Calcio: cori antisemiti da curva Lazio
Roma, 22 Aprile 2012 – “Giallorosso ebreo”. E’ questo il coro antisemita (l’ennesimo, in attesa che la FIGC e la Lega Calcio prendano provvedimenti seri in merito, invece di far finta di nulla come le altre volte!) e scandito dalla curva nord dei tifosi della Lazio nel corso della partita contro il Lecce, e riferito come insulto non tanto ai sostenitori salentini quanto a quelli della Roma. I cori si sono verificati al 12′ pt, e non ci sono state reazioni da parte del resto dello stadio Olimpico, peraltro semivuoto.
La stessa curva Nord si era resta protagonista di un gesto positivo all’inizio della partita esponendo uno striscione per ricordare Mirko Felsinei il ragazzo che giocava negli allievi nazionali, morto dopo un incidente in moto.
Nella foto in alto: il gesto del giocatore della Roma Juan che durante il derby di ritorno di questo campionato ha zittito gli idioti che lo avevano insultato per il colore della pelle
#1Emanuel Baroz
A proposito della influenza di estrema destra nell’ambiente della tifoseria laziale (ma, e lo sottolineiamo con forza, NON SOLO in quello laziale, perchè i cori razzisti li abbiamo ascoltati allo Juventus Stadium di Torino così come in altri stadi di Serie A, senza ovviamente che sia stato mai preso un provvedimento serio al di là della semplice multa) crediamo sia utile ricordare anche quest’altro avvenimento di poche settimane fa, che ha visto protagonista un altro giocatore della Lazio, il rumeno Stefan Radu:
Radu saluto fascista, la Lazio s’infuria: “Solo gioia, niente di politico”. I dubbi restano
http://calciomalato.blogosfere.it/2012/04/radu-saluto-fascista-la-lazio-sinfuria-solo-gioia-niente-di-politico-i-dubbi-restano.html
#2Emanuel Baroz
Sempre riguardo il gesto di Radu riteniamo utile segnalare questo messaggio dell’Assessore alle Relazioni Esterne della Comunità Ebraica di Roma Ruben Della Rocca al giocatore, pubblicato sul Corriere della Sera del 20 Aprile 2012, nell’edizione romana:
Stefan Radu e il saluto romano Un invito dalla Comunità Ebraica
Caro Conti, ieri, leggendo la pagine dello sport nella Cronaca di Roma del Corriere della Sera sono rimasto sconcertato. Nell’ articolo si parla del saluto del giocatore romeno Stefan Radu rivolto alla sua curva al termine della partita Lazio-Napoli. Ora, che il saluto fosse romano o meno cambia poco, di idiozie ne vediamo fare o dire quotidianamente in ogni settore della vita pubblica e privata. Ma ciò che che preoccupa è la tesi difensiva dall’ avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, che alla procura federale ha asserito che il ragazzo non sa nemmeno cosa sia stato il fascismo. E di conseguenza il nazismo e di conseguenza cosa siano state le leggi razziali, i forni crematori, le camere a gas, i campi di sterminio. E’ grave che un ragazzo di 25 anni non sappia: allora lo invitiamo noi a venire nelle nostre scuole per un seminario su cosa sia stata la Shoa, della quale proprio ieri è stata celebrata la giornata in Israele e nelle comunità ebraiche nel mondo. E magari lo invitiamo ad un viaggio ad Auschwitz come promesso da Roma e Lazio prima di scendere in campo con le magliette contro Razzismo ed Antisemitismo nel derby dello scorso marzo.
Ruben Della Rocca Assessore alle Relazioni Esterne della Comunità Ebraica di Roma
Carissimo Ruben Della Rocca, anch’ io trovo incredibile che un cittadino romeno di 25 anni nel 2012 ignori cosa sia il fascismo. Detto questo, la sua proposta mi sembra di grande civiltà e di alta qualità etica. Sono certo che la Lazio saprà prenderla in considerazione. E così anche Radu, che non merita di essere descritto come un disgraziato ignorante in storia al punto da non sapere cosa sia il fascismo.
Paolo Conti
#3Emanuel Baroz
Riportiamo questa notizia segnalando prima di tutto che l’autore non ha capito niente dell’accaduto, visto che quel coro viene fatto in TUTTE le partite casalinghe della Lazio ed OVVIAMENTE non è rivolto al Lecce ma ad altri tifosi giallorossi che vivono nella Capitale (e non bisogna essere esperti di calcio per capirlo…), e poi ricordando che siamo ancora in attesa di un provvedimento reale e concreto da parte della FIGC, la cui latitanza è ingiustificabile
Il presidente della Lazio incontra i tifosi della comunita’ ebraica
di Luca Martano
Roma, 24 Aprile 2012 – Ancora una volta la Lazio scende in campo contro il razzismo. Due giorni dopo i cori antisemiti gridati da una parte della curva Nord dell’Olimpico che ha intonato un «giallorosso ebreo» nei confronti dei giocatori del Lecce, la società biancoceleste con il presidente Claudio Lotito in persona, ha voluto compiere un gesto significativo ricevendo, oggi pomeriggio, una delegazione di tifosi laziali della comunità ebraica di Roma accompagnata da Vittorio Pavoncello, consigliere dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane.
«Le due parti – ha comunicato il club capitolino – hanno convenuto di intraprendere un percorso comune, mediante iniziative nelle varie istituzioni preposte, volto a scongiurare il ripetersi di episodi di intolleranza e di razzismo». «Sia noi che la Lazio eravamo sulla stessa sintonia – ha commentato Pavoncello, al termine dell’incontro -. Entrambi le parti vogliono che questo fenomeno che porta discredito alla Lazio e offesa a noi ebrei cessi. Non è possibile andare allo stadio e sentirsi offesi».
(Fonte: Calciosport24.it, 24 aprile 2012)