Nelle Filippine è nato Israel: Mazal Tov!!!

 
Emanuel Baroz
17 novembre 2013
1 commento

Come già accaduto nel 2010 ad Haiti a seguito del terribile terremoto che colpì lo stato caraibico, lo Stato di Israele è stato uno dei primi ad inviare aiuti e soccorsi alle vittime del tifone Haiyan che ha travolto le Filippine, ed anche in questo caso l’aiuto dei medici israeliani è risultato fondamentale, tanto da far nascere nell’ospedale di emergenza appena approntato un bambino a cui la madre ha voluto mettere nome Israel . Ma queste sono notizie che difficilmente troverete sui nostri mass media nazionale, e per questo ringraziamo gli amici di Progetto Dreyfus che ci hanno segnalato per primi la la notizia.

Nelle Filippine è nato Israel

tifone-filippine-aiuti-israele-focus-on-israel

di Deborah Fait

Aveva 18 anni Eden Atias, appena arruolato nell’Esercito, era salito sull’autobus, ad Afula, una cittadina situata nella Valle di Jezreel, nord di Israele, per andare alla sua base militare. Appena seduto aveva chiuso gli occhi per fare un pisolino durante il viaggio e, mentre dormiva, un ragazzino palestinese di 16 anni gli si e’ avvicinato e lo ha accoltellato. E’ morto nell’ambulanza che correva verso l’ospedale. Un altro giovane israeliano ammazzato, un altra tomba da scavare in uno degli innumerevoli cimiteri militari di Israele. Un’altra madre orfana di figlio.

Il suo assassino ha 16 anni, e’ uno di quei “bambini” palestinesi tanto buoni e gentili, di cui parlano le organizzazioni per i diritti umani accusando Israele di tenerli in carcere. Un bambino, dunque, dicono loro, un ragazzino come quei due che hanno sterminato la famiglia Fogel a Itamar nel 2011 quando un venerdì sera entrarono con la forza nella loro casa e, dopo aver ammazzato il padre, la madre e due bambini, per concludere lo scempio, uno dei due sgozzo’ la piu’ piccola, Hadas, di tre mesi, una “colona” scrissero allora, senza vergogna, alcuni giornali italiani . “Piangeva”, hanno detto i due assassini. I terroristi erano due cugini, affiliati alle Brigate di al Aqsa, il piu’ grande di 19 anni e l’altro di 17, bambinetti dunque secondo il pensiero delle tante organizzazioni odiatrici di Israele.

Ragazzini assassini, bambini educati a diventarlo come quelli intervistati spesso dalla TV palestinese, bimbetti che dicono di voler ammazzare Io “ yahud”, l’ebreo, come quelli che , dall’eta’ della scuola materna, imparano che diventare assassini di ebrei debba essere lo scopo della loro vita una volta cresciuti quel tanto che permetta loro di tenere in mano un coltello per poterlo infilare nella gola di ragazzi come loro, ragazzi ebrei, gli odiati ebrei.

Un mese fa e’ stato ammazzato un altro soldato, un ufficiale dell’IDF e i suoi assassini hanno dichiarato di aver voluto fare un regalo ai palestinesi per la festa di Id al-Adha’. Loro festeggiano cosi’, ammazzando, facendo sacrifici umani di cui far dono ai loro simili .

Sempre recentemente, Tomer Hazan, un sergente ventenne, amico di un palestinese col quale condivideva anche il lavoro in un ristorante di Bat Yam, vicino a Tel Aviv, fu invitato dal suo “amico” nei territori per fare “affari”, una volta arrivati  lo strangolo’con la cintura nella speranza di chiedere il riscatto: il cadavere del soldato israeliano in cambio della liberazione del fratello in carcere per aver preso parte a un attentato suicida nel 2003.

Il Presidente Barak Obama, commemorando il 75 anniversario della Kristallnacht, aveva dichiarato che era potuto accadere perche’ nessuno aveva capito la forza dell’odio. Certo, non lo aveva capito nessuno ma c’era molto di piu’ dell’odio , c’era la demonizzazione del Popolo ebraico, l’incitamento, la violenza di secoli contro gli ebrei, inermi, che permise ai nazisti di portare a termine il piu’ terrificante genocidio della storia dell’Uomo. Ebbe inizio, ufficialmente, il 9 e il 10 novembre 1938 ma quella immane violenza era stata preparata, giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, con l’indottrinamento, con l’insegnamento che gli ebrei non erano persone, erano degli insetti da schiacciare e uccidere senza pieta’. Nei due giorni che diedero inizio alle violenze indiscriminate contro gli ebrei accadde di tutto, in ogni citta’, in ogni villaggio tedesco si bruciarono sinagoghe, si bruciarono i libri sacri dell’ebraismo, i nazisti entrarono nelle case e nei negozi degli ebrei distruggendo e massacrando.

Tutto questo e quello che ne segui’ accadde nel silenzio del mondo intero. Lo stesso silenzio che “sentiamo” oggi, la stessa propaganda di odio, lo stesso indottrinamento, incitamento a uccidere da parte dei palestinesi e dei loro protettori e simpatizzanti col risultato di portare la gioventu’ palestinese verso un buco nero dal quale uscire insanguinati e sempre piu’ feroci.

