Raid mirato contro capo terrorista a Gaza
Forze aeree israeliane hanno colpito e ucciso, mercoledì pomeriggio, Ahmed Jabari, capo delle Brigate Izzadin Kassam, l’ala militare di Hamas (qui il video). Il raid, ha spiegato il portavoce delle Forze di Difesa israeliane Yoav Mordechai, segna l’avvio dell’operazione “Colonna difensiva” contro le organizzazioni terroristiche Hamas e Jihad Islamica nella striscia di Gaza. Jabari è stato ucciso da un missile israeliano che ha colpito la sua auto in transito nella parte centrale della striscia di Gaza. Nel raid sarebbe stato colpito anche Raed Attar, un altro dirigente dell’ala militare di Hamas.
Dopo l’attacco, le forze aeree israeliane hanno colpito più di venti postazioni lancia-razzi e magazzini di armi appartenenti a Hamas e Jihad Islamica. I raid hanno preso di mira in particolare i razzi a lunga gittata in possesso dei terroristi, come i Fajr-5, capaci di raggiungere Tel Aviv da Gaza. Le Forze di Difesa israeliane ritengono d’aver eliminato gran parte della minaccia a lunga gittata. “Il primo obiettivo di questa operazione – ha dichiarato il portavoce Mordechai – è quello di riportare la calma nel sud di Israele. Il secondo è di colpire le organizzazioni terroristiche. Il messaggio a Hamas è chiaro: se continuano col terrorismo contro Israele, saranno eliminati”.
Le Forze di Difesa israeliane hanno specificato che Ahmed Jabari aveva organizzato, realizzato e ordinato un grande numero di attacchi e aggressioni contro Israele, compreso il sequestro del soldato Gilad Shalit e il lancio, negli ultimi anni, di centinaia di razzi contro la popolazione civile israeliana. “Continuando a importare armi – ha aggiunto il portavoce militare – Hamas e Jihad Islamica hanno trasformato Gaza in un avamposto di prima linea iraniano”. La maggior parte degli arsenali colpiti mercoledì dalle forze aeree israeliane erano localizzati all’interno di edifici residenziali civili. “Questa è una prova ulteriore della tattica di Hamas, che usa gli abitanti di Gaza come scudi umani”, hanno sottolineato i militari israeliani.
Le Forze di Difesa israeliane hanno intanto invitato tutti i civili israeliani della zona ad attenersi strettamente alle istruzioni del Comando della difesa civile. Chiusi tutti gli istituti scolastici della regione fino a nuovo ordine.
(Fonte: Jerusalem Post, YnetNews, 14 Novembre 2012)
Nella foto in alto: il profilo Twitter della IDF annuncia l’avvenuta eliminazione del terrorista Ahmed Jabari
#1Emanuel Baroz
15/11/2012 Con l’inizio dell’operazione anti-terrorismo israeliana innescata da giorni di incessanti razzi palestinesi, Hamas ha lanciato mercoledì sera un’ulteriore raffica di quasi 60 razzi sulle città israeliane, compresa una ventina di Grad su Beersheva, capoluogo del Negev. Razzi anche sulle aree di Hof Ashkelon, Ashdod, Eshkol, Ofakim e Bnei Shimon. Riportati danni a veicoli ed edifici. Il sistema anti-missilistico israeliano “Cupola di ferro” ha intercettato 17 razzi diretti contro le zone più popolate.
15/11/2012 Arabia Saudita. Joselito Zapanta, un operaio filippino condannato a morte nel 2010 per l’omicidio di un sudanese, deve trovare nei prossimi mesi una cifra in riyal pari a 835.000 euro per risarcire la famiglia e salvarsi così dalla decapitazione. Ne hanno dato notizia funzionari del governo filippino.
15/11/2012 Quattro razzi lanciati mercoledì mattina verso Israele, probabilmente dal Sinai egiziano, si sono abbattuti nella zona di Eshkol. Un colpo di mortaio palestinese sparato nel primo pomeriggio dalla striscia di Gaza si è abbattuto in un campo della zona di Eshkol.
