Gaza: quello che Amnesty International non dice su Hamas

 
Emanuel Baroz
21 giugno 2012
3 commenti

Gaza: quello che Amnesty International non dice su Hamas

Tante le incredibili omissioni di Amnesty International su Hamas e sulle violazioni dei Diritti a Gaza

di Miriam Bolaffi

Qualche giorno fa abbiamo denunciato la parzialità e la faziosità del “rapporto 2012 su Israele e territori occupati” emesso da Amnesty International. In quel rapporto Amnesty non nomina mai Hamas e non parla minimamente delle violazioni del Diritto perpetrate da Hamas nella Striscia di Gaza (che pure sono tante e clamorose), una mancanza a cui vorremmo in qualche modo porre rimedio.

Persecuzione del gruppo GYBO (Gaza Youth Breaks Out) –  Il primo slogan che ha reso famoso questo gruppo di giovani di Gaza è stato: “Vaffanculo Hamas. Vaffanculo Israele. Vaffanculo Fatah. Vaffanculo Onu. Vaffanculo UNWRA. Vaffanculo USA”. Per intenderci, il gruppo ce l’ha con tutti. Quando diffusero per la prima volta il loro “manifesto” (in Italia fu il defunto Vittorio Arrigoni a farlo) attaccarono sia Israele che Hamas e Fatah. Da allora iniziarono le persecuzioni nei loro confronti . Uno dei loro leader (Abu Yazan) venne incarcerato da Hamas il 14 agosto 2011 al ritorno da una conferenza tenutasi in Francia dove parlò delle condizioni di vita dei giovani di Gaza sotto l’occupazione di Hamas e sotto quello che lui chiamava l’assedio israeliano.

Negli ultimi mesi decine di attivisti del gruppo GYBO sono stati arrestati solo perché contestavano Hamas (e comunque sempre Israele). Molti di loro sono stati duramente malmenati solo perché denunciano la violenza e la prepotenza di Hamas, la corruzione di Fatah e, naturalmente, “l’assedio israeliano” (che poi è una conseguenza delle prime due accuse). Amnesty International non ha speso una sola parola nel suo rapporto sulle persecuzioni alle quali è sottoposto questo gruppo pacifista palestinese, forse perché per una volta oltre che ad attaccare Israele attaccano anche Hamas (ma forse questo non fa audience).

Arresti di membri di Fatah – Amnesty International non ha fatto menzione nel suo rapporto degli arresti indiscriminati di membri di Fatah effettuati nei mesi scorsi da Hamas (51 arrestati solo il 24 marzo 2012). Secondo il portavoce di Fatah, Fayez Abu Eita, anche lui arrestato il 25 marzo, Hamas sta eseguendo gli ordini di Teheran che non vuole un riavvicinamento tra i due gruppi palestinesi in quanto pregiudicherebbe un eventuale attacco di Hamas a Israele nel caso quest’ultimo decidesse di colpire le centrali nucleari iraniane. I membri di Fatah arrestati senza alcuna accusa formale, sono stati duramente percossi e torturati in carcere.

Gestione degli aiuti umanitari – Amnesty International non ha nemmeno minimamente guardato quello che succede nella gestione degli aiuti umanitari destinati alla popolazione. Come avevamo già denunciato nel 2010 la gestione degli aiuti umanitari è quasi completamente nelle mani di Hamas che ne fa quello che vuole. Anzi, se possibile dal 2010 la situazione è addirittura peggiorata. Oggi si calcola che circa l’80% degli aiuti umanitari destinati alla popolazione venga sequestrata da Hamas e messa in vendita quando invece dovrebbe essere consegnata gratuitamente. Molte ONG che operano a Gaza devono sottostare alle direttive del gruppo terrorista e cedere parte delle loro risorse al gruppo terrorista, tanto è vero che molte ONG serie se ne sono andate oppure operano da Israele o dalla Cisgiordania. Il “business degli aiuti umanitari” frutta ad Hamas molti milioni di dollari mentre esaspera ancora di più la situazione di povertà di una certa cerchia di popolazione. Questa è una delle maggiori contestazioni che il gruppo GYBO (di cui abbiamo parlato sopra) muove ad Hamas.