Cosi’ voleva Arafat, il geniale assassino che porto’ i palestinesi verso quel baratro, li fece precipitare nell’inferno di chi si nutre di odio e poi si dedico’ con maestria al piagnucolamento, usando, tra le sue lacrime di coccodrillo, la menzogna piu’ facile e produttiva : la miseria e la disperazione dei palestinesi a causa di Israele, quindi uccidere gli ebrei e’ un dovere e un onore .

Facile, No? Estremamente semplice nella sua genialita’, lo dico sempre.

Arafat sapeva quale era il debole dell’Occidente, sapeva che bastava un niente per scatenarlo contro l’ebreo Israele e cosi’ fece. I terroristi che mandava in giro per il mondo ad ammazzare erano considerati vittime ed eroi e gli ebrei ammazzati erano i “carnefici” che meritavano di morire.

I governanti israeliani che tentavano di spiegare quello che accadeva in Medio Oriente non venivano ricevuti da nessun paese europeo e lui, il genio , il piu’ grande genio del Male dopo Hitler, veniva portato in trionfo e ricoperto di soldi e di onore. Dicono che sia stato ucciso, secondo me e’ morto di AIDS, come ha dimostrato Ephraim Karsh nella sua biografia, ma, se veramente qualcuno lo ha ammazzato, chiunque esso sia, ha fatto un regalo all’umanita’, peccato cosi’ tardi, troppo tardi.

Una delle sue grandi vittorie fu guidare, quasi tenendola per mano, l’Assemblea Generale dell’ONU ad approvare la risoluzione 3379 che equiparava il sionismo al razzismo e da quel momento non vi fu piu’ confine o freno alcuno all’odio del mondo intero contro Israele.

Tutto era concesso, la propaganda , le menzogne, l’idealizzazione dei terroristi, la condanna senza speranza di Israele, l’incitamento all’assassinio degli ebrei nel loro Paese o all’estero. La risoluzione dell’Odio fu revocata soltanto nel 1991, quasi 20 anni dopo, e senza scuse. L’educazione all’odio nei territori palestinesi rubati a Israele continua da ormai 50 anni. Non finira’ mai perche’ non finira’ mai quella malattia che, a seconda del periodo storico, cambia nome: giudeofobia, antisemitismo, antisionismo.

E’ come una ruota che gira e torna indietro per ricominciare a girare.

Per fortuna e’ Israele stesso,l’odiato, il perseguitato, che dà speranza portando il bene tra le disgrazie del mondo e renderlo migliore.

Cosi’ e’ stato anche nelle Filippine dove Israele si sta adoperando dal primo giorno con aiuti di tutti i tipi, medicinali, cibo, volontari, ospedali mobili, tanta solidarieta’ e amore come fa sempre quando accadono immani disgrazie come il tifone Hayan o i tanti terremoti a Haiti, in Iran, in Turchia, dovunque. Israele e’ stato tra i primi ad intervenire nelle Filippine e in queste ore e’ nato un bambino in un ospedale d’emergenza dell’esercito israeliano. La madre ha voluto chiamarlo Israel. Gli auguriamo una buona vita.

Informazione Corretta

Nella foto in alto: i paramedici israeliani con il bambino appena nato, Israel

Articoli Correlati
Incapacità e mancanza di cooperazione: così è nato il Belgistan

Incapacità e mancanza di cooperazione: così è nato il Belgistan

Il paradiso dei jihadisti. Miopia e 007 incapaci: così nasce il Belgistan Scarsa prevenzione, errori investigativi e poca comunicazione hanno trasformato Bruxelles nella culla del terrore. Da Molenbeek sono passati […]

Terrorismo palestinese senza freni: ancora attentati nelle ultime 48 ore

Terrorismo palestinese senza freni: ancora attentati nelle ultime 48 ore

Terrorismo palestinese senza freni: ancora attentati nelle ultime 48 ore Gerusalemme, 25 Ottobre 2015 – Continuano senza sosta gli attentati contro i cittadini israeliani da parte di terroristi palestinesi. Solo […]

Due israeliani ostaggi a Gaza, uno nelle mani di Hamas

Due israeliani ostaggi a Gaza, uno nelle mani di Hamas

Due israeliani ostaggi a Gaza, uno nelle mani di Hamas Gerusalemme, 9 Luglio 2015 – Due israeliani sono ostaggi a Gaza e uno e’ nelle mani di Hamas. Lo ha […]

Come è nato il blocco navale al largo delle coste di Gaza

Come è nato il blocco navale al largo delle coste di Gaza

 Come è nato il blocco navale al largo delle coste di Gaza Un articolo dal titolo “I ritrovamenti di gas naturale nel Mediterraneo orientale possono alterare l’equilibrio strategico”, a firma […]

Gaza: Hamas contro insegnamento Olocausto nelle scuole

Gaza: Hamas contro insegnamento Olocausto nelle scuole

Gaza: Hamas contro insegnamento Olocausto nelle scuole Gaza – Hamas, il movimento islamico al potere nella striscia di Gaza, ha criticato oggi l’Onu perché, a suo dire, intende introdurre l’insegnamento […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1Emanuel Baroz

    18 Novembre 2013 – L’ospedale da campo delle Forze di Difesa israeliane installato nelle Filippine ha curato durante il fine settimana 710 persone, di cui circa 100 ricoverate. Il direttore dell’ospedale, colonnello Dudu Dagan, ha detto che a partire da lunedì lo staff israeliano avvierà la formazione di infermiere filippine sulla prevenzione della diffusione di malattie infettive.

    (Fonte: Israele.net)

    18 Nov 2013, 11:59 Rispondi|Quota