15/11/2012 In una nota di orientamento politico, il ministero degli esteri israeliano ha messo in guardia contro il tentativo dell’Autorità Palestinese di farsi riconoscere dalle Nazioni Unite come “Stato non-membro” (senza negoziato né accordo con Israele), prospettando in questo caso come sbocco inevitabile la cancellazione parziale o totale degli accordi di pace di Oslo firmati con l’Olp e la caduta del regime del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Secondo Israele, l’approccio unilaterale dei palestinesi alle Nazioni Unite costituisce una grave violazione dei trattati: uno scenario che Gerusalemme raccomanda a tutti di evitare con ogni sforzo.
15/11/2012 Siria. Circa 200 ribelli siriani di una fazione salafita chiamata “Aquile del Golan” hanno preso il controllo dei villaggi di Bir Ajam e Brika, prossimi al confine con Israele sulle alture del Golan. Ne ha dato notizia mercoledì il quotidiano Telegraph citando fonti d’intelligence israeliana. I ribelli, affiancati da combattenti stranieri, compresi uomini di al-Qaeda arrivati dall’Iraq, punterebbero a tagliare la città di confine di Quneitra e la strada per Damasco.
15/11/2012 Siria/Israele. Il quartier generale delle forze siriane a Quneitra (Golan) ha fatto sapere a Israele, attraverso le Nazioni Unite, che l’esercito siriano si impegna ad esercitare maggiore controllo nei suoi tiri d’artiglieria presso il confine per evitare che altri proiettili cadano sulla parte israeliana delle alture del Golan. Lo ha riferito martedì il primo canale tv israeliano.
14/11/2012 Parlando martedì all’Università Ben Gurion di Beersheva, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha garantito che coloro che sparano razzi su Israele ne pagheranno le conseguenze a tempo debito. “In questi giorni – ha detto – l’unica nostra preoccupazione e la difesa degli abitanti del sud del paese. Ma se qualcuno pensa di poter sconvolgere impunemente la loro vita quotidiana, si sbaglia. Il mio compito come primo ministro è quello di scegliere il momento giusto per agire”.
14/11/2012 I Fratelli Musulmani hanno condannato Israele per aver risposto ai lanci di razzi dalla striscia di Gaza, e hanno sollecitato i paesi della regione a far cessare quella che definiscono “la guerra sionista contro Gaza”.
14/11/2012 L’ambasciatore d’Israele alle Nazioni Unite, Ron Prosor, ha inoltrato formale denuncia al Consiglio di Sicurezza contro i lanci di razzi da parte di organizzazioni terroristiche palestinesi della striscia di Gaza. ”E’ responsabilità della dirigenza palestinese condannare Hamas e lanci ricorrenti da Gaza – ha scritto Prosor nella lettera – Il silenzio di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) è assordante, mentre più di 150 razzi sono stati lanciati nei giorni scorsi ferendo civili e soldati israeliani”.
14/11/2012 Due razzi Qassam palestinesi lanciati nel pomeriggio di martedì dalla striscia di Gaza verso Israele si sono abbattuti su un campo di Hof Ashkelon e nei pressi di Ashdod. Si registra intanto un record negativo di attacchi dalla fine dell’operazione anti-Hamas del gennaio 2009 (“piombo fuso”): il numero di razzi e colpi di mortaio sparati dalla striscia di Gaza contro Israele nel 2012 è stato finora di 858, contro i 676 di tutto il 2011, e i 357 del 2010.
14/11/2012 Siria/Giordania. Il numero di profughi siriani continua ad aumentare e la Giordania ne ospita la maggior parte: quasi 230.000, secondo i dati forniti dal ministro giordano della pianificazione e della cooperazione Jafar Abed Hassan, secondo il quale la Giordania non può permettersi di continuare a pagare energia elettrica, acqua e altre necessità. Il Regno Hashemita ha lanciato un appello per chiedere aiuti alla comunità internazionale.
14/11/2012 Chiaro messaggio del presidente israeliano Shimon Peres ai palestinesi: “Hamas – ha detto – deve decidere se vuole una striscia di Gaza tranquilla e in via di sviluppo, oppure una striscia di Gaza barbara e senza speranza. Non ci sono vie di mezzo: se si vuole una vita normale, si deve smettere di sparare”.