Diritti delle donne – Circa un anno fa, nel silenzio più assoluto dei cosiddetti “pacifisti”, apriva il Centro Donne di Gaza, con l’intenzione di creare un centro di ascolto per le donne della Striscia e un punto di riferimento per la rivendicazione dei loro Diritti troppo spesso oscurati dall’islamismo integralista di Hamas. Durante questi dodici mesi il Centro è stato più volte “visitato” dai membri di Hamas, le donne intimidite e picchiate. Nonostante questi “impedimenti” il Centro Donne di Gaza in questo anno di vita ha aiutato centinaia di donne vittime di violenza e discriminazione. Ma, secondo molti osservatori, il Centro ha i giorni contati. Da troppo fastidio ad Hamas. Nemmeno di questo Amnesty ha fatto il minimo cenno, nonostante i Diritti delle donne a Gaza (a partire dall’abbigliamento o dal semplice recarsi in spiaggia) siano notevolmente limitati.

Arresti di blogger e giornalisti – Negli ultimi mesi i servizi di sicurezza di Hamas hanno arrestato diversi blogger e giornalisti che avevano avuto l’ardire di criticare l’operato del gruppo terrorista. In alcuni casi addirittura hanno arrestato anche giornalisti accondiscendenti verso la politica di Hamas perché comunqe pubblicavano articoli non approvati dai servizi di sicurezza. Nemmeno un accenno a tutto questo nel rapporto di Amnesty International.

Attentati contro civili israeliani – Abbiamo lasciato volutamente questa voce alla fine perché è la parte mancante più evidente nel rapporto di Amnesty International che gli ha dedicato appena 14 parole in otto pagine. Nel corso degli ultimi 12 mesi Hamas (o la sua affiliata Jihad Islamica) ha lanciato centinaia di missili contro obiettivi civili israeliani e lo ha fatto in maniera deliberata. E’ una violazione gravissima di cui però Amnesty International sembra non tenere conto, come se i civili israeliani potessero essere presi di mira deliberatamente e la cosa non fosse una violazione del Diritto Internazionale. E’ evidente che in Amnesty hanno una scarsa considerazione delle vittime israeliane. Nemmeno un accenno ai sanguinosi attentati di Eilat quando i terroristi hanno attaccato due autobus civili israeliani. Una mancanza davvero vergognosa che dimostra, se ce ne fosse bisogno, come l’ormai ex premio Nobel per la Pace si sia trasformato in un megafono per i terroristi palestinesi.

Ce ne sarebbero ancora tante di cose da dire su Hamas  che Amnesty ha deliberatamente omesso ma vi rimandiamo al nostro rapporto che verrà pubblicato in luglio sulla attuale situazione nella Striscia di Gaza.

Secondo Protocollo

Nella foto in alto: il tasso di ipocrisia di Amnesty International nello stilare il “rapporto 2012 su Israele e territori occupati”

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  • #1Emanuel Baroz

    A proposito delle conseguenze degli attentati e dei lanci di missili contro territorio israeliano da parte dei terroristi palestinesi di Hamas o della Jihad Islamica palestinese, consigliamo la lettura del seguente articolo:

    Muore una bambina, è stato Hamas ma non si puo’ dire

    Non sempre i media servono a informare. Spesso le onnipresenti “fonti mediche palestinesi” hanno solo confuso, se non mistificato completamente, i fatti. Ecco un triste caso recente. Se “fonti mediche palestinesi” affermano che Israele ha ucciso un bambino nel corso di un’operazione militare, nessuno ci trova nulla da obiettare, è “normale” per gran parte dei lettori del mondo. In questo caso però, l’esercito israeliano si è affrettato a negare le accuse. Evidentemente questo ha indotto Jon Donnison della Bbc a verificare l’autenticità delle fonti palestinesi, che si erano affrettate ad addossare a Israele la morte di una bambina. E la verità è emersa. Da ieri, martedi’ 19 giugno, su Israele sono caduti più di 60 razzi, sparati da Gaza. Israele ha risposto, attaccando le rampe di lancio.

    La verità su cio’ che in realtà era successo alla bambina non ha tardato ad apparire.

