Cisgiordania – Centinaia di insegnanti licenziati da Anp
Sospettati di essere legati ad Hamas
ROMA, 29 mar. – Negli ultimi due anni l’Autorità Palestinese ha licenziato centinaia di insegnanti scolastici e imam sospettati di essere legati ad Hamas, il gruppo integralista che dal giugno 2007 controlla la Striscia di Gaza. Lo hanno rivelato fonti palestinesi di Ramallah, secondo quanto riporta il sito web del Jerusalem Post. Con questi licenziamenti l’Anp vuole cercare di impedire ad Hamas di prendere il controllo anche della Cisgiordania, hanno precisato le fonti.
L’Anp vuole essere certa che le scuole e le moschee della Cisgiordania non vengano usate come centri per l’attività politica per conto di Hamas e altri gruppi radicali. “Siamo determinati a combattere le attività politiche nelle moschee e nelle scuole”, hanno detto le fonti.
Oltre mille insegnati e più di 300 imam hanno perso il loro lavoro da quando l’Autorità Palestinese ha lanciato questa stretta, ma non tutti hanno legami con Hamas. “Molti sono stati licenziati perchè non appoggiano al Fatah e l’Autorità palestinese”, ha detto un’altra fonte. “Altri sono stati licenziati perchè sono diventati troppo religiosi e c’era il timore che avrebbero potuto avvicinarsi ad Hamas”.
(Fonte: Apcom, 29 marzo 2010)
Nella foto: Abu Mazen, leader dell’ANP, e Ismail Haniyeh, il premier di Hamas
#1Emanuel Baroz
Palestina, l’Anp licenzia gli insegnanti che si rifiutano di collaborare contro Hamas
La decisione di allontanare gli insegnanti sarebbe stata presa dagli ufficiali di sicurezza palestinesi e non dal dicastero – La scorsa settimana il ministro dell’Educazione dell’Autorità nazionale palestinese ha licenziato una insegnate, Hadeel Mafarjeh, dalla scuola dove insegnava da sole due settimane, nella città di Beitunya, a ovest di Ramallah. I colleghi la descrivono come una devota musulmana “che conosce il Corano con il cuore” e spiegano che non ha legami né con Hamas, né con altre fazioni palestinesi.
Altri insegnanti denunciano di essere stati licenziati dopo essersi rifiutati di collaborare come informatori delle forze di sicurezza dell’Anp. Un docente di inglese di un villaggio vicino a Ramallah ha spiegato al ‘The Jerusalem Post di essere stato portato una mattina nel quartier generale del Servizio di Intelligence dell’Anp a Ramallah, dove gli avrebbero chiesto di spiare i suoi colleghi. Dopo aver rifiutato, è stato licenziato. “Non appartengo ad alcuna organizzazione palestinese – ha detto -. Mi hanno licenziato solo perché mi sono rifiutato di lavorare come informatore. Sono le stesse tecniche usate dagli israeliani”.
Alcuni insegnanti sono stati, invece, licenziati perché alcuni familiari sono sospettati di far parte di Hamas. Una docente di Betlemme è stata allontanata dopo sei anni di lavoro perché il marito era stato arrestato dall’Anp con il sospetto di essere affiliato ad Hamas. Il primo ministro “Salam Fayyad sta combattendo Hamas a nostre spese – ha detto un’insegnante di 38 anni di Nablus, licenziata nel 2008 per le stesse ragioni -. Persone innocenti ne stanno pagando il prezzo”. I rappresentanti dei docenti licenziati hanno scritto a vari Ong in difesa dei diritti umani chiedendo attenzione e hanno inviato una lettera al primo ministro di Hamas Ismail Haniyeh, chiedendogli di parlare della situazione nel corso dei prossimi “colloqui di riconciliazione” tra il movimento islamico e Fatah. Intanto una fonte del ministero dell’Educazione dell’Anp ha detto che la decisione di allontanare gli insegnanti è stata presa dagli ufficiali di sicurezza palestinesi e non dal dicastero.
“Agiamo in base a istruzioni ricevute dai servizi di sicurezza – ha detto la fonte al ‘The Jerusalem Post’ -. Non facciamo domande quando si tratta di questioni di sicurezza”. L’epurazione degli imam in Cisgiordania passa invece tramite Mahmoud Habbash, il ministro degli Affari religiosi dell’Anp. Habbash, ex residente della Striscia di Gaza ed ex membro di Hamas, negli ultimi due anni ha licenziato più di 300 imam sospetti di essere affiliati al movimento islamico. Vietato anche usare le moschee per proporre “letture private” dell’Islam e della Sharia, la legge islamica. Il ministero, che controlla più di 800 moschee in Cisgiordania, ha imposto infine severe restrizioni per i sermoni del venerdì. Le prediche devono infatti essere approvate prima di giungere al pubblico in quanto non devono contenere critiche all’Anp. “Fayyad non può chiudere le moschee, così allontana i predicatori che non sostengono l’Autorità nazionale palestinese o che rappresentano una voce critica”, ha precisato un imam di Tulkarm licenziato sette mesi fa. C’è anche la storia dell’imam di Hamas Majd Barghouti, di Ramallah, morto in una prigione dell’Anp lo scorso anno. Secondo la famiglia sarebbe stato torturato fino al decesso.
PEACE REPORTER
http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/2010/04/01/palestina_lanp_licenzia_gli_in.html