14/11/2012 Si tiene dall’8 al 17 novembre, a Gerusalemme, il 13esimo Festival Internazionale di Oud. Nel suo contesto mediorientale, l’oud è uno strumento che unisce e collega le diverse culture e tradizioni musicali, diffondendosi poi anche in altre regioni più lontane, dal Mediterraneo al subcontinente indiano. Quest’anno i concerti del festival sono per la maggior parte produzioni originali, che presentano interpretazioni uniche di opere antiche e moderne che illustrano il legame tra musica araba classica e persiana e il piyut, canto liturgico ebraico.
14/11/2012 Un razzo Qassam palestinese lanciato martedì mattina dalla striscia di Gaza verso Israele si è abbattuto su un terreno non edificato vicino a Ashdod.
14/11/2012 Il capo dei terroristi libanesi Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha condannato la decisione dei gruppi di opposizione siriani di istituire una coalizione contro Assad. Secondo Nasrallah, si tratta del frutto di una macchinazione degli americani.
14/11/2012 Nonostante l’ondata di razzi palestinesi, le autorità israeliane hanno deciso di riaprire già martedì i valichi di Erez e Kerem Shalom tra Israele e striscia di Gaza, allo scopo di favorire un ritorno alla normalità.
14/11/2012 Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha annunciato lunedì sera, alla riunione dei ministri degli esteri dei paesi arabi riuniti al Cairo, che la richiesta di elevare lo status della delegazione palestinese all’Onu da quello di osservatore a quello di “Stato non membro” (senza negoziato né accordo con Israele) sarà presentata all’Assemblea Generale il 29 novembre. La data non pare scelta a caso dal momento che il 29 novembre 1947 venne approvato dall’Onu il piano per la spartizione della Palestina Mandataria Britannica in due Stati (uno “ebraico” e uno “arabo”): il rifiuto di quel piano da parte araba ha innescato e alimentato il conflitto arabo-israeliano.
13/11/2012 “Nessuno dei vostri governi tollererebbe una situazione del genere”. Lo ha lunedì detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando agli ambasciatori di 50 paesi riuniti ad Ashkelon, all’interno del raggio d’azione dei razzi palestinesi. Ed ha aggiunto: “Il mondo deve capire che Israele ha il diritto e il dovere di difendere i propri cittadini. Non resteremo inerti di fronte a continui attacchi contro i nostri cittadini e i nostri bambini. Più di un milione di israeliani vivono quotidianamente una realtà in cui improvvisamente, nel giro di 15-30 secondi, devono trovare un rifugio dalle aggressioni dei terroristi contro i civili, mentre i terroristi stessi si fanno scudo dei loro civili: il che costituisce un doppio crimine di guerra. Noi non accettiamo questa situazione ed io, come primo ministro d’Israele, non sono disposto a tollerare questo stato di cose, e agiremo per farlo cessare”.
13/11/2012 Sono continuati per tutta la giornata di lunedì i lanci di razzi e mortai palestinesi dalla striscia di Gaza contro il sud di Israele, iniziati la sera del 10 novembre. In mattinata colpite da razzi Grad alcune abitazioni civili a Sderot e Netivot. Una cinquantina le persone soccorse da sabato sera per shock o ferite leggere. Le Forze di Difesa israeliane hanno reagito colpendo lunedì un deposito d’armi e una postazione di lancio razzi nel nord di Gaza.
13/11/2012 Intervistato lunedì dalla tv Usa CNN, il presidente d’Israele Shimon Peres ha ribadito che Israele non cerca un’escalation delle ostilità, ma che farà tutto ciò che è necessario per proteggere i propri cittadini. “Nessun paese al mondo, senza eccezioni, accetterebbe questo stato di cose – ha detto Peres – Il governo d’Israele mobiliterà tutti i mezzi di cui dispone per farlo cessare”. La comunità internazionale, ha aggiunto Peres, dovrebbe tagliare ogni forma di finanziamento ad Hamas finché Hamas resta aggressiva e continua a sparare sulla popolazione civile”. Peres ha ricordato che Israele si è completamente ritirato dalla striscia di Gaza sin dall’estate 2005.
13/11/2012 Intervistato lunedì sera dalla tv Usa CNN sulla recente distruzione di una fabbrica d’armi sudanese, il presidente israeliano Shimon Peres ha detto: “Non ne so nulla. Ma è certo che siamo preoccupati per il fatto che l’Iran vuole trasformare il Sudan in un satellite di Tehran, come ha già fatto con Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza”.
