Palestinesi: “Via Israele dalla FIFA”
Il cosiddetto Presidente della Associazione Calcistica Palestinese, ha annunciato che l’ANP presenterà alla FIFA e al Comitato Olimpico una lettera in cui si richiede l’espulsione di Israele da ogni campionato calcistico.
Jibril Rajoub, considerato presidente della Federazione e funzionario di Fatah (il partito di Abu Mazen), ha sostenuto che lo Stato Ebraico deve star fuori dallo sport per non aver rispettato le convenzioni internazionali, e che i palestinesi non accetteranno nessun compromesso che veda gli atleti faccia a faccia con gli omologhi israeliani.
Rajoub ha dichiarato inoltre di volere il riconoscimento della Palestinian Football Association come federazione nazionale ufficiale, aggiungendo che numerosi paesi sono pronti a sottoscrivere le sue richieste; tra questi ci sarebbero il Qatar, l’Oman, la Giordania, l’Algeria e la Tunisia.
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#1Emanuel Baroz
19 febbraio 2014 – Le Forze di Difesa israeliane hanno individuato in tempo e neutralizzato, martedì mattina, diversi potenti ordigni esplosivi piazzati a ridosso del versante palestinese della barriera di confine fra Israele e la parte sud della striscia di Gaza. Dovevano esplodere al passaggio della pattuglie israeliane.
19 febbraio 2014 – I resti di un villaggio risalente all’epoca del Secondo Tempio (2.300 anni fa) sono stati portati alla luce lungo la cosiddetta “strada di Birmania”, verso Gerusalemme, grazie a scavi esplorativi della Israel Antiquities Authority avviati lo scorso agosto in vista di lavori per la posa di un gasdotto. Gli scavi su 750 mq hanno rivelato i segni di un villaggio rurale con alcune case in pietra e un reticolo di vicoli, sito su un rilievo a 280 metri slm, con un un’ottima visuale sul paesaggio circostante che era probabilmente coltivato a frutteti e vigneti. Il villaggio, di cui non si conosce il nome, conobbe la sua massima espansione in epoca ellenistica (III sec. a.e.v.), quando la Giudea era governata dai Seleucidi, e venne abbandonato intorno al 150 e.v., probabilmente per motivi economici: un fenomeno noto agli storici per quanto riguarda la fine del periodo asmoneo, forse legato allo spostamento di manodopera verso Gerusalemme per i grandiosi lavori di Erode il Grande. Il percorso del gasdotto verrà ora modificato per preservare e rendere accessibile il sito archeologico.
19 febbraio 2014 – Il vice “ministro degli esteri” di Hamas a Gaza, Ghazi Hamad, citato martedì dall’agenzia di stampa turca Anadolu, ha definito “affermazioni completamente inventate” le notizie riportate da alcuni mass-media (come il sito israeliano Walla!) secondo cui il “primo ministro” di Hamas, Ismail Haniyeh, avrebbe fatto pervenire un messaggio al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, tramite l’intermediario israeliano Gershon Baskin, per far sapere che il suo gruppo non sarebbe interessato a un’escalation delle ostilità.
19 febbraio 2014 – Iraq. È salito a 49 il bilancio delle vittime di una serie di esplosioni avvenute martedì nella città di Hilla e in quartieri prevalentemente sciiti di Baghdad. Lo hanno riferito fonti mediche e della polizia.
19 febbraio 2014 – Con un comunicato diramato sui siti web islamisti, il gruppo terrorista jihadista Ansar Beit al-Maqdis (Campioni di Gerusalemme) ha rivendicato l’attentato di domenica scorsa a Taba che ha ucciso tre turisti sud-coreani e un autista d’autobus egiziano, definendolo parte di una “guerra economica” contro il governo del Cairo sostenuto dai militari. Fonti della sicurezza egiziana hanno parlato di attentato suicida, ma il comunicato di rivendicazione non contiene riferimenti a questo aspetto, mentre su Twitter Ansar Beit al-Maqdis ingiunge a tutti i turisti di lasciare l’Egitto “prima che sia troppo tardi”, minacciando di attaccare chiunque soggiorni nel paese dopo il 20 febbraio.
19 febbraio 2014 – Previsto per la fine di marzo il decollo di UP, il vettore low-cost della compagnia israeliana El Al che inizierà operando 36 voli a settimana a prezzi scontati verso cinque città europee tra cui Berlino e Budapest. Lo ha annunciato lunedì la El Al.
18 febbraio 2014 – È tempo di controbattere le campagne per il boicottaggio di Israele “delegittimando i delegittimatori”. Lo ha detto lunedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando a una delegazione di leader ebrei americani in visita in Israele. Secondo Netanyahu, chi fa campagna per boicottare sempre e solo “lo stato ebraico” è animato da sentimenti pregiudiziali anti-ebraici come coloro che un tempo boicottavano i negozi degli ebrei.