    Ecco i tweet, il primo apparso e il primo in basso:

    il tweet di Jon Donnison
    http://honestreporting.com/wp-content/uploads/2012/06/jondonnisontweet200612.jpg

    Hamas ha ammesso che un proprio razzo è stato responsabile della morte della bambina. Questo non ha tuttavia impedito ad alcuni media di continuare con la tesi iniziale: responsabile è Israele.

    AFP, per esempio:

    “Un’esplosione inspiegabile nella città di Gaza ha ucciso una bambina di due anni. Un portavoce militare israeliano ha negato che ci fosse un attacco aereo nella zona al momento.” Come è possibile che un’esplosione sia “inspiegabile”?

    L’inaffidabilità dei funzionari medici palestinesi è stata evidenziata da Israel Hayom:

    “Il portavoce dei servizi di emergenza, Adham Abu Salmiya, ha detto alla agenzia di stampa palestinese Maan che Hadil al-Haddad, 2 anni, è stata uccisa e suo fratello ferito, martedi’, nel quartiere Zeitoun di Gaza City. Ma, nonostante l’ammissione ufficiale di Hamas alla BBC, un altro esponente di Hamas, un medico, ha detto a Reuters che la causa della morte della bambina non era chiara. Testimoni hanno riferito a Maan che al-Haddad è stata uccisa quando i terroristi hanno lanciato un razzo da vicino.

    Israel Hayom dice cio’ che i media internazionali non vogliono dire – i funzionari medici a Gaza sono sotto il diretto controllo delle autorità governative di Hamas, in particolare Hamas condiziona il Ministero della Salute.

    Grazie a Honest Reporting

    http://bugiedallegambelunghe.wordpress.com/2012/06/20/muore-una-bambina-e-stato-hamas-ma-non-si-puo-dire/

    21 Giu 2012, 13:14 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    21/06/2012 Scomparso da più di dieci giorni Mawlud Afand, direttore del giornale dell’Istituto israelo-curdo favorevole all’apertura di rapporti tra la regione autonoma del Kurdistan iracheno e Israele. Ne ha dato notizia mercoledì un giornalista della testata. Si teme un rapimento da parte dei servizi iraniani. Lo scorso anno il presidente dell’Istituto israelo-curdo, Dawood al-Baghistani, era stato informato dalle autorità curde che l’Iran chiedeva la chiusura della pubblicazione, ma il governo del Kurdistan iracheno aveva rifiutato.

    21/06/2012 Siria. Cinquantotto persone sono rimaste uccise mercoledì nelle violenze fra esercito e ribelli, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo. A Damasco un ufficiale medico è stato ucciso da un’autobomba. La Croce Rossa ha detto mercoledì che si accinge ad organizzare un’operazione d’emergenza per evacuare feriti, malati e anziani da Homs, dove centinaia di civili sono intrappolati dai combattimenti.

    21/06/2012 Il ministro delle finanze Yuval Steinitz e il ministro dell’interno Eli Yishai devono rispondere del tragico esito del devastante incendio sul Carmelo del 2010. Lo ha affermato mercoledì il Controllore di Stato israeliano, Micha Lindenstrauss, nel suo rapporto finale sul disastro del dicembre 2010 che vide un incendio imperversare per quattro giorni e mietere 44 vite. I ministri Yishai e Steinitz hanno duramente respinto il rapporto definendo le accuse “totalmente infondate e insensate”.

    21/06/2012 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è il primo leader mondiale a firmare un “Google Doodle”, i popolari adattamenti temporanei del logo del celebre motore di ricerca destinati a durare un giorno sulla homepage di Google. Il logo inoltrato martedì da Netanyahu al presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt, è stato disegnato sulla base di idee presentate da israeliani via internet: vi compiono una bandiera israeliana, un uomo sotto un ombrello sotto il sole e i “quasi-cristalli” scoperti dall’israeliano Premio Nobel per la Chimica Dan Schechtman.

    21/06/2012 Il virus informatico “Flame”, progettato per sottrarre informazioni sul programma nucleare iraniano, sarebbe una cyber-arma progettata da Stati Uniti e Israele. Lo ha scritto martedì il Washington Post, citando “funzionari occidentali vicini alla vicenda”.

