Svastiche e la scritta “Juden” tracciate sulla sinagoga di Verona
Spray nero sulla facciata dell’edificio religioso: l’azione antisemita di sabato notte è stata messa in opera da alcune persone incappucciate e ripresa dalle telecamere di sorveglianza
Verona, 3 Giugno 2013 – Alcune svastiche, la stella di David e la scritta “Juden” sono state tracciate con spray nero sulla facciata della sinagoga di Verona. L’azione antisemita dell’altra notte è stata messa in opera da alcune persone incappucciate e ripresa dalle telecamere di sorveglianza che hanno fornito alla Digos i primi elementi di indagine. Non è la prima volta, come indica l’Arena, che a Verona appaiono simili “ricordi” nazisti: negli anni e nei mesi scorsi svastiche erano state dipinte su cassonetti e davanti al cimitero ebraico.
E’ però la prima volta che i simboli vengono dipinti sulla facciata della sinagoga in pieno centro storico. Disegni e scritta, già cancellati dall’Amia, sono apparsi proprio nel giorno in cui la comunità ebraica si riuniva per celebrare il primo arrivo in città, dopo 150 anni, di una Sefer Torah, un rotolo contenente gli scritti sacri ebrei. L’intento sarebbe stato infatti quello di rovinare una festa che è stata “invece densa di emozioni e momenti di grande suggestione”. Il rinvenimento delle scritte è avvenuto sabato notte, sui muri fra via Mazzini e via Pellicciai. A lanciare l’allarme è stata Elena Gantz, segretaria della Comunità ebraica.
LE REAZIONI – Stamattina, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane e la Comunità ebraica di Verona hanno voluto condannare l’azione antisemita che ha portato all’imbrattamento dei muri della sinagoga con “scritte e simboli che richiamano a un periodo oscuro per l’Italia e per il mondo intero”.
Spiega una nota rilasciata dalle Comunità: “Riteniamo che proprio il successo ottenuto dall’iniziativa della Sefer Torah, capace di richiamare a Verona centinaia di persone da tutta Italia lasciando una traccia memorabile nella vita di questa Comunità, sia la miglior risposta a chi vigliaccamente fomenta sentimenti di odio e violenza. Unitamente a questo aspetto vogliamo sottolineare l’immediata solidarietà e il concreto impegno per l’individuazione dei responsabili manifestatoci dalle istituzioni veronesi e dalle Forze dell’ordine”. “Qualsiasi rigurgito è estremamente negativo, ma non va enfatizzato perchè a fronte di uno che decide di apporre un segno su di un muro, ci sono centinaia di migliaia di cittadini che amano la democrazia” ha invece spiegato Riccardo Calimani, presidente della Comunità ebraica di Venezia.
“La più ferma condanna da parte del Sindaco e quindi di tutta la città di Verona nei confronti di un gesto inqualificabile – ha invece reagito il sindaco di Verona, Flavio Tosi -. I rapporti tra la città, l’amministrazione comunale, i cittadini e la Comunità ebraica sono sempre stati di grande stima, solidarietà reciproca e collaborazione. Questo resta il gesto di quattro idioti che speriamo vengano identificati e puniti dalle Forze dell’ordine”.
Solidarietà arriva anche dal Partito Democratico veronese: “Concordiamo con i rappresentanti della comunità ebraica veronese: il rischio più grande insito nel miserabile imbrattamento della sinagoga con una svastica non sta tanto nel gesto in sé (la nostra democrazia è ancora in grado di circoscrivere le frange estreme della destra) ma nella tiepidezza con cui esso viene ricevuto da una città a poco a poco assuefatta a crimini di questa matrice. Per questo chiediamo all’amministrazione di reagire con vigore a questo nuovo gesto di prevaricazione e di farlo non con una condanna generica e rituale ma con un’iniziativa pubblica di solidarietà che veda in prima fila tutte le autorità cittadine. Un’iniziativa capace di coinvolgere fattivamente tutte le realtà religiose, associazionistiche, del volontariato e anche economiche cittadine perché sia chiaro a tutti, dentro e fuori della città, che Verona è contro ogni discriminazione e a favore della convivenza tra tutte le religioni e le confessioni. Siamo certi che questo, assieme all’azione delle forze dell’ordine che sapranno individuare i colpevoli e infliggere loro una pena esemplare, secondo norma di legge, potrà contribuire al riscatto dell’immagine della città, talvolta offuscato dall’indifferenza verso espressioni criminali di questo genere”.
