Roma, Equitalia alla Comunità Ebraica: “Priebke nullatente, pagate le spese legali”

 
Emanuel Baroz
8 maggio 2013
5 commenti

Equitalia alla Comunità ebraica: “Priebke nullatente, pagate le spese legali”

Al presidente della Comunità ebraica romana e al giornalista del Tg2 Walter Vecellio recapitata una cartella esattoriale da 316,05 euro anche se erano risultati innocenti rispetto alle accuse mosse l’ex ufficiale delle SS condannato all’ergastolo per l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il boia delle Fosse Ardeatine, che a luglio compierà 100 anni, non ha beni intestati

di Gabriele Isman

priebke-equitalia-pacifici-comunita-ebraica-roma-focus-on-israelRoma, 8 Maggio 2013 – Sono risultati innocenti rispetto alle accuse di sequestro di persona e ingiurie nei confronti di Erick Priebke, boia delle Fosse Ardeatine, ma dovranno pagare le spese perchè il capitano delle Ss all’ergastolo (anche se più di una volta è stato visto camminare tranquillamente per le strade della capitale) risulta nullatenente. A ricevere la cartella esattoriale sono stati il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici e il giornalista del Tg2 Walter Vecellio, entrambi accusati da Priebke di sequestro di persona e ingiurie. A denunciare la vicenda è stato Giuseppe Giulietti, portavoce dell’associazione Articolo 21.

“Non ricordo neppure di aver ricevuto la cartella, in questo caso Equitalia è soltanto agente di pagamento, forse non ha colpe. L’anomalia, la mostruosità giuridica sta nel fatto che a pagare debba essere chi è risultato innocente in tre gradi di giudizio perché l’imputato Priebke non ha beni pignorabili. Comunque non pagherò” dice Pacifici che poi rincara: “È demenziale che se 10mila persone nullatenenti denunciano un innocente e poi non possono pagare, l’innocente finisce sul lastrico perché deve pagare per loro”.

Vecellio invece ha mostrato la cartella Equitalia al Tg2: “I trecento euro li pago senza problemi, il meccanismo prevede che la registrazione della notifica della sentenza sia a carico del soccombente, ma se questo non paga perché nullatenente scatta il pagamento a carico delle altre parti. Questa è la legge: a parte il meccanismo a parte, in questo caso è offensivo che si parli di un nazista che querela il mondo perché comunque non ha nulla da perdere”.

La denuncia risale al 1996: la sera del 1 agosto il tribunale militare ritenne di non doversi procedere contro Priebke per la strage delle Fosse Ardeatine. Vi furono dei tumulti in aula, l’ex capitano Ss fu riarrestato per ordine dell’allora ministro della Giustizia Flick e la condanna definitiva all’ergastolo arrivò solo nel marzo 1998. Per i fatti di quella notte Priebke denunciò Pacifici e Vecellio: “Casualmente  –  nota il primo  –  tra tanti giornalisti presenti Priebke se la prese soltanto con l’unico chiaramente ebreo“. Nei tre gradi di giudizio gli imputati sono sempre stati riconosciuti innocenti, e Priebke è stato anche condannato a pagare i loro avvocati, spese processuali, e anche dei risarcimenti.

“Non voglio nulla da lui” dice il giornalista. “Trovo curioso  –  aggiunge Pacifici  –  che l’ex nazista sia stato arrestato dopo aver concesso un’intervista alla Rai per cui doveva incassare 50 milioni di lire. Quei soldi furono poi bloccati, ma il nullatenente Priebke fece una lunga causa alla Rai e li ottenne quattro o cinque anni fa, con tanto di interessi. Noi provammo, con la collaborazione della Rai, a bloccare quei conti, ma i soldi erano già scomparsi”.

Peraltro due mesi fa la Cassazione aveva giudicato ammissibile la richiesta di processo in sede civile per Priebke – 100 anni nel luglio prossimo – che però, essendo nullatenente, non potrà mai risarcire i familiare delle vittime delle Fosse Ardeatine.

Repubblica.it

Nella foto in alto: il criminale nazista in una delle sue tante passeggiate romane

