Dipende da Abu Mazen
Se valuta che valga la pena scatenare tensioni in vista del dibattito all’Onu, allora sfrutterà senza scrupoli l’infarto di Abu Ein
di Dan Margalit
Le immagini della protesta anti-israeliana di mercoledì vicino al villaggio Turmus Ayya, in Cisgiordania (Giudea e Samaria), confermano la tesi che l’esponente dell’Autorità Nazionale Palestinese Ziad Abu Ein è deceduto, e non è stato ucciso. L’uomo, che ufficiosamente ricopriva la carica di ministro senza portafoglio contro gli insediamenti (e che nel passato uccise due giovani ragazzi ebrei), non è stato colpito da armi né da qualunque altro oggetto, e il modo in cui l’agente della polizia di frontiera ha steso il braccio verso di lui durante lo scontro fra il cordone di manifestanti e il cordone dei poliziotti non aveva nulla di particolarmente violento o insolito. Qualunque agente di polizia avrebbe fatto la stessa cosa in qualsiasi colluttazione fra manifestanti e poliziotti in qualsiasi paese del mondo.
Ma Abu Ein soffriva di colesterolo e pressione alta, era sovrappeso, era un forte fumatore e aveva già avuto problemi cardio-circolatori in passato, per cui è del tutto ragionevole che abbia patito un attacco di cuore durante un’attività particolarmente affaticante. Le immagini dei suoi ultimi momenti di vita, mentre affronta i poliziotti e poi mentre parla con veemenza ai microfoni dei giornalisti, non mostrano nessuno dei segni di sofferenza, problemi di respirazione o altri sintomi che avrebbero potuto mettere in allarme le forze di sicurezza.
E’ triste che sia morto. E Israele ha espresso rammarico, ma giustamente non si assume la responsabilità per la sua morte. In un messaggio congiunto il coordinatore delle attività governative israeliane nei Territori Yoav Mordechai, per conto delle Forze di Difesa israeliane, e il suo omologo palestinese Hussein A-Sheikh, per conto dell’Autorità Nazionale Palestinese, hanno garantito una corretta indagine ad opera di anatomo-patologi di entrambe le parti. Ma questo non servirà a rasserenare un’atmosfera che è già stata infamata. L’ultima volta che una cosa del genere è accaduta, il patologo palestinese è giunto alla stessa conclusione dei colleghi israeliani e poi è sparito dalla circolazione.
Questa tragica morte non giustificherebbe in alcun modo la cessazione minacciata da parte palestinese della cooperazione sulla sicurezza tra Israele e Autorità Nazionale Palestinese. La morte di Abu Ein può riaccendere l’ondata di violenze che si era appena un po’ calmata. “Potremo conoscere le vere conseguenze di questo incidente solo venerdì pomeriggio, alla fine delle preghiere islamiche al Monte del Tempio”, ha detto un alto funzionario della sicurezza israeliana. Dunque si può solo aspettare. Se il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) valuterà che valga la pena scatenare le tensioni in vista del dibattito alle Nazioni Unite, allora la morte di Abu Ein rappresenterà una comoda scusa, ma non una valida ragione. Abu Mazen sa bene che Abu Ein non è morto a causa di violenze degli agenti di frontiera, che stavano solo facendo il loro lavoro e con appropriato autocontrollo.
Il problema è cosa interessa ad Abu Mazen. Se, a quattro giorni dall’incontro di Roma fra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario di stato Usa John Kerry e poco prima che la questione palestinese venga discussa alle Nazioni Unite, vuole accrescere il tasso di violenza, allora sfrutterà senza scrupoli l’infarto di Abu Ein. Ma Abu Mazen sa anche, meglio di qualsiasi esperto del Medio Oriente, che se si disconnette da Israele, resterà senza il giubbotto antiproiettile che gli garantiscono le Forze di Difesa israeliane contro Hamas, ISIS e una miriade di altre calamità.
(Fonte: Israel HaYom, 11 Dicembre 2014)
Nella foto in alto: un soldato israeliano soccorre il “ministro” dell’ANP Ziad Abu Ein prima di essere allontanato
#1Emanuel Baroz
Morte del ministro palestinese: verità e menzogne
http://www.progettodreyfus.com/morte-del-ministro-palestinese-verita-e-menzogne/
#2Emanuel Baroz
Chi era veramente Ziad Abu Ein, il ministro palestinese morto oggi di infarto?
Nonostante molti media occidentali si affannino a sostenere la tesi dell’uccisione di Ziad Abu Ein da parte di soldati israeliani, questo video sembra confermare con una certa evidenza che il ministro palestinese sia stato colto da malore ed è morto probabilmente di infarto. Ma chi era veramente Ziad Abu Ein?
Per il sito di Rai News 24, per fare solo un esempio, Ziad Abu Ein era “un ministro palestinese senza portafoglio, ministro per gli Insediamenti ed era stato vice ministro per gli Affari dei prigionieri”. Una figura quindi di spicco della ANP, quasi rispettabile. Peccato che si dimentichino di dire che era anche un terrorista e assassino.
Infatti nel 1979 Ziad Abu Ein ha assassinato David Lancry di soli 14 anni e Boaz lama, 16 anni (nella foto in alto). Abu Ein compì un attentato mettendo una bomba in una strada affollata della città di Tiberiade,uccidendo i due ragazzi e ferendone decine di altri. E’ stato condannato al carcere a vita, ma rilasciato con l’accordo Jibril (grazie a Tali per averlo ricordato).