(Fonte: Veronasera, 3 giugno 2013)
Nella foto in alto: il muro della Sinagoga di Verona imbrattato dai soliti idioti
#1Emanuel Baroz
Svastiche sulla facciata della sinagoga. Il sindaco Tosi: «Gesto di quattro idioti»
ANTISEMITISMO. La scoperta nella giornata in cui arrivava a Verona, per la prima volta in 150 anni, una Sefer Torah, rotolo che contiene scritture sacre per gli ebrei. I simboli nazisti accompagnati dalla scritta «Juden». Le telecamere hanno ripreso alcuni uomini incappucciati, dunque consapevoli della presenza di occhi elettronici
di Giorgia Cozzolino
VERONA. Svastiche e scritte naziste sono state disegnate l’altra notte sulla facciata della sinagoga, fra via Mazzini e via Pellicciai. Tutto quello che non si vorrebbe più vedere, che dovrebbe essere confinato definitivamente nei libri di storia a monito di uno dei momenti più cupi dell’umanità, torna in un istante, con uno schizzo di vernice, a fare paura. Non è un’esagerazione, né un tentativo di fare inutile allarmismo: le scritte apparse ieri mattina sulla facciata del tempio ebraico non sono una bravata di qualche giovane stolto, sono il segnale di un pericoloso rigurgito di una ideologia violenta. Ne sono certi, pur non essendo spaventati, i membri della comunità ebraica che ieri mattina, qualche ora prima di una importante celebrazione, hanno fatto la scoperta. Dalla memoria recente non riescono a ricordare un simile gesto: scritte contro gli ebrei e svastiche dipinte sui muri della città, sui cassonetti e anche davanti al cimitero ebraico se ne sono viste diverse negli ultimi anni, ma sul muro della sinagoga, simbolo e luogo sacro di ritrovo della comunità ebraica, non era ancora successo. «Che io ricordi, è accaduto solo durante gli anni delle leggi razziali», conferma Lucia Roditi Forneron, presidente dell’Associazione Italia-Israele, 85 anni portati alla grande. Lei non si spaventa, «ho visto di peggio, niente mi fa più paura», dice, ma non accetta un simile oltraggio. Quel che la preoccupa è la modalità: «Ci è stato riferito che le telecamere hanno inquadrato delle persone incappucciate, questo significa che sapevano bene quello che facevano, erano consci della gravità del gesto. Non si tratta di ragazzini ubriachi che non conoscono il vero significato dei simboli». «Intorno alle 8.30 sono arrivata in sinagoga e ho notato le scritte», racconta Elena Gantz, segretaria della comunità ebraica, «due svastiche e una stella di David abbinata alla parola “Juden” fatte con lo spray nero. Ho avvisato subito le forze dell’ordine che sono intervenute immediatamente a fare i rilievi e hanno mandato Amia a cancellare». E prosegue: «Per noi era un giorno importante, in mattinata abbiamo celebrato un avvenimento storico per la nostra comunità, vale a dire l’arrivo per la prima volta in 150 anni di una Sefer Torah, un rotolo che contiene gli scritti sacri per noi ebrei. C’erano rabbini e fedeli da tutta Italia. Un evento». «Non sono riusciti a rovinarci la festa», dichiara con orgoglio Natan Gantz, marito di Elena. «Non abbassiamo la testa di fronte a questi gesti, per quanto mi riguarda potevamo anche lasciarle le scritte, non ci spaventeremo per così poco». E aggiunge: «Ma perché proprio in questa giornata? È un caso che coincidesse con la nostra celebrazione? Eppure era un evento a invito e non era stato pubblicizzato». La presidente dell’associazione Italia-Israele parla senza astio ma dice: «In questa città godiamo di molta stima e amicizia anche da parte dei rappresentanti delle altre fedi, non ci sentiamo discriminati. Ma questo episodio è significativo perché mostra che l’antisemitismo è un sentimento che cova sotto la cenere». E conclude: «Quello contro gli ebrei è un odio antico, io ho perso le speranze di vederlo debellato, e oggi ho l’impressione che non solo a Verona ma in tutta Italia vi sia un ritorno di movimenti antisemiti che hanno trovato nuovo vigore». La Digos indaga: sono già stati visionati i filmati delle vicine telecamere.
La più ferma condanna arriva da parte del sindaco «e quindi di tutta la città di Verona nei confronti di un gesto inqualificabile; i rapporti tra la città di Verona, l’Amministrazione comunale, i cittadini e la Comunità Ebraica sono sempre stati di grande stima, solidarietà reciproca e collaborazione», dice una nota del sindaco Tosi. «Questo resta il gesto di quattro idioti che speriamo vengano identificati e puniti dalle forze dell’ordine».
