GAZA AL BUIO: È COLPA DELL’AUTORITÀ PALESTINESE, MA IL DITO È PUNTATO VERSO ISRAELE
Nel caso venisse in mente a qualcuno di affibbiare la colpa a Israele, vi raccontiamo cosa è successo negli ultimi giorni a Gaza. La città è senza elettricità da sabato, e Hamas ha ammesso che la responsabilità è dell’Autorità Nazionale Palestinese, che governa nel West Bank.
Dopo la pioggia di missili che i terroristi di Gaza hanno sparato sulle città israeliane, Israele ha chiuso da giovedì a sabato il valico di Kerem Shalom, per poi riaprirlo domenica; da lì l’Autorità Nazionale Palestinese avrebbe dovuto trasferire 500.000 litri di carburante per riavviare la centrale elettrica di Gaza, ma a differenza delle aspettative, ne ha mandati soltanto 100.000, quindi 1/5 del fabbisogno. Ciò è dovuto alle diatribe interne fra Autorità Palestinese e Hamas; oltre ai ritardi nelle consegne più che dimezzate dell’ANP, da parte sua Hamas si è rifiutata più volte di pagare le tasse esorbitanti che il governo di Abu Mazen gli impone. Funziona così: Israele vende il carburante all’ANP, questa la rivende a Hamas con delle sovrattasse spaventose, Hanyeh a volte non paga, scatena la crisi con Abu Mazen, la popolazione di Gaza resta senza luce.
Oggi, se l’ANP non ha fatto scherzi e ha trasferito tutto il carburante necessario, a Gaza dovrebbe esser tornata la luca già dalle 6.00 di questa mattina.
Nel frattempo il valico di Rafah, al confine tra Gaza ed Egitto, resta chiuso almeno 20 giorni al mese, e la situazione va a peggiorare dopo che l’organizzazione terroristica Hamas è stata messa al bando.
Da Gaza già vi è chi si prepara a puntare il dito verso Israele per la crisi energetica, ma i funzionari dello Stato Ebraico hanno fatto notare che il venerdì e il sabato i valichi sono sempre chiusi (sono i giorni festivi dei musulmani e degli ebrei), e che quindi Kerem Shalom è rimasto chiuso soltanto un giorno in più del solito, sempre a causa dei razzi che cadevano in continuazione sulle teste dei cittadini israeliani.
Nell’immagine in alto: la reale situazione della Striscia di Gaza (e della sua popolazione), presa in mezzo nella Intrafada tra Hamas e Fatah
#1Alberto CALO
Come al solito. Siamo i cattivi in tutti i casi