”Resistenza significa che è lecito violare le donne israeliane”
Quelli che seguono sono brani tratti un’intervista con l’avvocato egiziano dottoressa Nagla Al-Imam, trasmessa sulla tv pan-araba Al-Arabiya lo scorso 31 ottobre.
Intervistatore: L’avvocato egiziano dottoressa Nagla Al-Imam suggerisce ai giovani arabi di molestare sessualmente in qualunque modo ogni ragazza israeliana che incontrassero in qualunque luogo come nuovo strumento di resistenza contro Israele. […] L’avvocato Nagla Al-Imam è collegata dal Cairo. Benvenuta. Qual è lo scopo di questa sua nuova proposta?
Nagla Al-Imam: Si tratta di una forma di resistenza. Secondo la mia opinione, sono un bersaglio lecito per tutti gli arabi e non c’è niente di sbagliato in questo…
Intervistatore: In base a che cosa?
Nagla Al-Imam: Innanzitutto loro violano i nostri diritti, loro “stuprano” la terra. Poche cose sono tanto gravi quanto lo stupro della terra. Secondo il mio punto di vista, questa è una nuova forma di resistenza.
Intervistatore: In qualità di avvocato, non pensa che questo possa esporre i giovani arabi a condanne per violazione della legge contro le molestie sessuali?
Nagla Al-Imam: La maggior parte dei paesi arabi… con l’eccezione di tre o quattro che non penso permettano in ogni caso l’ingresso di donne israeliane, la maggior parte dei paesi arabi non hanno leggi contro le molestie sessuali. Pertanto, se le donne arabe sono bersaglio legittimo per gli uomini arabi, non c’è niente di sbagliato nel fatto che lo siano anche le donne israeliane.
Intervistatore: Ciò comprende anche lo stupro?
Nagla Al-Imam: No. Le molestie sessuali… Dal mio punto di vista, le donne israeliane non hanno alcun diritto di reagire. I combattenti della resistenza non darebbero inizio una a cosa del genere, perché i loro valori morali sono molto più elevati. Tuttavia, se accade loro una cosa del genere, le donne israeliane non hanno diritto di avanzare alcuna pretesa perché ciò non farebbe che trattarle alla pari: lasciate la nostra terra e noi non vi stupreremo. Sono due cose alla pari. […] Io non voglio che giovani arabi vengano inquisiti. Io voglio che queste ragazze sioniste con cittadinanza israeliana vengano cacciate dai paesi arabi. È una forma di resistenza e un modo per rigettare la loro presenza.
(Da: memri.org, 31.10.08 )
Il filmato (con didascalie in inglese) è visibile qui
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#1stefano spadoni
Ho necessità di mettermi in contattocon l’Avv. Nagla Al – Iman. Il mio numero di telefono è il seguente: 0541/691719. Avv. Stefano Spadoni, Riccione (RN) Italy