Priebke compie 100 anni, ed è subito polemica: “Nessuno pensi a una festa”
L’uomo che 70 anni fa guidò l’eccidio delle fosse Ardeatine facendo fucilare per rappresaglia 335 persone vive oggi ai domiciliari alla Balduina, quartiere romano. Il presidente della comunità ebraica Riccardo Pacifici: “Le autorità vigilino”. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “Raccolgo l’appello”. Interrogazione del Pd
Roma, 23 luglio 2013 – Lunedì prossimo Erich Priebke compirà 100 anni e già ora si accendono le polemiche. L’uomo che 70 anni fa guidò l’eccidio delle fosse Ardeatine fucilando per rappresaglia 335 persone innocenti, vive oggi agli arresti domiciliari alla Balduina, quartiere romano. Oggi, come ogni giorno, ha fatto una passeggiata accompagnato dalla badante e dalla scorta per le strade del rione in cui è ormai abbastanza conosciuto.
Dieci anni fa festeggiò il 90° compleanno con un party in un agriturismo romano. La cosa suscitò numerose polemiche e fu considerata al pari di una provocazione verso le vittime della rappresaglia. Oggi Priebke ha cercato di evitare i fotografi e le domande, nel tentativo di ritagliarsi un angolo di privacy. Non si sa dunque cosa deciderà di fare, se una festa o una cena per pochi intimi, rimanendo così in balia delle polemiche.
Ieri il deputato Sergio Boccadutri (Sel) ha ribadito: “Un festeggiamento in grande stile sarebbe un atto provocatorio inaccettabile, un oltraggio a tutte le vittime dell’Olocausto“.
Interviene a riguardo anche Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica :”Il pomo della discordia non è il centenario di Priebke ma l’omaggio che in molti vanno a fargli a casa“. A nome di tutti e non solo della sua comunità, ha chiesto alle autorità che si vigili, perchè non esploda la rabbia dei parenti delle vittime. Priebke non si è mai pentito nè scusato e questo sicuramente non aiuta a dimenticare ciò che fece.
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ricorda che “Roma è stata insignita della medaglia d’Oro per la Resisenza e che non ammetterà che si svolgano celebrazioni pubbliche per l’uomo che fu responsabile del famoso eccidio“. E ancora: “Faccio mio l’appello del Presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici e vigilerò personalmente affinché nessuna ‘festa’ pubblica sia autorizzata in occasione dei 100 anni di Erich Priebke, l’ex ufficiale delle SS. Come più volte ricordato, Roma ha il dovere di ricordare chi ha combattuto per liberare la città dall’occupazione nazifascista e chi per mano di questa ha perduto la propria vita“.
La senatrice del Pd, Silvana Amati, ha presentato un’interrogazione a risposta urgente al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e a quello della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, per chiedere di fermare i festeggiamenti. “Apprendo con grande stupore e indignazione che a Roma il 29 luglio potrebbero essere organizzati dei festeggiamenti per il centesimo compleanno di Erich Priebke – scrive la senatrice -. Se la notizia apparsa su alcuni quotidiani fosse vera, saremmo davanti a un vero e proprio oltraggio alla memoria delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine“. “Una tale iniziativa non può che provocare la giusta reazione indignata della comunità Ebraica romana e di tutti i cittadini democratici e antifascisti – prosegue Amati – perché il valore della storia va sempre difeso e tutelato. Mi chiedo se il ministro Alfano e il ministro Cancellieri non ritengano di dover fermare ogni possibile manifestazione pubblica di festeggiamento in favore di Priebke, che peraltro sconta ancora gli arresti domiciliari a Roma. E’ una questione di decenza – conclude Amati – nei confronti di chi ha perso la vita in un massacro di rara ferocia come quello delle Fosse Ardeatine“.
(Fonte: Quotidiano.net, 23 Luglio 2013)
Nella foto in alto: il boia nazista Erich Priebke a spasso per il quartiere Balduina a Roma in compagnia della badante. Per vedere altre foto cliccare qui
#1Emanuel Baroz
Priebke: avvocato, stop clima odio
Sua presunta festa compleanno 100 anni ha scatenato polemiche
(ANSA) – ROMA, 24 LUG – L’avvocato Paolo Giachini, difensore di Erick Priebke, l’ex ufficiale delle SS condannato all’ergastolo per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, lancia un appello affinché si interrompa il ”clima d’odio” nei confronti del proprio assistito, sottoposto – secondo Giachini, ad un ”linciaggio mediatico”, a una vera e proprio ”caccia alle streghe”.
Priebke, ai domiciliari in una casa a Roma, lunedì prossimo compirà 100 anni e una presunta festa di compleanno ha scatenato una ridda di polemiche.
