Certo che se il popolo la pensa così non credo ci siano molte speranze…
Fratelli Musulmani: il popolo deciderà sul trattato pace con Israele
IL CAIRO, 18 feb (Adnkronos/Aki)- Spettera’ al popolo egiziano decidere se mantenere o revocare il trattato di pace in vigore con Israele dal 1979. Lo ha dichiarato un portavoce dei Fratelli Musulmani, Essam al-Erian, in un’intervista ad al-Arabiya nella quale ha spiegato che il gruppo islamico non ha alcuna intenzione di imporre il proprio punto di vista in merito. ”La decisione sul trattato non spetta alla Fratellanza, spetta a tutto il popolo egiziano”, ha detto il portavoce del principale gruppo di opposizione in Egitto.
Nell’immagine: il logo dei Fratelli Musulmani
#1Emanuel Baroz
Fratelli musulmani – Israele: sarà scontro?
In un articolo pubblicato sul quotidiano in lingua ebraica Calcalist, si sostiene che un esponente dei Fratelli Musulmani in Egitto, rivolgendosi al notiziario iraniano Al-Alam, avrebbe detto di voler vedere il popolo egiziano insorgere contro Israele. Quest’ultimo avrebbe inoltre asserito che il Canale di Suez dovrebbe essere chiuso immeditamente, così come dovrebbe essere bloccato l’afflusso di gas dall’Egitto verso lo Stato ebraico. “Il popolo egiziano dovrebbe prepararsi ad una vera e propria guerra contro Israele e il mondo dovrebbe capire che gli Egiziani farebbero qualsiasi cosa pur di sovvertire questo regime” le parole attribuite al membro dell’organizzazione riportate dal quotidiano.
(Fonte: Focusmo, 16 Febbraio 2011)
#2Emanuel Baroz
Chiudere Suez e guerra a Israele
I Fratelli Musulmani in un’intervista alla tv iraniana. Le vere intenzioni del partito islamico spiegate dal leader che risiede a Londra.
di Maurizio Piccirilli
I manifestanti non lasciano piazza Tahrir presidiata dai carri armati Le vere intenzioni dei Fratelli Musulmani vengono alla luce. Disubbidienza civile, blocco del Canale di Suez e guerra a Israele se Mubarak non va via. Mentre a Il Cairo i membri della Fratellanza trattano con il governo e promettono di non voler prendere il potere e trasformare l’Egitto in una repubblica islamica, da Londra, esponenti della Fratellanza dettano al linea. Muhammad Ghanem, leader dei Fratelli Musulmani a Londra ha rilasciato un’intervista alla televisione iraniana Al Alam, nella quale non usa giri di parole per spiegare le ragioni della Fratellanza. «Hosni Mubarak e il suo regime sono finiti, ma lui non lo sa. Prima volevamo che andasse via solo Mubarak. Ora – dichiara Ghanem – diciamo che Hosni Mubarak, il suo vicepresidente, e il primo ministro devono andar via».
L’accusa è che i vertici militari sono legati agli Stati Uniti: «Vanno e vengono dall’America», dice ai microfoni degli ayatollah il rappresentante dei Fratelli Musulmani. «La posizione americana è, però, cambiata, e speriamo che la posizione dei militari cambi, ma la realtà dimostra che Hosni Mubarak non lascerà a meno che non sia obbligato. Omar Suleiman è più pericoloso di Hosni Mubarak, e che anche il primo ministro proviene dai militari, e condividono gli stessi interessi, come si dice in Egitto “non si mordono l’un l’altro”», dichiara Ghanem. Più avanti l’esponente dei Fratelli Musulmani lancia l’affondo contro Mubarak. «Hosni Mubarak non esiterà a uccidere tutto il popolo egiziano per restare al potere. Si tratta di una manovra che dobbiamo tenere sotto osservazione. Hosni Mubarak sta cercando di stabilizzare la sua posizione. Egli è a Sharm-el-Sheik, protetto dai sionisti, da parte dello Stato di Israele. C’è un elicottero pronto a trasportarlo in Israele».
Per impedire che il regime si rafforzi, ecco la sfida lanciata da Muhammad Ghanem: «Sono assolutamente certo che questa rivoluzione non morirà, e che il prossimo passo deve essere uno di disubbidienza civile. Dobbiamo bloccare il Canale di Suez, interrompere le forniture di petrolio e di gas naturale a Israele e la preparazione per la guerra con Israele». Parole che si ritrovano sui siti jihadisti. Sul forum Shumukh al-Islam nei giorni scorsi si è parlato di attaccare il gasdotto Arish-Ashkelon, tra Egitto e Israele, cosa che è puntualmente avvenuta sabato all’alba. E domenica sullo stesso forum sono stati postati più messaggi che sostenevano ccome fosse arrivato il momento di procurare armi ai manifestanti che si battono in Egitto e Tunisia contro i regimi ritenuti, dai fondamentalisti, anti islamici.
La politica del doppiopetto dei Fratelli Musulmani è così sconfessata dalle loro esternazioni. In linea, del resto, con quanto detto dalla Guida spirituale dei Fratelli Musulmani, Muhammad Badì, in un sermone recitato lo scorso settembre a Il Cairo. «L’America è in crisi e presto cadrà come è accaduto all’Unione sovietica – sostenne il predicatore – L’Islam può solo seguire la jihad per riconquistare l’antica gloria e liberare la Palestina».
http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/02/08/1235844-chiudere_suez_guerra_israele.shtml?refresh_ce
#3damiano
certo che se l’Egitto dovesse passare dal governo del “dittatore” Mubarak a quello dei fondamentalisti e terroristi Fratelli Musulmani, mai il detto: cadere dalla padella alla brace suonerebbe più sinistramente condivisibile….
#4damiano
chissà se Vecchioni, nel caso, comporrà una bella canzonetta per magnificare l’evento …