Ecco chi era in realtà il “ministro” palestinese morto oggi di infarto, un terrorista e un assassino che non si è fatto scrupolo di uccidere due ragazzini.
http://www.rightsreporter.org/chi-era-veramente-ziad-abu-ein-il-ministro-palestinese-morto-oggi-di-infarto/
#3Emanuel Baroz
I palestinesi servono un’altra bufala: la morte di Ziad Abu Ein
http://www.ilborghesino.blogspot.it/2014/12/i-palestinesi-servono-unaltra-bufala-la.html
#4Emanuel Baroz
12 dicembre 2014 – L’autopsia condotta sulla salma del ministro palestinese Ziad Abu Ein all’istituto patologico Abu Dis, in Cisgiordania, alla quale hanno partecipato patologi israeliani, ha rilevato che la causa della morte è stata un attacco di cuore associato alla situazione di stress e a preesistenti patologie cardio-circolatorie. Lo ha comunicato giovedì il Ministero della sanità israeliano. Abu Ein è deceduto mercoledì poco dopo essere collassato mentre parlava ai microfoni dei giornalisti, dopo aver avuto una colluttazione con soldati israeliani. Secondo gli anatomopatologi israeliani Chen Kugel e Mia Forman, dell’istituto forense Abu Kabir, che hanno partecipato all’autopsia con colleghi palestinesi e giordani, il decesso è stato causato dal “blocco delle principali arterie coronarie che alimentano il muscolo cardiaco causato da emorragia sotto-placca. Il defunto soffriva di cardiopatia ischemica, e nelle sue arterie coronarie c’erano strati di placca che bloccavano oltre l’80% del flusso sanguigno. C’erano anche vecchie cicatrici dovute a precedenti blocchi coronarici”. Rilevati anche i tipici segni delle manovre di rianimazione. Dopo i risultati dell’autopsia, il governo dell’Autorità Palestinese ha diffuso una dichiarazione in cui accusa Israele per “l’omicidio” di Abu Ein: “Dopo la pubblicazione dei risultati, si può dire che Israele è responsabile dell’omicidio di Abu Ein”, ha dichiarato il governo palestinese.
11 dicembre 2014 – A seguito della morte del ministro dell’Autorità Palestinese Ziad Abu Ein, collassato mercoledì durante una manifestazione in Cisgiordana, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato un messaggio al presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) tramite il suo inviato personale Yitzhak Molcho, garantendo che Israele indagherà tutte le circostanze dell’incidente. Il ministro della difesa Moshe Ya’alon ha confermato mercoledì che la morte Abu Ein è sotto inchiesta delle Forze di Difesa israeliane e che è stata offerta all’Autorità Palestinese la possibilità di condurre un’indagine congiunta. Ya’alon ha sottolineato l’importanza di mantenere la stabilità e la sicurezza nella regione, aggiungendo che proseguirà il coordinamento con l’Autorità Palestinese.
11 dicembre 2014 – Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha definito la morte del ministro Ziad Abu Ein, collassato mercoledì durante una manifestazione in Cisgiordana, “un atto barbaro che non possiamo tacere né tollerare” e ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, aggiungendo che prenderà “tutte le misure necessarie” dopo le dovute indagini. Nel pomeriggio, l’Autorità Palestinese ha diffuso una nota in cui si dice che “questa è la prova che Israele sta alimentando l’escalation a scopo elettorale”. Mahmoud Abbas Sultan Abu Al-Einein, membro del Comitato Centrale di Fatah e consigliere di Abu Mazen, sulla pagina Facebook di Fatah ha accusato Israele d’aver commesso “un crimine abominevole”, ”un assassinio a sangue freddo che non passerà sotto silenzio”, aggiungendo che la morte da “martire” di Abu Ein rappresenterà “un punto di svolta per Fatah” che “non si accontenterà delle condoglianze, ma appiccherà un incendio sotto i piedi dell’occupante”. Il vice segretario del Comitato centrale di Fatah Jibril Rajoub ha dichiarato sul sito web Al-Quds che “l’Autorità Palestinese ha deciso di fermare tutte le forme di coordinamento con Israele dopo l’assassinio intenzionale di Ziyad Abu Ein, membro del Consiglio Rivoluzionario di Fatah e Capo del Comitato per Resistere agli insediamenti e al muro”.
11 dicembre 2014 – Ziad Abu Ein, 55 anni, ministro dell’Autorità Palestinese, è morto mercoledì accasciandosi a terra poco dopo aver avuto un alterco e una breve colluttazione con soldati israeliani durante una protesta in Cisgiordania. L’ipotesi iniziale delle Forze di Difesa israeliane è che Abu Ein, già malato probabilmente di diabete, sia morto per un attacco di cuore. Il portavoce militare ha annunciato che anatomopatologi israeliani dell’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv avrebbero partecipato all’autopsia insieme ad anatomopatologi giordani per indagare le cause del decesso, che è sopravvenuto durante il trasporto in ambulanza dal villaggio di Turmusiya alla vicina Ramallah. Immagini trasmesse da Sky News Arabia mostrano Abu Ein afferrato al collo e poi spintonato da un militare. In un altro video si vede il ministro che si stringe il petto prima di crollare a terra.
(Fonte: Israele.net)