    20/06/2012 Altri razzi palestinesi martedì notte dalla striscia di Gaza sulla regione di Ashkelon: si segnalano cinque feriti, di cui uno grave.

    20/06/2012 Bilancio provvisorio a fine giornata: sono almeno 35 gli ordigni, tra razzi e proiettili di mortaio, sparati martedì pomeriggio da terroristi palestinesi della striscia di Gaza verso località civili israeliane. I residenti delle comunità attorno alla striscia di Gaza hanno ricevuto istruzione di mantenersi sempre a 15 secondi da un’area protetta. Un ufficiale israeliano: “Le Forze di Difesa non resteranno con le mani in mano di fronte alla pioggia di razzi che cade oggi sul sud di Israele: le organizzazioni terroristiche sono avvertite”. Centrato un edificio del kibbutz Yad Mordechai: tre feriti, l’edificio è in fiamme. In serata le Forze di Difesa israeliane hanno attaccato e ucciso due terroristi che si apprestavano a lanciare razzi sul territorio israeliano.

    20/06/2012 Secondo fonti palestinesi, una bambina di due anni è morta per un’esplosione nel quartiere Zeitun, nella parte est della città di Gaza. Inizialmente le fonti palestinesi hanno cercato di incolpare le Forze di Difesa israeliane, che tuttavia hanno smentito d’aver compiuto azioni in quell’area. L’esplosione potrebbe essere stata causata da un razzo palestinese ricaduto all’interno della striscia di Gaza.

    20/06/2012 Le Forze di Difesa israeliane hanno confermato d’aver colpito martedì pomeriggio due terroristi della striscia di Gaza responsabili del lancio di razzi contro il territorio israeliano.

    20/06/2012 A un giorno dall’attacco presso il confine egiziano costato la vita all’operaio arabo-israeliano Fashfasha Said, il gruppo finora sconosciuto “Consiglio della Shura dei mujaheddin di Gerusalemme” (che si dichiara affiliato ad al-Qaeda) ha rivendicato la responsabilità dell’attentato con un video segnalato martedì dal centro di sorveglianza americano sui siti web islamisti. Nel video, due terroristi, uno egiziano e uno saudita, si dichiarano in procinto di compiere una “doppia missione suicida”. Durante l’attacco, due terroristi sono stati uccisi dalla reazione dei militari israeliani. Da tempo Israele avvertiva della presenza a Gaza di gruppi ispirati ad al-Qaeda.

    20/06/2012 Il deputato arabo-israeliano Ahmed Tibi ha protestato martedì con il ministro della tecnologia Daniel Hershkowitz per la decisione di intitolare il centro spaziale previsto nella città di Taybeh a Ilan Ramon, il primo astronauta israeliano. Ramon morì insieme ad altri sei nel disastro dello Space Shuttle Columbia del febbraio 2003. Ahmed Tibi ha definito “offensiva” la scelta perché Ilan Ramon, in quanto pilota di caccia israeliano, avrebbe “bombardato popolazioni civili” e “compiuto attacchi in paesi arabi”. Il riferimento è al fatto che Ramon partecipò al bombardamento del reattore nucleare iracheno di Osirak del 1981.

    20/06/2012 “Ci aspettiamo che l’Egitto eserciti la sua sovranità nella penisola del Sinai”. Lo ha detto martedì mattina il capo di stato maggiore israeliano, Benny Gantz, durante un sopraluogo nella località dell’attacco terroristico mortale di lunedì dal confine egiziano.

    20/06/2012 L’amministrazione israeliana ha ricevuto finora 600 candidature per il rimpatrio volontario, nel quadro di un’operazione volta al rimpatrio incentivato e concordato di immigrati clandestini africani. Delle 600 domande, 500 sono state inoltrate da sud-sudanesi.

    20/06/2012 Raid aereo israeliano all’alba di martedì nel centro della Striscia di Gaza contro una cellula di due terroristi all’opera presso il confine con Israele.