Intanto l’Unione delle comunità ebraiche italiane e la Comunità ebraica di Verona «condannano», in una nota, «l’azione antisemita che ha portato all’imbrattamento dei muri» della sinagoga scaligera «con scritte e simboli che richiamano a un periodo oscuro per l’Italia e per il mondo intero. Un’azione particolarmente odiosa perché avvenuta alla vigilia dello storico ingresso di un nuovo Sefer Torah in Tempio con l’intento di rovinare una festa che è stata invece densa di emozioni e momenti di grande suggestione». «Riteniamo – proseguono nella nota Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Carlo Rimini, presidente della Comunità ebraica di Verona e Roberto Israel, addetto al culto e alle relazioni esterne della Comunità di Verona e consigliere Ucei – che proprio il successo ottenuto dall’iniziativa, capace di richiamare a Verona centinaia di persone da tutta Italia lasciando una traccia memorabile nella vita di questa Comunità, sia la miglior risposta a chi vigliaccamente fomenta sentimenti di odio e violenza. Unitamente a questo aspetto vogliamo sottolineare l’immediata solidarietà e il concreto impegno per l’individuazione dei responsabili manifestatoci dalle istituzioni veronesi e dalle forze dell’ordine».
http://www.larena.it/stories/Home/518773_svastiche_sulla_facciata_della_sinagogail_sindaco_tosi_gesto_di_quattro_idioti/
#2Emanuel Baroz
Verona, Il rabbino: «L’unico antidoto è l’educazione»
«Certi atti ci lasciano sempre perplessi e purtroppo non accadono solo a Verona». È il commento del rabbino Cesare Moscati che ha preso la guida della sinagoga veronese solo da alcuni mesi. «Siamo preparati a queste cose, ma crediamo che l’unico antidoto all’antisemitismo sia concentrarsi sulla scuole e sull’educazione». E prosegue: «Verona, infatti, è una delle comunità ebraiche più piccole in Italia e, magari, chi ha fatto queste scritte non ha nemmeno mai conosciuto un ebreo. Speriamo sia stata una ragazzata». Il rabbino conclude: «Sono a Verona solo da marzo, ma i membri della comunità mi riferiscono che erano almeno vent’anni che non succedeva una cosa simile. Fa piacere l’immediata solidarietà delle istituzioni e dei cittadini e anche le forze dell’ordine sono state molto solerti». Intanto alla vicinanza espressa dal sindaco Flavio Tosi a tutta la comunità ebraica per l’ignobile gesto, si aggiunge quella del Partito democratico. Il capogruppo Michele Bertucco e Orietta Salemi dichiarano: «Il rischio più grande insito nel miserabile imbrattamento della sinagoga con una svastica non sta tanto nel gesto in sé (la nostra democrazia è ancora in grado di circoscrivere le frange estreme della destra) ma nella tiepidezza con cui esso viene ricevuto da una città a poco a poco assuefatta a crimini di questa matrice. Per questo chiediamo all’amministrazione di reagire con vigore a questo nuovo gesto di prevaricazione e di farlo non con una condanna generica ma con un’iniziativa pubblica di solidarietà che veda in prima fila tutte le autorità cittadine e coinvolga le realtà religiose, del volontariato e anche economiche cittadine perché sia chiaro a tutti che Verona è contro ogni discriminazione e a favore della convivenza tra tutte le confessioni». Se la prende direttamente con gli autori del gesto il giovane consigliere del Pd Damiano Fermo: «Spero che queste persone la smettano di rendersi e renderci ridicoli di fronte alla Verona democratica e di fronte alle persone che ci visitano da tutto il mondo».
http://www.larena.it/stories/Cronaca/519230_il_rabbino_lunico_antidoto__leducazione/?refresh_ce&scroll=570
#3Emanuel Baroz
Svastiche sulla sinagoga: la reazione dell’ANED veronese
Mentre in città virtuose si celebrava la Repubblica dando cittadinanza a bambini nati in Italia da genitori stranieri, a Verona qualcuno imbrattava la sinagoga con scritte naziste. I soliti quattro idioti? L’opinione dell’Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti.
La sezione veronese dell’ANED, Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti, condanna l’oltraggio alla Sinagoga di Verona, da parte di chi ha disegnato due svastiche, una stella di David e la scritta “Juden” sulla facciata, riportando alla memoria uno dei periodi più oscuri della storia, con 11 milioni di persone finite nell’orrore dei Campi perché considerate ‘diverse’, ebrei, politici, omosessuali, zingari, ‘asociali’, disertori… L’azione antisemita è tanto più odiosa perché ancora una volta prende di mira una comunità che ha orrendamente sofferto a causa dell’ideologia nazista e fascista.
