M.O./ Blitz nave, Israele diffonde nuovo video su Mavi Marmara
Immagini mostrano leader IHH che incita passeggeri contro soldati
Roma, 18 giu. (Apcom) – Il ministero degli Esteri israeliano ha diffuso oggi un video del 30 maggio scorso, il giorno precedente al blitz contro la Mavi Marmara, con le immagini del leader della Ong turca IHH Bulent Yildirim che, a bordo della nave, incita decine di attivisti a gettare in mare i soldati israeliani in caso di assalto. Lo riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz.
“Se salgono a bordo della nostra nave li getteremo in mare, se Allah lo vorrà!”, dice Yildirim nel video. “Se mostriamo di avere paura vinceranno ancora, non vogliamo essere ricordati nel libro di Allah come codardi”, prosegue Yildirim, mentre decine di persone a bordo della nave scandiscono lo slogan “milioni di martiri in marcia per Gaza”. Il video è stato girato il 30 maggio da una persona a bordo della nave.
L’IHH è la Ong turca che ha organizzato la flottiglia umanitaria assaltata dalle forze israeliane, accusata da Israele di essere legata ad Hamas, il gruppo integralista che controlla la Striscia di Gaza dal 2007. Gli Stati Uniti hanno confermato l’esistenza di rapporti tra l’IHH e Hamas, e ieri Israele ha inserito ufficialmente la Ong turca nella sua lista nera delle organizzazione terroristiche.
La Mavi Marmara è stata poi assaltata dalle forze israeliane il 31 maggio, e negli scontri scoppiati a bordo i soldati israeliani hanno ucciso nove attivisti. Per chiarire l’accaduto Israele ha istituito una sua commissione d’inchiesta, che include due osservatori stranieri.
#1AlbertoPi
“Seguiremo i martiri, butteremo a mare gli israeliani”
Un nuovo filmato girato sulla nave Mavi Marmara è stato diffuso venerdì scorso dalle Forze di Difesa israeliane. Vi si vede Bülent Yildirim, il capo del gruppo jihadista turco IHH, organizzatore della flottiglia che a fine maggio intendeva forzare il blocco anti- Hamas su Gaza, che incita i “pacifisti” alla violenza contro gli israeliani poche ore prima che si consumasse il sanguinoso scontro con il commando della marina israeliana inviato a fermare la nave.
Nel filmato si può sentire Yildirim che arringa una folla di attivisti radunati sul ponte della nave, dicendo: “Noi seguiremo le orme dei martiri [attentatori suicidi]. Vedrete che sicuramente otterremo una o due vittorie”. Yildirim prosegue sollecitando gli attivisti a non tornare indietro, come hanno fatto altre flottiglie analoghe, ma piuttosto ad opporsi con la forza a qualunque tentativo di far deviare la nave (verso il porto di Ashdod, dove gli israeliani avevano detto d’essere pronti a scaricare gli aiuti umanitari, per poi recapitarli nella striscia di Gaza una volta controllato che non contenessero materiale utile ai terroristi). “Non vogliamo essere ricordati nel libro di Allah come codardi”, proclama Yildirim alla folla sia in turco che in arabo.
A questo punto un parlamentare egiziano, anch’egli presente al comizio sul ponte della Marmara, guida gli attivisti “pacifisti” nel gridare lo slogan: “I martiri marciano a milioni su Gaza”.
Yildirim prosegue poi minacciando gli israeliani: “Se manderete i commando, noi li butteremo di sotto e sarete umiliati davanti a tutto il mondo. Se saliranno a bordo di questa nave, noi li butteremo in mare, ad Allah piacendo”.
Yildirim conclude dicendo che gli israeliani sono “deboli” giacché “fanno ricorso alla propaganda per combattere la determinazione degli attivisti di raggiungere Gaza: pensavamo che [Israele] si considerasse uno stato, invece non è uno stato”.
(Da: Jerusalem Post, 18.6.10)
http://www.israele.net/articolo,2871.htm
#2Sharon Levi
Gaza: pacifinti incontentabili. Ma quanto sono str….zi questi ebrei….
Si definiscono pacifisti, confondono i terroristi con gli attivisti, supportano fattivamente Hamas e non gliene frega niente dei palestinesi. L’unica cosa che gli interessa è distruggere Israele. Punto. Questi sono gli incontentabili,quelli che se Israele annuncia un allentamento del blocco su Gaza non aspettano nemmeno di vedere la lista dei prodotti permessi per protestare. Il loro NO è senza se e senza ma, nella migliore tradizione bolscevica.