    20/06/2012 Vandalizzata e parzialmente bruciata lunedì notte la moschea del villaggio palestinese di Djaba, a sud di Ramallah (Cisgiordania), in un’azione del tipo cosiddetto “fargliela pagare”. Forte condanna da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: ”E’ un atto da delinquenti, intolleranti e irresponsabili. Faremo il necessario per portarli al più presto in tribunale”. Anche il ministro della difesa Ehud Barak ha denunciato il gesto “grave e criminale” che oltretutto, ha detto, distrae le forze di sicurezza dalle loro missione: “Sarà fatto ogni sforzo per arrestare i colpevoli”, ha aggiunto.

    20/06/2012 Con una lettera al presidente della Federazione di calcio israeliana Avi Louzon, il presidente della UEFA Michel Platini ha ribadito, nonostante “le pressioni ricevute” da parte palestinese, che la UEFA è un’organizzazione apolitica e che Israele ha ottenuto il diritto di ospitare nel 2013 il Campionato Europeo cadetti (under 21) con un voto giusto e democratico.

    20/06/2012 Nella notte di lunedì, almeno 4 razzi palestinesi lanciati dalla striscia di Gaza si sono abbattuti nella zona di Ashkelon. Cosa che non accadeva da tempo, le Brigate Izz al-Din al-Qassam, ala armata di Hamas, hanno direttamente rivendicato gli attacchi.

    19/06/2012 Un razzo palestinese lanciato lunedì sera dalla striscia di Gaza si è abbattuto su un terreno non edificato presso Sderot.

    19/06/2012 Facebook ha acquisito per 100 milioni di dollari la società israeliana Face.com, con sede a Tel Aviv, che ha sviluppato una tecnologia di riconoscimento facciale considerata particolarmente efficace. Si tratta della seconda azienda israeliana acquistata dalla società di Mark Zuckerberg. Ne ha dato notizia il quotidiano economico Calcalist.

    19/06/2012 I leader di Hamas a Gaza, Musa Abu Marzouk e Ismail Haniyeh,sono stati tra i primi a felicitarsi con il candidato della Fratellanza Musulmana alla presidenza in Egitto. Non appena Mohamed Morsi è comparso in tv attribuendosi la vittoria, centinaia di sostenitori di Hamas si sono riversati nelle strade della striscia di Gaza brandendo poster di Morsi, scandendo slogan in suo favore e distribuendo dolci ai passanti. Fonti palestinesi affermano che la vittoria di Morsi rafforzerebbe Hamas rispetto all’Autorità Palestinese di Ramallah, la quale dal canto suo ha dichiarato che non commenterà prima dei risultati ufficiali. “Hamas potrà adottare una posizione più dura anche nelle trattative per la riconciliazione palestinese”, ha affermato Ayman Abu Omar, editorialista palestinese in Cisgiordania.

    19/06/2012 L’aviazione israeliana ha colpito lunedì sera un commando terrorista che si apprestava a lanciare razzi dalla striscia di Gaza contro il territorio israeliano.

    19/06/2012 Siria. Il segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Arabi, in visita lunedì a Cipro, ha chiesto il dispiegamento di una forza di peacekeeping in Siria per “imporre un cessate il fuoco” e ha esortato Stati Uniti e Russia a trovare un terreno comune sui modi per porre fine alle violenze nel paese.

    19/06/2012 Egitto. Entrambi i candidati alle presidenziali, Ahmed Shafiq e Mohammed Morsi, si sono proclamati vincitori, lunedì, prima dei risultati ufficiali. Tuttavia la Fratellanza Musulmana, che dispone di una capillare rete di osservatori, si dice sicura che, dopo il conteggio di quasi tutte le schede, il suo candidato Mohamed Morsi è in testa con il 52,5% dei voti.

    19/06/2012 Segnali di escalation in Siria. La Russia si appresta ad inviare fanti di marina sulla costa siriana nel caso dovesse proteggere il proprio personale e smantellare le sue attrezzature nella base navale di Tartus. Ne ha dato notizia lunedì l’agenzia di stampa Interfax.

