Iran: un fumetto online per spiegare la “frottola” dell’Olocausto
Lanciato da una ong iraniana vicina al regime, il sito di propaganda antisionista riscrive la storia dello sterminio degli ebrei. Il museo Yad Vashem: “Tentativo di distorcere la verità”
Teheran – L’Olocausto raccontato a fumetti con gli occhi dell’Iran: una sporca bugia, solo sagome e niente vittime, “un’ipocrita giustificazione dell’appropriazione indebita della Palestina”. Sbarcano su internet su una serie di vignette irriverenti su come i sionisti hanno manipolato la storia.
Prima domanda: come fece Hitler a sterminare 6 milioni di ebrei se in Europa c’erano in circolazione solo 5,4 milioni? Risposta sarcastica, se non fosse per il dramma: il Fuhrer invitò i restanti 600 mila e tutti subito accettarono. Prosegue così, mistificando le camere a gas, irridendo i forni crematori e ironizzando sugli stereotipi sul popolo ebraico. 40-50 pagine dedicate “al pretesto che ha causato migliaia di vittime innocenti”, con sottofondo colonna sonora la Pantera rosa di Henry Mancini.
Un sito intero (holocartoons.com) per negare l’Olocausto, caricature di ebrei intenti a coltivare i propri vizi e testi carichi d’odio. L’agenzia Fars annuncia il debutto sul web di un fumetto uscito nel 2008, opera di una fondazione culturale iraniana non governativa, l’istituto culturale Khakriz, che però segue la dottrina del presidente Ahamadinejad, impegnato ad affermare fin dal 2005 che la “storiella” sullo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale non è niente più che una “frottola”.
Teheran ha assunto un “approccio cinico e volgare per distorcere la realtà e la verità”. Secondo il museo dell’Olocausto a Gerusalemme, Yad Vashem, “questo è l’ultimo tentativo iraniano per influenzare coloro che ignorano la storia e la gravità dello sterminio perpetrato da Hitler durante la guerra”.
(Fonte: Libero-news.it, 5 agosto 2010)
In alto: una delle tante vignette antisemite negazioniste che siamo costretti a guardare in giro per il mondo…
#1Emanuel Baroz
Negazione dell’olocausto: l’Iran insiste e va oltre. Creato sito web ad hoc
Non c’è limite alla idiozia umana, ma quando l’idiozia altrui viene usata per scopi puramente bellici allo scopo di cancellare un Paese democratico dalla faccia della terra, il tutto diventa un’azione globale di una pericolosità inaudita che non può e non deve essere lasciata prosperare impunemente.
E’ il caso di un nuovo sito web iraniano chiamato “holocartoons” finanziato molto probabilmente dal regime assassino di Teheran che tende a negare dichiaratamente l’olocausto ebraico basandosi su un libro a fumetti del 2008 che conteneva vignette satiriche e testi volti a mettere in discussione le dimensioni dell’olocausto.
Non è la prima volta che l’Iran nega l’olocausto ma questa operazione, se possibile, è addirittura più subdola di tutte quelle precedenti perché non solo nega l’olocausto ma mette in evidenza quelle che secondo il regime di Teheran (e non solo) sono le vittime del “finto olocausto ebraico” che sarebbero i palestinesi.
Il sito web alla sua apertura mostra una paginetta in flash con su scritto “in the name of Allah” e in sottofondo la musica della “pantera rosa”. Proseguendo viene mostrata un’altra pagina con su scritto “dedicato a tutti coloro che sono morti con il pretesto (a causa) dell’olocausto”. Le pagine che seguono fanno riferimento al libro di M. Bijani e B.Bitaraf “Holocaust” dove gli autori mettono in discussione attraverso alcune orrende vignette la veridicità dell’olocausto affermando che gli ebrei avrebbero inventato lo sterminio di oltre sei milioni di esseri umani allo scopo di impossessarsi della Palestina. Lasciamo stare il seguito che è un crescendo di allusioni antisemite di una gravità senza precedenti.
Come detto l’azione è molto subdola e certamente studiata a tavolino nei minimi dettagli in quanto è rivolta a tutto il mondo islamico e alla folta schiera di loro seguaci filo-palestinesi allo scopo di giustificare la volontà del regime iraniano di cancellare Israele dalla faccia della terrà. Insomma non è solo una operazione negazionista ma è un’azione volta a giustificare qualsiasi attacco venga portato contro Israele.
In tutto questo stupisce il silenzio della Comunità Internazionale che pure a suo tempo aveva condannato la pubblicazione delle vignette satiriche sul Profeta Maometto bollandole come “un insulto a tutti i musulmani della Terra”. Ora che si tratta di vignette che insultano sei milioni di morti ebrei e tutta la comunità ebraica oltre a tutte le persone di buon senso, il silenzio regna sovrano e incontrastato. Sarà perché è sempre più “scomodo” criticare una qualsiasi parte del mondo islamico al quale tutto e permesso, compreso assassinare coloro che secondo loro hanno insultato il Profeta.
Noi riteniamo che la Comunità Internazionale debba mandare un segnale molto forte all’Iran e a tutti coloro che anche in occidente negano l’esistenza dell’olocausto e che per questo giustificano qualsiasi atto ostile verso Israele auspicandone la distruzione. In questo contesto vorremmo ricordare a tutti la risoluzione 1624 del Consiglio di Sicurezza, che ripudia “i tentativi di giustificazione o glorificazione (apologia) degli atti di terrorismo che possano incitare a commettere nuovi atti di terrorismo”. Ecco, questo sito web ci sembra proprio rientrare in questa casistica.
Sharon Levi
http://www.secondoprotocollo.org/?p=1415
#2I support israel army
agghiacciante