13/11/2012 Un altro colpo di mortaio siriano si è abbattuto lunedì su una postazione israeliana a Tel Hazika, sulle alture del Golan, la stessa raggiunta il giorno prima da colpi di artiglieria siriana. Carri delle Forze di Difesa israeliane hanno risposto immediatamente aprendo il fuoco verso la “fonte” del colpo siriano. E’ il secondo incidente del genere da domenica in questo settore, dove sono in corso violenti scontri tra esercito siriano e ribelli. “Non abbiamo alcun interesse ad immischiarci fra ribelli ed esercito siriano – ha dichiarato Yoav Mordechai, portavoce delle Forze di Difesa israeliane – Ma solo a difendere le alture del Golan da colpi vaganti”. Un recente editoriale del quotidiano saudita A-Sharq Al-Awsat sostiene che il presidente siriano Assad avrebbe fatto sparare intenzionalmente verso Israele come gesto di disperazione dopo il fallito tentativo di coinvolgere Libano, Giordania e Turchia nella guerra civile siriana.
13/11/2012 Egitto. I servizi di sicurezza hanno espresso preoccupazione per le minacce contro le piramidi e la Sfinge da parte di un capo salafita. Il leader jihadista Murgan Salem al-Gohary, vicino ai talebani, ha esortato a distruggere questi siti “dedicati alla idolatria”. Le autorità egiziane non hanno preso alla leggera la minaccia e hanno schierato truppe supplementari intorno ai siti storici.
13/11/2012 Le autorità siriane preferiscono negare il colpo d’avvertimento sparato dall’artiglieria israeliana domenica sulle alture del Golan, per la prima volta dal 1973, dopo i ripetuti tiri e sconfinamenti siriani. Il quotidiano siriano Al-Watan, legato al regime di Bashar al-Assad, ha pubblicato testimonianze di abitanti siriani del Golan che sostengono di non aver “sentito nessun missile”.
13/11/2012 Vivaci reazioni tra i ribelli siriani al colpo d’avvertimento sparato dall’artiglieria israeliana domenica sulle alture del Golan, dopo i ripetuti tiri e sconfinamenti siriani. L’Esercito Libero Siriano, in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa turca Anatolia, mette in guardia il “nemico israeliano dall’interferire nel conflitto interno siriano”. Secondo il comunicato, “ogni tensione creata da Israele sul Golan è da considerare come un tentativo di salvare il regime di Assad”. D’altra parte, secondo fonti dell’opposizione siriana con sede a Quneitra (Golan siriano), citate da YnetNews, le forze del presidente siriano Bashar Assad avrebbero attenuato il bombardamento sulle roccaforti dei ribelli vicino al confine israelo-siriano in conseguenza della reazione delle Forze di Difesa israeliane.
13/11/2012 Il presidente israeliano Shimon Peres ha parlato domenica sera della escalation palestinese contro il sud di Israele e ha invitato la comunità internazionale a smettere di appoggiare Hamas. “E’ assurdo che ci sparino addosso mentre qualcuno li finanzia – ha detto Peres – Se i terroristi di Hamas sapessero che il sostegno finanziario cesserà, non sparerebbero”.
13/11/2012 Siria. Truppe del regime hanno bombardato lunedì Damasco e il territorio circostante dove è in corso la battaglia contro i ribelli. Lo ha riferito l’Osservatorio Siriano dei Diritti dell’uomo, secondo il quale nella sola giornata di domenica sarebbero state uccise 104 persone, portando a più di 37.000 le vittime dall’inizio del conflitto interno.
13/11/2012 Nel quadro di esercitazioni di difesa aerea congiunta tra Forze di Difesa israeliane e forze armate degli Stati Uniti, l’esercito israeliano ha sparato lunedì mattina quattro missili Patriot dalla base di Palmahim.