    19/06/2012 Da un’inchiesta condotta da una équipe internazionale è emerso che vi era
    l’Iran dietro all’attentato del febbraio 2012 contro diplomatici israeliani in India e ai tentativi di attentati analoghi in Georgia e Thailandia. Ne ha dato notizia The Guardian. Elementi raccolti dall’inchiesta mostrano che gli attacchi erano stati pianificati sin dal mese di aprile 2011 da un piccolo gruppo di dieci persone, composto interamente da cittadini iraniani.

    19/06/2012 Un razzo Qassam palestinese lanciato lunedì dalla striscia di Gaza si è abbattuto su un campo aperto nella zona di Hof Ashkelon.

    19/06/2012 Egitto. La giunta militare si è impegnata lunedì a trasferire il potere entro la fine di giugno al nuovo presidente, il quale tuttavia avrà scarsi spazi di manovra dopo che, domenica, i militari si sono formalmente attribuiti il potere legislativo fino all’elezione del nuovo parlamento, e hanno condizionato lo svolgimento di queste elezioni alla previa adozione di una nuova Costituzione mediante referendum.

    19/06/2012 Il ministero della difesa israeliano ha comunicato lunedì che la costruzione della barriera difensiva lungo il confine tra Israele ed Egitto prosegue a ritmo soddisfacente: finora ne sono stati completati 180 km e i restanti 45 km saranno completati entro ottobre.

    19/06/2012 Una volta cessato l’allarme infiltrazione terroristica, unità delle Forze di Difesa israeliane sotto pesante scorta hanno recuperato i resti dei due terroristi di Gaza morti nello scontro a fuoco di lunedì mattina vicino al confine con l’Egitto. Secondo il comandante della brigata sud, Tal Hermoni, l’intervento dei soldati ha scongiurato che l’infiltrazione terroristica, attribuita alla Jihad Islamica palestinese, comportasse conseguenze ancora più drammatiche. Secondo addetti egiziani alla sicurezza nel nord della penisola del Sinai, per infiltrarsi in Israele i terroristi hanno utilizzato i tunnel del contrabbando scavati nei pressi del confine israelo-egiziano.

    19/06/2012 Le Forze di Difesa israeliane hanno spostato carri armati verso la zona del confine con l’Egitto e la striscia di Gaza dove la barriera difensiva non è ancora completata e dove è avvenuto l’attentato mortale di lunedì mattina.

    19/06/2012 L’aviazione israeliana ha eliminato lunedì mattina due terroristi delle Brigate Al-Quds, braccio armato della Jihad Islamica, che transitavano in moto nella zona di Beit Hanoun, nel nord della striscia di Gaza. La Jihad Islamica ha successivamente confermato che i due terroristi erano in missione per compiere un attentato contro “veicoli militari pesanti” dell’esercito israeliano all’opera nel settore.

    19/06/2012 Mossab Hassan Yousef (figlio di uno dei fondatori di Hamas), che per dieci anni ha passato a Israele informazioni utili nella lotta contro il terrorismo, si trova in visita in Israele dove domenica ha partecipato alla “Giornata del soldato druso”. Mossab Hassan Yousef ha detto di sostenere Israele “perché rispetta i fondamentali diritti umani e la libertà”. Rifugiato negli Stati Uniti, Mossab Hassan Yousef è stato invitato in Israele dal parlamentare Ayoub Kara per una serie di conferenze nell’arco di un mese. Due anni fa Youssef ha pubblicato un’autobiografia in cui parla della sua opera come informatore dell’antiterrorismo israeliano nella convinzione che il terrorismo sia una delle peggiori piaghe anche per i palestinesi. Hamas lo considera un traditore e suo padre, lo sceicco Hassan Yousef, lo ha ripudiato.

    19/06/2012 Il Consiglio degli ambasciatori arabi in Francia ha revocato la decisione di premiare lo scrittore algerino Boualem Sansal perché il mese scorso Sansal ha partecipato al Festival Internazionale degli Scrittori a Gerusalemme.

    (Fonte: Israele.net)

    21 Giu 2012, 13:21 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Sempre a proposito di ciò che accade a Gaza segnaliamo anche il seguente articolo:

    http://ilborghesino.blogspot.it/2012/06/suggerimenti-per-le-vacanze-estive.html

    21 Giu 2012, 13:32 Rispondi|Quota