Terrorismo islamico. Francia: attacco armato alla sede del settimanale satirico ‘Charlie Hebd’, almeno 11 morti.
Parigi, 7 Gennaio 2015 – È di 11 morti e 4 feriti gravissimi il bilancio di un attacco alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo sul boulevard Richard-Lenoir, in pieno centro a Parigi. Un quarto d’ora prima dell’attacco, il settimanale satirico aveva twittato una vignetta su al Baghdadi. “Vendicheremo il Profeta”, avrebbe urlato uno degli attentatori (due o forse tre), che subito dopo l’assalto sarebbero fuggiti a bordo di un’auto. (qui alcune foto della scena dell’attentato)
Tra le vittime – ha confermato il presidente Hollande – ci sono sia giornalisti che poliziotti. “La Francia è oggi sotto shock per un attentato terroristico, perché di questo si tratta“, ha aggiunto il presidente francese. Il video che vedete qui sotto documenta il momento dell’assalto. Si sente chiaramente il grido: “Allah u Akbar” (“Allah è Grande”) assieme a una raffica tremenda di spari (qui il video dell’attentato).
Secondo le prime ricostruzioni, due (o forse tre) uomini incappucciati e vestiti di nero sono entrati nella redazione e hanno cominciato a sparare con kalashnikov, facendo una strage. Gli aggressori sarebbero poi fuggiti su un’auto, abbandonandola poco dopo per impossessarsi di un’altra. Lo riferisce France Info, ipotizzando dunque che il piano fosse ben organizzato. Ci sono testimonianze che riferiscono inoltre che i due conoscevano i nomi di alcuni dipendenti del periodico.
Il giornale Charlie Hebdo è più volte finito nel mirino degli integralisti islamici per aver irriso la figura del profeta Maometto. Nel settembre 2012 pubblicò le controverse vignette satiriche sul profeta che scatenarono rabbiose reazioni in molte parti del mondo. I disegni mostravano Maometto in posizioni osé e in quei giorni, in piena ondata di violenze contro gli Usa per un film anti-islam considerato oltraggioso, la pubblicazione di queste vignette suscitò apprensione in Francia. In precedenza, il 2 novembre del 2012, la redazione di Charlie Hebdo era stata data alle fiamme dopo che il giornale aveva annunciato l’uscita di un numero speciale dedicato alle elezioni in Tunisia e alla vittoria degli islamisti, con una caricatura di Maometto in prima pagina, che prometteva “100 colpi di frusta se non morirete dal ridere!”.
(Fonte: L’Huffington Post, 7 Gennaio 2015)
#1Emanuel Baroz
Attentato a Parigi nella sede di Charlie Hebdo
http://www.progettodreyfus.com/attentato-a-parigi-nella-sede-di-charlie-hebdo/
#2Emanuel Baroz
Parigi val bene una messa
http://www.progettodreyfus.com/parigi-val-bene-una-messa/
#3Emanuel Baroz
Charlie Hebdo, un giornale di satira irriverente, oggetto dell’attentato islamico
Charlie Hebdo il settimane francese che ha spesso suscitato reazioni violente nel mondo musulmano, paga lo scotto della sua visione irriverente dell’Islam: sanguinoso attacco armato stamane nella sede del periodico, in pieno centro di Parigi. Intorno alle 10 di mattina, due uomini armati,incappucciati e vestiti di nero, hanno fatto irruzione nella sede del periodico e hanno aperto il fuoco con armi automatiche (fucili kalashnikov e, secondo una fonte, anche un lanciarazzi) sui presenti. Li hanno sentiti urlare: “Il Profeta e’ stato vendicato”. E’ stato un massacro: 12 morti, tra cui due agenti, una ventina di feriti e quattro di costoro sono gravissimi. Tra le vittime, il direttore Stephane Charbonnier, detto Charb, e altri tre colleghi vignettisti.
Il presidente, Francois Hollande, che ha convocato per le 14 una riunione urgente all’Eliseo per prendere le contromisure, ha parlato di “attentato terroristico di eccezionale barbarie: un attentato alla nostra liberta'”. I terroristi hanno aperto il fuoco: gli spari sarebbero durati pochissimo, pochi minuti appena, ma sono stati molto intensi. I due parlavano un pessimo francese: conoscevano i nomi dei giornalisti di Charlie Hebdo, che hanno gridato durante gli spari. Hanno anche lanciato invettive islamiste, come risulta da un video girato da un giornalista testimone. Gli agenti sono arrivati molto rapidamente: l’auto della polizia e quella dei killer si sono confrontate in una strada adiacente e gli aggressori hanno aperto il fuoco contro la volante, crivellandola di colpi. Poi i due sono fuggiti: hanno successivamente lasciato l’auto e con un’altra, a nord-est di Parigi, a Porte de Pantin hanno anche investito un pedone. Al momento, e’ in corso la caccia all’uomo.
Adesso tutta l’Ile de France e’ un stato d’allerta: e’ stato attivato il ‘plan Vigipirate’, il piano di sicurezza, al suo allerta massimo, quello attentati. “Abbiamo sventato altri attentati nelle ultime settimane”, ha confermato il presidente francese.