(Fonte: Israele.net)
#2Robdic
Purtroppo, per il giubilo dei tanti odiatori d’Israele, sono arrivati anche tre morti tra i civili israeliani a causa del criminale lancio di razzi da parte dei terroristi. Vorrei però attirare l’attenzione su come l’informazione tratta la questione: l’agenzia ANSA, in un lancio di poco fa che accludo sotto, dice senza alcuno sprezzo del ridicolo che le ostilità sono cominciato con l’uccisione da parte di Israele di questo assassino. Capito? Mesi e mesi di lanci di razzi e attentati contro soldati spariti da parte di Hamas per l’agenzia ANSA non sono mai esistiti, è Israele che ha provocato per primo secondo loro. Senza vergogna!
Ecco l’agenzia:
MO: GAZA, FRA LE VITTIME BAMBINA, BEBE’, RAGAZZA INCINTA
(ANSA) – GAZA, 15 NOV – Ci sono anche un bebe’, una bambina e
una ragazza incinta fra le vittime dei combattimenti in corso
fra Israele e Hamas a Gaza. Il bilancio complessivo delle
vittime al momento e’ di 12 morti e decine di feriti, secondo
fonti mediche palestinesi. La bimba si chiamava Rinan Arafat e
aveva sette anni. Il neonato era Ahmed Mashrawi, di 11 mesi. La
ragazza incinta era Hiba al-Mashrawi, di 19 anni. Lo precisa
l’agenzia di stampa palestinese Maan.
Le ostilita’ hanno avuto inizio ieri con la uccisione del
capo militare di Hamas Ahmed Jaabari (52) e della sua guardia
del corpo, Muhammad al-Hamas. Altri miliziani colpiti a morte
dal fuoco israeliano sono Issam Abul-Mizah (20), Wael al-Ghalban
e Hisham al-Ghalban.
Altre vittime identificate finora negli ospedali della
striscia sono: Hani al-Kasih (19), Mahmud Sawawein (65), Habes
Mesmeh (30). Una dodicesima vittima non e’ stata ancora
identificata. (ANSA).
XBU-COR
#3Robdic
Evidentemente le Agenzie di stampa nazionali stanno facendo a gara a chi disinforma di più (ovviamente a senso unico). Dopo l’ANSA che ho segnalato poco fa, che stabiliva che è stato Israele con l’omicidio mirato di questo assassino ad aprire le ostilità con Hamas (riducendo dunque le centinaia di razzi lanciati sul sud Israele a una diceria), ora arriva anche l’Adnkronos che (forse per motivi di concorrenza) si spinge anche oltre, dicendo che Hamas ha risposto ai raid israeliani (Capito? Hams ha risposto, è stato Israele a cominciare secondo loro) con un (testuale un, nel senso di uno) lancio di razzi sul sud d’Israele. Attenzione: il lancio d’agenzia finisce qui. Hanno fatto sparire pure le tre vittime civili israeliane.
Vergogna su questi delinquenti dell’informazione.
Ecco l’agenzia:
M.O.: PREMIER QATAR, RAID ISRAELIANI SU GAZA NON RIMANGANO IMPUNITI =
Doha, 15 nov. – (Adnkronos/Aki) – I raid israeliani sulla
Striscia di Gaza “non rimangano impuniti”. Lo ha chiesto il primo
ministro del Qatar, Sheikh Hamad bin Jassem Al Thani, a margine di un
incontro che si e’ tenuto a Riad tra la Russia e i Paesi del Consiglio
di Cooperazione del Golfo (Ccg) per discutere della crisi siriana.
“Questo attacco brutale non deve restare impunito”, ha
dichiarato il primo ministro di Doha, citato dall’agenzia
d’informazione ‘Qna’. “Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu deve
assumersi le responsabilita per garantire la pace e la sicurezza nel
mondo”, ha precisato Al Thani, aggiungendo: “Noi respingiamo
l’estremismo e il terrorismo, ma questi attacchi irresponsabili e
ingiustificati devono essere condannati dal mondo”.
Ieri in un raid israeliano sulla Striscia di Gaza e’ rimasto
ucciso Ahmed al-Jabari, il comandante delle brigate al-Qassam, braccio
militare di Hamas. All’attacco hanno fatto seguito anche oggi numerosi
altri raid sulla Striscia, ai quali Hamas ha risposto con un lancio di
razzi sul sud di Israele.