Ma, oltre alla dura condanna, quest’ennesima azione di stampo nazista desta grande preoccupazione negli ex Deportati veronesi, perché non è la prima volta che in città appaiono simili scritte, come avvenuto difronte al cimitero ebraico e, addirittura, sui cartelloni elettorali in Piazza Vittorio Veneto durante la scorsa campagna elettorale.
Così come ci preoccupa la minimizzazione di questo come di altri sanguinosi e terribili episodi avvenuti in città, attribuiti a ‘quattro idioti’: come i ‘quattro idioti’ che hanno aggredito e ucciso Nicola Tommasoli, i ‘quattro idioti’ che hanno impedito un’assemblea all’università il 12 febbraio, i ‘quattro idioti’ che hanno inscenato una notte di violenza il 22 marzo nei locali di Veronetta per festeggiare la laurea di un esponente di Casapound, consigliere della terza circoscrizione eletto nella lista civica Tosi.
Non si può continuare a parlare di “esigua minoranza” e di “episodi isolati” ( …peraltro spesso giustificati anche da esponenti politici locali eletti) quando, purtroppo, a Verona e in Veneto c’è una delle più’ forti presenze a livello nazionale di persone e gruppi organizzati che si richiamano esplicitamente al nazismo e al fascismo.
Il ritorno, non solo a Verona ma in tutta Italia, di chi si autodefinisce ‘fascista del terzo millennio’ è segnale molto inquietante di un’ideologia che trova nuovo vigore nella caduta della tensione democratica e dei valori antifascisti: la nostra Associazione, grazie alla testimonianza dei sopravvissuti, ancora oggi vigila e oppone con forza, anche con l’apertura alle giovani generazioni che continuano la trasmissione della Memoria, i valori dell’Antifascismo e della Costituzione nata dalla Resistenza.
La Sezione veronese dell’ANED
http://www.veramente.org/wp/?p=10947
#4Non ci fregate
bisognerebbe cercare gli autori in sinagoga, come sempre.
#5Emanuel Baroz
ma certo, ma certo….
#6Robdic
@Non ci fregate: Già, tu il fegato di fare certe cose non l’avresti mai vero? Soprattutto di rivendicarle apertamente, perchè a farle alle 4 di notte sono capaci tutti… Prova a venire allo scoperto invece di accusare a vanvera…
#7barbara
@Robdic: no, lui lo sa perché li ha riconosciuti dalle impronte. Perché gli ebbrei hanno il piede caprino, non lo sapevi? Poi se vogliamo ci sarebbe anche la coda, ma quella la arrotolano e se la mettono in tasca, per cui di impronte non ne lascia.
#8robdic
@barbara: Hai ragione, li faccio piu stupidi di quello che sono. In effetti sono loro la razza superiore
#9Non ci fregate part. 2
I razzisti terroristi antisemiti sono sempre in agguato, e vi rimangono decenni come cellule in sonno: sanno persino il giorno in cui una torah torna dopo 150 anni in una città e fanno puntuali e precisi atti dimostrativi ripugnanti, subito giustamente riportati dalla stampa.
Sono informatissimi, hanno dunque spie ovunque… una legge che li rastrelli è necessaria, obbligatoria, assolutamente vitale per lo stato e dopo, come consigliato dal rabbino, urge la necessaria (ri)educazione.
“stranamente” nessun razzista antisemita è stato arrestato, i solerti padroni delle manette avranno cercato ovunque, tranne che nel posto giusto, ovvero…………. in sinagoga.
#10Emanuel Baroz
ma uno che come indirizzo email utilizza [email protected] come può essere un interlocutore rispettabile in una discussione? Va,va….torna nella fogna da cui sei uscito, idiota!
#11barbara
@Emanuel Baroz: Mi permetto cortesemente di dissentire. Non è che non sia un interlocutore rispettabile: non è un interlocutore (rifletti: interlocutore viene da interloquire, interloquire viene da loquere, ossia parlare, l’atto del parlare richiede la presenza di due cose: corde vocali per articolare i suoni e cervello per formulare un pensiero che si traduca poi in parole. A te sembra che ci siano questi presupposti?)
#12Robdic
@Non ci fregate part. 2: Bene, con questo tuo ulteriore sproloquio avanzi la tua autorevole candidatura a “idiota dell’anno 2013”. Ora però è il caso che ti contieni e non spari ulteriori baggianate, sennò scateni l’agguerrita concorrenza dei tuoi camerati e rischi di vederti precludere l’agognata vittoria finale! Buona idiozia, beota!