#2Emanuel Baroz
PRIEBKE/ L’ex capitano delle SS compie 100 anni. Marino: no a feste pubbliche
“Un criminale di guerra non può essere festeggiato, alla memoria delle vittime del nazifascismo non si può mai derogare”. Queste le parole di Francesco Polcaro, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), a commento dei possibili festeggiamenti per i 100 anni (li compirà il 29 luglio) di Erich Priebke, l’ex capitano delle SS condannato all’ergastolo per essere stato uno dei responsabili dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. “Non stiamo parlando di una persona per la quale si deve fare festa, sarebbe indegno se si ripetesse la sceneggiata di dieci anni fa con la megafesta in un agriturismo. Noi non organizzeremo sit-in o manifestazioni, credo che la cosa migliore sarebbe quella di ignorarlo”, prosegue Polcaro.
Priebke, intanto, rimane agli arresti domiciliari in un appartamento al quartiere Balduina, a Roma, dove ogni tanto si concede una passeggiata nei giardini sotto casa accompagnato dalla scorta. Il suo avvocato, Paolo Giachini, ha risposto alle polemiche chiarendo che “non ci sarà alcuna festa per i 100 anni. È ora di farla finita, l’Anpi e la Comunità ebraica si occupino dei problemi che li riguardano non di un povero vecchietto che sta scontando a norma di legge il suo ergastolo. Lo lascino in pace”. Nonostante il chiarimento, però, Carlo Taormina, in passato legale dello stesso Priebke, ha fatto sapere all’Ansa di essere stato invitato alla festa “dal suo avvocato e quindi andrò”.
Dura la reazione della comunità ebraica di Roma che, attraverso il presidente Riccardo Pacifici, ha lanciato un appello “al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al premier Enrico Letta, al ministro Annamaria Cancellieri, al sindaco di Roma Ignazio Marino e al neogovernatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, affinché vigilino”. Il primo cittadino della capitale, Ignazio Marino, ha quindi promesso in una nota che vigilerà “personalmente affinché nessuna festa pubblica sia autorizzata in occasione dei 100 anni di Erich Priebke. Come più volte ricordato, Roma ha il dovere di ricordare chi ha combattuto per liberare la città dall’occupazione nazifascista e chi per mano di questa ha perduto la propria vita. Roma è stata insignita della Medaglia d’Oro della Resistenza e nessuno può festeggiare uno dei responsabili dell’eccidio delle Fosse Ardeatine”.
http://www.ilsussidiario.net/News/roma/2013/7/24/PRIEBKE-L-ex-capitano-delle-SS-compie-100-anni-Marino-no-a-feste-pubbliche/414708/
#3Parvus
I toni mi sembrano esagerati, esageratissimi, sembra che il detenuto sia Hitler, Si tratta di un maggiore, un grado che nell’esercito è preceduto dal Tenente Colonnello, Colonnello, Generale di Brigata, Generale di Divisione, Generale d’Armata. Cioè un nessuno all’epoca, S
#4Emanuel Baroz
è un boia nazista che non merità pietà
#5barbara
@Parvus: Quindi siccome non aveva un grado elevato, il fatto di avere organizzato e attuato in meno di 24 ore il massacro di 335 innocenti diventa una cazzatina da non prendere neppure in considerazione. Capisco. Pol Pot, responsabile della morte di 2.000.000 (DUE MILIONI) di innocenti, se non ricordo male non aveva nessun grado: lo vogliamo proporre per il Nobel per la pace?
Poi, se proprio vogliamo puntualizzare, un maggiore è un ufficiale superiore. Sotto di lui – cioè di questo signor “nessuno” – stanno gli ufficiali inferiori, i sottufficiali, i graduati di truppa e la truppa. Tutti tenuti a eseguire i SUOI ordini.
#6laura
@barbara
no.barbara si sbaglia ,Priebke era un capitano,subordinato agli ordini del maggiore che era Kappler
#7Parvus
Fra poco, Israele libererà 104 ergastolani responsabili di crimini peggiori di quello di Priebke. Peggiori perché non hanno ucciso dei civili per rappresaglia dopo aver visto decine di corpi dilaniati da una bomba di cui 51 sarebbero deceduti. No, hanno ucciso gratuitamente, con lo scopo di “convincere” gli ebrei ad andarsene.
E la liberazione di questi assassini, verrà fatta solo allo scopo di indurre gli arabi a sedere ad un tavolo di trattative avente lo scopo do creare … uno stato arabo.
Pertanto, accanirsi contro un centenario per un crimine di sessantanove anni fa, sa molto di pisciare sul muretto basso.
#8barbara
@laura: Non era esattamente questo il discorso…
#9barbara
@Parvus: Non mi è molto chiaro il nesso: potrebbe cortesemente spiegarlo con parole sue?