Ieri il Governo israeliano ha annunciato un allentamento del blocco su Gaza, senza però rendere noti (per ora) i materiali che da oggi sarà permesso introdurre nella Striscia di Gaza. Nemmeno l’Unione Europea lo sa. Ma a quanto pare i pacifinti lo sanno e sostengono che materiali tipo maionese, marmellata e schiuma da barba saranno permessi e che quindi trattasi solo di una “operazione cosmetica”. A parte che queste affermazioni assomigliano tremendamente e sinistramente a quelle rilasciate due giorni fa da Hamas (sarà un caso?), ma poi questi materiali erano già permessi. Chiedetelo ai boss di Hamas con cosa condiscono le tartine dei loro party se non con la maionese e, naturalmente, il miglior caviale del Mar Baltico. Sfido io che non vogliono più la maionese, ormai sono satolli. La schiuma da barba poi è permessa da una vita, solo che loro, sempre quelli di Hamas, non la usano. Che razza di veri uomini islamici sarebbero se si tagliassero la barba? E la marmellata? Avanti, la marmellata non manca mai in una buona colazione di una qualsiasi delle famiglie dei boss di Hamas, l’importante è che sia biologica e di buona qualità (magari prodotta in qualche kibbutz israeliano). Non sia mai che i loro figli si confondano con gli altri bambini palestinesi che la colazione la fanno con la marmellata cinese.
No, il problema è un altro. I generi alimentari non mancano a Gaza, lo dice persino uno dei ministri di Hamas all’ANSA (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/06/15/visualizza_new.html_1822689605.html) , quello che manca sono le armi e il cemento armato per costruire i bunker sotto gli ospedali. Va detto però, a scanso di equivoci, che sia i missili che il cemento armato per i bunker sono da considerarsi “beni umanitari di prima necessità”. Mica vorremo privare i giovanotti barbuti (naturalmente) di Hamas del piacere di inviare ogni tanto un bel missile umanitario su Sderot, Kissufim o su Ashqelon. Mica vorremo che poi non abbiano un bel bunker nuovo di zecca sotto qualche ospedale dove potersi rintanare? Questa si che è una ingiustizia.
Ed ecco che allora i pacifinti si incazzano, gridano alla “operazione cosmetica”, dicono che Israele non permette agli attivisti (loro i terroristi li chiamano così quando non li chiamano resistenti) di esprimere al meglio le loro “qualità umanitarie”. Che cavolo, questa cosa è inammissibile. L’Europa, l’ONU, la NATO, il Patto di Varsavia, il Terzo (o era il quarto?) Reich, la Lega Araba, il Giappone, lo Zimbabwe e persino le Isole Tonga devono intervenire immediatamente. Israele va punita per questa sua incomprensibile ostinazione a non voler accettare le azioni umanitarie di Hamas. Questi ebrei sono proprio degli str….zi, pretendono di vivere nella propria terra. Ma come si permettono? Chi sono loro per rifiutare la grande umanità dei figli del Profeta?
Israele si è difesa dicendo che però il cemento e l’acciaio possono entrare a Gaza a patto però che siano per la ricostruzione di edifici civili da farsi esclusivamente su progetti sponsorizzati dalle Nazioni Unite, cioè che questi materiali siano effettivamente destinati alla costruzione di case per la popolazione e non per costruire bunker o ville faraoniche per i boss di Hamas (ma forse per quelle il cemento non è mai mancato). Str…zi due volte questi ebrei. Vogliono privare i ragazzotti di Hamas del piacere di vivere al sicuro, magari giocando a calcio balilla, sotto un bell’ospedale strapieno di bambini. Ma come si permettono di togliere la possibilità a questi innocenti di immolarsi alla causa del profeta e quindi di diventare martiri della causa di Hamas? Vogliono togliere ai barbuti pure la gioia di sfruttare quelle morti innocenti. Perfidi ebrei.
E così le prossime settimane dovremo assistere all’arrivo di nuove flotille stracariche di terroristi, pardon, di attivisti, pardon di nuovo, di pacifisti, pronti a immolarsi alla causa di Hamas per portare alla povera gente di Gaza tute rotte, scarpe finite e puzzolenti, carrozzine inutilizzabili, medicinali scaduti e, perché no, un po’ di buona marmellata cinese (http://roma.mfa.gov.il/mfm/web/main/document.asp?DocumentID=180931&MissionID=41) . Si sa, la colazione è il pasto più importante della giornata. Non sia mai che quei bambini si immolino alla causa di Hamas con lo stomaco vuoto.
Sharon Levi
http://www.secondoprotocollo.org/?p=1143