18 febbraio 2014 – A proposito della proposta di schierare forze internazionali al posto di quelle israeliane lungo il confine fra Cisgiordania e Giordania come garanzia di sicurezza per Israele nel quadro di un futuro accordo di pace con i palestinesi, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito che Israele non intende appaltare ad altri la propria sicurezza. “Noi non chiediamo truppe Usa, truppe Nato o truppe internazionali” ha detto Netanyahu, citando i precedenti non positivi dei caschi blu Unifil in Libano e degli osservatori europei al confine della striscia di Gaza.
18 febbraio 2014 – La Guida suprema dell’Iran, ayatollah Ali Khamenei, ha affermato lunedì, citato dall’agenzia di stampa ufficiale IRNA, di non essere ottimista circa le prossime trattative sul nucleare con le potenze mondiali. “Finora l’unico che ha tratto vantaggio da questi negoziati è l’Iran – ha commentato lunedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu – L’Iran non ha concesso praticamente nulla, ma ha ottenuto legittimità internazionale”. Secondo il primo ministro israeliano, l’accordo interinale ha solo ritardato il programma nucleare di Teheran, mentre la Repubblica Islamica continua a dotarsi liberamente di centrifughe sempre più efficaci che le consentirà di arrivare alla Bomba più rapidamente. “Proprio oggi – ha aggiunto Netanyahu – la Guida Suprema Khamenei ha detto che i colloqui non porteranno da nessuna parte. L’Iran continua con il suo comportamento aggressivo, sia armando gruppi terroristici, sia sostenendo i massacri del regime di Assad e invocando la distruzione di Israele”.
18 febbraio 2014 – Ventisette miliziani di Hezbollah sono stati uccisi dalle forze ribelli siriane mentre cercavano di attraversare il confine dal Libano verso la Siria al valico di al-Sahal. Lo ha riferito lunedì il sito NOW Lebanon. Un attivista ha detto che i ribelli hanno distrutto due carri armati dell’esercito siriano e l’esercito di Assad si è vendicato bombardando l’area attorno ai villaggi di al-Sahal e Jarajir.
18 febbraio 2014 – L’emittente egiziana Al-Hayat ha riferito che le forze di sicurezza del Cairo hanno arrestato 13 sospetti in relazione all’attentato esplosivo contro l’autobus di turisti sud-coreani vicino al valico di Taba, alla frontiera con Israele.
18 febbraio 2014 – Un portavoce dell’esercito giordano ha riferito che, all’alba di lunedì, pattuglie di confine giordane hanno sparato e ucciso un uomo armato che aveva aperto il fuoco contro di loro mentre, con altri tre, cercava di attraversare il confine dalla Siria. Gli altri tre sono rimasti feriti. Si tratta del secondo incidente del genere sul confine siro-giordano dopo che sabato le pattuglie giordane avevano risposto al fuoco di una decina di uomini armati in una zona isolata, ferendone sette e arrestandone tre, stando a quanto hanno riferito fonti di Amman.
18 febbraio 2014 – Funzionari della sicurezza egiziana hanno dichiarato che l’attentato di domenica all’autobus di turisti a Taba, vicino al confine con Israele, è stato opera di un attentatore suicida salito a bordo mentre il mezzo era fermo in attesa, nei pressi del valico di frontiera tra Egitto e Israele. L’autista egiziano e la guida sud-coreana erano scesi, ma si trovavano molto vicini all’autobus quando c’è stata l’esplosione.
18 febbraio 2014 – Cinque morti (tra cui un bambino di 8 anni) nelle prime ore di lunedì mattina ad Acco, nord Israele, per un’esplosione verosimilmente causata da una fuga di gas in una palazzina di tre piani, vicino al porto vecchio.
18 febbraio 2014 – In un messaggio video diffuso lunedì, il capo delle milizie sciite libanesi Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha accusato Israele di utilizzare il conflitto interno siriano per minacciare la sovranità del Libano. Nasrallah ha anche esortato tutte le nazioni arabe a tenersi fuori della Siria (dove i suoi uomini combattono a sostegno del regime di Assad).
18 febbraio 2014 – Un account Twitter con oltre 98.000 followers, associato ai Fratelli Musulmani egiziani, ha riferito domenica dell’attentato a Taba dicendo che ha causato la morte e il ferimento di “sionisti”, senza dire che si trattava di sud-coreani in visita a luoghi santi cristiani nel Sinai.
18 febbraio 2014 – Una ragazza di nome Fatoum al-Jassem sarebbe stata lapidata a morte in Siria per aver utilizzato Facebook. È quanto riferisce il quotidiano kuwaitiano Al-Rai Al-Youm, ripreso dall’agenzia di stampa iraniana Fars. La ragazza sarebbe stata condannata dal tribunale religioso di Al-Reqqa, sotto il controllo del gruppo jihadista sunnita anti-Assad “Stato Islamico dell’Iraq e del Levante”. Secondo il reportage, la corte islamica avrebbe stabilito che avere un account su Facebook è immorale ed equivale all’adulterio. La notizia non ha trovato conferme indipendenti.
(Fonte: Israele.net)