard archeologici e usando persino macchinari pesanti in un’area di altissimo e delicatissimo valore culturale, religioso e archeologico.
(Fonte: Israele.net)