Minuto di silenzio per le vittime di Monaco ’72, il vice presidente del CIO ammette: “Avevamo paura della reazione dei paesi arabi”
La vedova di Mark Spitzer confessa: “Rogge mi ha detto di avere le mani legate dai 46 paesi arabi”
Londra, 22 Luglio 2012 – Non si terrà alcun minuto di silenzio, venerdì, alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra, in memoria degli atleti israeliani uccisi da terroristi palestinesi quarant’anni fa ai giochi di Monaco del 1972. Lo ha ribadito il belga Jacques Rogge, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, nel corso di una conferenza stampa.
Il vice-presidente del CIO, il tedesco Thomas Bach, ha ammesso: “Avevamo paura di un boicottaggio delle delegazioni arabe se tale cerimonia in memoria degli atleti israeliani avesse avuto luogo all’apertura delle Olimpiadi”.
Intanto Ankie Spitzer, il cui marito Andrè è stato uno degli atleti massacrati ai Giochi di Monaco nel 1972, in una intervista concessa all’European Jewish Press ha confidato che proprio il Presidente del CIO (Comitato Olimpico Internazionale)Jacques Rogge, le disse di avere le mani legate riguardo la sua richiesta a causa della presenza di 46 paesi arabi e musulmani nel Comitato Olimpico Internazionale. Lapidaria è stata la risposta della donna: “Le mani di mio marito erano legate, non le vostre”, che poi ha rincarato la dose definendo il CIO “Un’organizzazione corrotta, guidata dall’avidità, piuttosto che lo spirito olimpico. Il rifiuto del CIO è pura discriminazione”
(Fonte:Israele.net,23 Luglio 2012)
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Nell’immagine in alto gli atleti israeliani vittime della Strage di Monaco del 1972: Moshe Weinberg, 33 anni, allenatore di lotta greco-romana, Yossef Romano, 31 anni, pesista, Yossef Gutfreund, 40 anni, arbitro di lotta greco-romana, David Berger, 28 anni, pesista, Mark Slavin, 18 anni, lottatore, Yakov Springer, 51 anni, giudice di sollevamento pesi, Ze’ev Friedman, 28 anni, pesista, Amitzur Shapira, 40 anni, allenatore di atletica leggera, Eliezer Halfin, 24 anni, lottatore, Kehat Shorr, 53 anni, allenatore di tiro a segno, André Spitzer, 27 anni, allenatore di scherma
#1laura mashe weinberg buccino
Vigliacco, vigliacchi tutti. ISRAELE è da 60 anni e più sotto il tiro di milioni di arabi e di altrettanti imbecilli simpatizzanti del terrorismo. Anche in questi giorni conta i suoi morti innocenti
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
VIGLIACCHI VIGLIACCHI VIGLIACCHI
Il CIO al servizio dei nazisti produttori di petrolio
#2Emanuel Baroz
Londra 2012: Libia, sì a minuto silenzio per Israele
Milad Agila, team leader della nazionale, apre alla richiesta per ricordare le vittime di Monaco ’72
“L’Olimpiade è la festa dei popoli e della pace. Perciò il comitato olimpico della Libia è assolutamente favorevole all’idea di fare un minuto di silenzio durante la cerimonia d’apertura, per ricordare le vittime israeliane di Monaco ’72”. Arriva proprio dal mondo arabo l’apertura verso la richiesta di Israele, che aveva proposto di osservare un minuto di raccoglimento durante la cerimonia d’inaugurazione dei Giochi londinesi, in ricordo degli undici atleti israeliani uccisi nel ’72 dai terroristi palestinesi di “Settembre nero”.
Le parole di distensione arrivano da Milad Agila, team leader della rappresentativa libica a Londra, dopo che il Cio aveva reagito piuttosto freddamente alla richiesta israeliana. “Potremo rendere omaggio a Israele in un altro contesto – ha commentato Jacques Rogge, presidente del Cio -, la cerimonia di apertura non è l’ideale per una commemorazione di questo tipo”.
“Nello sport libico è cambiato tutto da quando non c’è più Gheddafi – ha proseguito Agila -. Con lui la situazione era orribile, adesso le cose vanno molto meglio e ci sono idee differenti. E’ per questo che siamo favorevoli al minuto di silenzio per Israele”. Intanto per la Libia è appena arrivata la buona notizia del rilascio di Nabil al-Taher al-Alam, presidente del comitato olimpico libico, che era stato rapito nei giorni scorsi perchè ritenuto compromesso con il regime di Gheddafi. “Ora è libero – ha affermato ancora Agila – e domani arriverà qui a Londra. Era stato rapito per una storia di stupide rivalità, ma ora è tutto finito e c’è l’Olimpiade”.
http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2012/07/24/190630.shtml
#3David Pacifici
Se avessimo gli attributi, ma non li abbiamo, la cosa sarebbe già risolta: la squadra israeliana quando sfilerà all’inaugurazione, giunta sotto al palco delle autorità si dovrebbe fermare per un minuto. Le squadre di dietro si dovrebbero fermare, quelle davanti resterebbero ferme a guardare, il pubblico e le TV si unirebbero al minuto di silenzio. Il mondo quella sera non parlerebbe d’altro.
Ma non abbiamo gli attributi e chi pecora si fa il lupo se la mangia.