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  • #1Emanuel Baroz

    Priebke: legale ex SS, colpa Pacifici se mio assistito non paga

    (AGI) – Roma, 8 mag. – “Chi e’ causa del suo mal pianga se stesso”. L’avvocato Paolo Giachini, tutore dell’ex nazista Erich Priebke, condannato all’ergastolo per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, scomoda un proverbio per spiegare come mai al presidente della Comunita’ ebraica romana, Riccardo Pacifici, e al giornalista Valter Vecellio sia stata notificata una cartella esattoriale di 300 euro, quali spese processuali da versare all’erario per la registrazione della notifica della sentenza, nell’ambito della causa intentata (e persa) dallo stesso ex ufficiale delle SS per ingiuria e sequestro di persona. Soldi che Priebke non puo’ pagare: benche’ soccombente e’ anche nullatenente. Dunque, tocca alle altre parti. In una nota, l’avvocato Giachini spiega che “la responsabilita’ del mancato pagamento delle spese di giustizia da parte del mio assistito grava proprio su Riccardo Pacifici che, organizzando manifestazioni di piazza e, ancora, a seguito di pressioni sulle autorita’, ha ottenuto in pochi giorni la revoca del provvedimento emanato dopo piu’ di 15 anni di detenzione dall’Ufficio di Sorveglianza Militare che il 12 giugno 2007 autorizzava Erich Priebke a lavorare presso il mio studio. In questo modo e’ riuscito ad ottenere, a seguito di un definitivo ricorso del procuratore militare Intelisano, la soppressione di una fonte di reddito all’ergastolano. Lavoro previsto come diritto “obbligatorio” del detenuto dall’articolo 20 dell’ordinamento penitenziario”. La conclusione di Giachini e’ una sola: “chi e’ cagion del suo mal pianga se stesso”.

    Giuseppe Giulietti, portavoce dell’associazione Articolo 21, definisce “incredibile” la vicenda: “Dopo i tre gradi di giudizio Pacifici e Vecellio hanno vinto su tutta la linea, ma qualche giorno fa e’ arrivata una lettera di Equitalia con la quale si chiede il pagamento di 300 euro perche’ Priebke non sarebbe in grado di pagare e quindi due dovrebbero “sottoscrivere” per il nazista. Ci auguriamo che si sia trattato solo di uno scherzo di pessimo gusto e che, gia’, in giornata le Autorita’ competenti vogliano stracciare la lettera e chiedere scusa ai due cittadini pesantemente molestati”.

    10 Mag 2013, 14:29 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Equitalia vuole che la comunità ebraica paghi le spese processuali di Priebke

    http://www.today.it/rassegna/boia-priebke-spese-processuali-vecellio.html

    10 Mag 2013, 14:29 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Equitalia alla Comunità ebraica: “Priebke nullatente, pagate le spese legali”

    ROMA – Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, e il giornalista Valter Vecelio dovranno pagare le spese processuali di Erich Priebke, l’ex ufficiale nazista delle SS responsabile della strage delle Fosse Ardeatine.

    A denunciare il fatto è lo stesso Vecellio, con un articolo sul sito di Articolo 21, e Giuseppe Giulietti, che di Articolo 21 è portavoce.

    Scrive Giulietti:

    “Sembra quasi uno scherzo, ma purtroppo è la verità. La denuncia è arrivata dallo stesso Valter Vecelio, un giornalista serio e rigoroso, da sempre impegnato sul fronte dei diritti civili, che ha scritto una lettera aperta al presidente Napolitano e al ministro Cancellieri. Cosa è accaduto? Nel 1996 Priebke stava per essere rimesso in libertà, ci fu un moto di indignazione popolare, lo stesso ministro dell’epoca Flick fu costretto ad intervenire e a porre rimedio alla ennesima beffa che stava per essere consumata contro le tante vittime del criminale nazista.

    Priebke si sentì offeso dalla reazione di Riccardo Pacifici e dalle parole scritte da Vecelio e li querelò, un vero e proprio caso di “Querela temeraria”, anzi di querela imprudente e impudente. Alla fine dei tre gradi di giudizio i querelati sono stati assolti e Priebke condannato al pagamento delle spese processuali.

    Caso chiuso, dunque? No, perché il militare nazista risulta nullatenente e così l’agenzia delle entrate ed Equitalia hanno scritto 5 cartelle, fitte, fitte, a Pacifici e a Vecelio, al termine delle quali si chiede loro di pagare 300 euro per le spese processuali perché Priebke non sarebbe in grado di farlo. Vecelio, giustamente, si è rifiutato di farlo e ha scritto la lettera aperta. Siamo sicuri che questa tragicomica vicenda sarà archiviata, ma resta l’oltraggio consumato, possibile che nessuno si sia accorto di quello che stava scrivendo e abbia proceduto con il pilota automatico a prescindere da tutto e da tutti?