(Spi/Opr/Adnkronos)
15-NOV-12 12:45
#4Robdic
Evidentemente è andato storto qualcosa sul mio primo commento, che riportava il lancio dell’Agenzia ANSA che indicava Israele quale responsabile dell’inizio delle ostilità con l’uccisione mirata di questo criminale (il giudizio ovviamente è il mio, l’ANSA lo definisce col nobile termine di miliziano), ignorando del tutto le centinaia di razzi piovuti nei giorni scorsi sul sud d’Israele. Pertanto, giusto per far capire di che sto parlando, riallego il testo dell’Agenzia ANSA, che ormai è stata superata in disinformazione dall’ADN, come ho commentato sopra:
MO: GAZA, FRA LE VITTIME BAMBINA, BEBE’, RAGAZZA INCINTA
(ANSA) – GAZA, 15 NOV – Ci sono anche un bebe’, una bambina e
una ragazza incinta fra le vittime dei combattimenti in corso
fra Israele e Hamas a Gaza. Il bilancio complessivo delle
vittime al momento e’ di 12 morti e decine di feriti, secondo
fonti mediche palestinesi. La bimba si chiamava Rinan Arafat e
aveva sette anni. Il neonato era Ahmed Mashrawi, di 11 mesi. La
ragazza incinta era Hiba al-Mashrawi, di 19 anni. Lo precisa
l’agenzia di stampa palestinese Maan.
Le ostilita’ hanno avuto inizio ieri con la uccisione del
capo militare di Hamas Ahmed Jaabari (52) e della sua guardia
del corpo, Muhammad al-Hamas. Altri miliziani colpiti a morte
dal fuoco israeliano sono Issam Abul-Mizah (20), Wael al-Ghalban
e Hisham al-Ghalban.
Altre vittime identificate finora negli ospedali della
striscia sono: Hani al-Kasih (19), Mahmud Sawawein (65), Habes
Mesmeh (30). Una dodicesima vittima non e’ stata ancora
identificata. (ANSA).
XBU-COR
#5Robdic
ANSA: sono senza parole
MO: GAZA, FRA LE VITTIME BAMBINA, BEBE’, RAGAZZA INCINTA
(ANSA) – GAZA, 15 NOV – Ci sono anche un bebe’, una bambina e
una ragazza incinta fra le vittime dei combattimenti in corso
fra Israele e Hamas a Gaza. Il bilancio complessivo delle
vittime al momento e’ di 12 morti e decine di feriti, secondo
fonti mediche palestinesi. La bimba si chiamava Rinan Arafat e
aveva sette anni. Il neonato era Ahmed Mashrawi, di 11 mesi. La
ragazza incinta era Hiba al-Mashrawi, di 19 anni. Lo precisa
l’agenzia di stampa palestinese Maan.
Le ostilita’ hanno avuto inizio ieri con la uccisione del
capo militare di Hamas Ahmed Jaabari (52) e della sua guardia
del corpo, Muhammad al-Hamas. Altri miliziani colpiti a morte
dal fuoco israeliano sono Issam Abul-Mizah (20), Wael al-Ghalban
e Hisham al-Ghalban.
Altre vittime identificate finora negli ospedali della
striscia sono: Hani al-Kasih (19), Mahmud Sawawein (65), Habes
Mesmeh (30). Una dodicesima vittima non e’ stata ancora
identificata. (ANSA).
XBU-COR
#6Emanuel Baroz
@Robdik: ma…..quante volte l’hai postata sta notizia?! 😀
#7Robdic
@Emanuel Baroz:
Il fatto è che non è stata pubblicato il commento in simultanea, quindi credevo che qualcosa fosse andato storto e ho rifatto il commento
#8Emanuel Baroz
no problem Robdic! 😉
#9Marco B.
chissà se un giorno israeliani e palestinesi riusciranno MAI a trovare un pace stabile e duratura .. lo domando anche a VOI di questo forum/blog .. e non lo faccio in modo nè sarcastico nè provocatorio .. lo domando da semplice cittadino del mondo stanco di conflitti (economici, religiosi, etnici e culturali) inutili e fortemente dannosi per il dialogo interculturale
#10Emanuel Baroz
@Marco: la tua speranza è anche la nostra. Ma la pace non deve essere raggiunta con la rinuncia alla sicurezza da parte di Israele e dei suoi cittadini
#11barbara
@Emanuel Baroz: E soprattutto, bisogna volerla da entrambe le parti.