    Non sono in questione i 300 euro richiesti, ma il metodo, la procedura ed anche la,sola idea che si possa richiedere a chi si è visto dar ragione dai tribunali di dover anche pagare al posto di colui che aveva guidato il massacro delle Ardeatine. Sarà il caso che, oltre a stracciare la pratica, qualcuno chieda ufficialmente scusa a Riccardo Pacifici e a Valter Vecelio. La burocrazia sarà anche cieca, come si usa dire, ma almeno potrebbe dotarsi di qualche cane pastore da accompagnamento che,forse, hanno più spiccate doti di ” Sensibilità umana”.

    http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/equitalia-pacifici-vecelio-paghino-spese-processuali-priebke-1552751/

    10 Mag 2013, 14:30 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    Priebke,Cartella Equitalia a Pacifici-Vecellio per processo vinto

    Roma, 8 mag. (TMNews) – “La legge prevede che tutte le sentenze devono essere registrate, previo pagamento dell’imposta di registro. In caso di mancato versamento, tale imposta deve essere richiesta, sempre in base alla legge, a tutte le parti in causa. Per questa ragione, rispettando le norme dello Stato, l’Agenzia delle Entrate e, successivamente, Equitalia hanno dovuto richiedere il pagamento dell’imposta di registro non solo a Eric Priebke, ma anche a Riccardo Pacifici e Valter Vecellio. A differenza di quanto riferito dal portavoce di Articolo 21, nessuna richiesta relativa alle spese processuali, a cui è stato condannato il solo Priebke, è stato richiesto a Pacifici e Vecellio”.

    E’ stata la precisazione dell’ufficio stampa di Equitalia all’articolo pubblicato sul sito di Articolo21 dal giornaltsa Valter Vecellio che ha espresso “sconcerto” per l’ingiunzione di pagamento da 300 euro ricevuta da Equitalia per il ‘pagamento delle spese processuali’ in merito ad un ricorso dell’ex SS Eric Priebke per le dichiarazioni dello stesso Vecellio e di Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità Israelitica di Roma. Un ricorso che la Cassazione ha dichiarato improcedibile, condannando Priebke alla spese. Ma Priebke è risultato al fisco deceduto e nulla tenente. E ci si è rivolti alle altre parti processuali.

    Pacifici e Vecellio hanno fatto appello al ministro della Giustizia per un suo intervento. “Equitalia specifica dunque che la richiesta è legata al pagamento dell’imposta di registro e non delle spese processuali. Non aggiungiamo a danno e beffa la presa in giro”, ha controreplicato Vecellio sul sito di Articolo21: “cos’è altro l’imposta per la registrazione di una sentenza, se non una parte delle spese processuali? Se i processi non ci fossero stati, non ci sarebbero state delle sentenze, e di conseguenza il loro deposito. Processi, ripeto, subiti, perché è stato Erich Priebke a sentirsi leso; è stato Priebke ad aver acceso i vari procedimenti; i tribunali hanno stabilito che Priebke non aveva ragione, che Pacifici e io non avevamo nulla di che rimproverarci”.

    Equitalia – prosegue Vecellio – sostiene che in caso di mancato versamento dell’imposta di registro, la legge prevede che la richiesta sia fatta alle altre, incolpevoli, parti in causa. Equitalia, come ente incaricato di incassare crediti, si è limitata a una burocratica, automatica notifica, o ha svolto qualche tipo di accertamento? Sarebbe interessante, per esempio, sapere cosa si è fatto per accertare se davvero Erich Priebke è nulla tenente. Per esempio: Erich Priebke anni fa ha pubblicato una corposa autobiografia, “Vae Victis”. E’ da credere che vi siano dei diritti d’autore. Ancora: Erich Priebke ha acceso una quantità di procedimenti nei confronti di giornalisti, storici, cittadini, sentendosi diffamato. Qualche causa certamente l’ha vinta: cause che comportavano la richiesta di sostanziosi risarcimento per danni subiti. Equitalia ha fatto qualcosa per accertare dove sono finiti questi denari, prima di inviare le ingiunzioni che ha ritenuto di inviare a Pacifici e a me?”

    “Sia Vecellio che Pacifici hanno lanciato un appello al ministro Cancellieri. Noi – affermano Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21 – facciamo nostre le loro giuste argomentazioni e ci permettiamo di chiedere se sia così difficile risolvere la vicenda senza arrivare all’intervento del ministro. Non è possibile risolvere questa vicenda in modo civile tenendo conto che Pacifici e Vecellio sono stati querelati dall’uomo che comandò il massacro delle Fosse Ardeatine e hanno vinto ogni causa? Comprendiamo che ci siano norme, codici e burocrazie di cui tenere conto ma ci dovrebbe essere quantomeno una certa sensibilità culturale, in generale, e in particolare in un caso come questo”.

    http://notizie.tiscali.it/cronaca/feeds/13/05/08/t_02_20130508_000056.html?cronaca

    10 Mag 2013, 14:31 Rispondi|Quota
  • #5stefano baudino

    ma priebcke è vissuto fino a cento anni incredibile, ma alla fien non era un ufficiale di alto grado,israele ha problemi maggiori hezbollah insegna, comunque tutti gli eserciti in gierra fanno rappresaglie anche israele

    17 Ott 2013, 22:22 Rispondi|Quota