Adesso il mondo occidentale si interroga sulla risposta. L’ultimo tweet del settimanale, diffuso appena una decina di minuti prima della carneficina, irrideva proprio al ‘califfo’, quell Abu Bakr al-Baghdadi, che con il suo Stato Islamico si e’ impossessato di larghe porzioni di territorio in Iraq e Siria e contro il quale una coalizione internazionale ha imbastito, da mesi, una campagna militare.
(Fonte: AGI, 7 Gennaio 2015)
#4Emanuel Baroz
Assalto Charlie Hebdo il più grave in Francia in ultimi 40 anni
L’assalto alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, che ha ucciso dodici persone, è il più grave attentato in Francia da almeno 40 anni. Di seguito una cronologia degli episodi di terrore nel Paese dal 1978 a oggi.
20 maggio 1978: terroristi palestinesi aprono il fuoco all’aeroporto di Orly, a sud di Parigi, prendendo di mira i passeggeri di un volo per Tel Aviv. Muoiono otto persone, tra cui tre assalitori, due poliziotti e tre passeggeri.
3 ottobre 1980: una bomba esplode davanti a una sinagoga di Parigi, uccidendo quattro persone e ferendone 20.
29 marzo 1982: un attacco su un treno tra Tolosa e Parigi, su cui avrebbe dovuto viaggiare l’allora sindaco di Parigi Jacques Chirac, uccide cinque persone e ne ferisce 77. Sospettato il terrorista internazionale Carlos.
9 agosto 1982: cinque persone assaltano con armi da fuoco e granate il ristorante Goldenberg, in rue des Rosiers, nel quartiere ebraico di Parigi nel Marais. Muoiono sei persone, 22 sono ferite. I responsabili non sono mai stati individuati.
15 luglio 1983: una bomba esplode al banco della Turkish Airlines all’aeroporto di Orly, uccidendo otto persone e ferendone 54. Tre cittadini armeni sono incriminati per l’attentato a marzo 1985.
31 dicembre 1983: due persone muoiono e 34 vengono ferite da una bomba alla stazione ferroviaria di Saint Charles a Marsiglia, qualche minuto prima una bomba esplode su un treno ad alta velocità tra Parigi e la città del Midi, uccidendo tre persone. Entrambi gli attacchi vengono rivendicati da un gruppo arabo vicino a Carlos.
17 settembre 1986: una bomba collocata davanti ai grandi magazzini Tati a Parigi uccide sette persone e ne ferisce 55. E’ il più grave dei 15 assalti realizzati da un gruppo filo-iraniano nel 1985-86 che uccide un totale di 13 persone e ne ferisce 303.
25 luglio 1995: una bomba su un treno della linea pendolari della Rer esplode nella stazione del metro Saint Michel a Parigi, uccidendo otto persone e ferendone 119. E’ il più grave di nove attacchi attribuiti all’estremismo algerino che quell’estate uccidono otto persone e ne feriscono più di 200. Nel 200 vengono incriminati due uomini, poi condannati all’ergastolo.
3 dicembre 1996: un’altra bomba esplode sulla stessa linea della Rer, nella stazione di Port Royal: quattro morti, 91 feriti.
11 marzo 2012: l’11 e 15 marzo, Mohamed Merah, 23 anni, uccide tre soldati a Tolosa e a Montauban, Francia del sud, prima di uccidere tre studenti e un insegnante nella scuola ebraica di Tolosa. Il 19 Merah viene ucciso il 22 in una sparatoria con la polizia nel suo appartamento.
https://it-it.facebook.com/permalink.php?story_fbid=908086029211343&id=542828819070401
#5Emanuel Baroz
Charlie Hebdo: giornali islamici turchi ‘giustificano’ raid
Turkiye, “Attacco contro rivista che ha insultato il profeta”
Due quotidiani islamici turchi vicini al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan oggi avrevbbero “giustificato” il sanguinoso attacco terroristico contro Charlie Hebdo, secondo l’interpretazione di Hurriyet online.
Yeni Akit ha definito la strage un “attacco contro la rivista che ha provocato i musulmani”. E alcuni lettori del quotidiano sulla pagina Facebook di Yeni Akit hanno elogiato gli assassini. Successivamente il giornale ha cambiato il titolo della notizia sul proprio sito in “Grande provocazione a Parigi”. Anche Turkiye ha titolato nell’ edizione internet “Attacco contro la rivista che ha insultato il profeta”, suscitando una valanga di proteste sulle reti sociali e venendo accusato di voler “giustificare un attacco terroristico”. Turkiye ha quindi modificato a sua volta il titolo in “Attacco contro la rivista che ha pubblicato orrendi disegni sul nostro profeta”.
(Fonte: Ansa, 7 Gennaio 2015)
#6Emanuel Baroz
Strage Parigi: i nomi dei 3 attentatori, 2 sono fratelli
I tre attentatori per l’attacco al settimanale a Parigi sono Said Kouachi, 34 anni, il fratello Cherif, 32, franco algerini ed Hamid Mourad, 19 anni. Lo rivela il sito del magazine israeliano JSS News, che pubblica anche le foto della carta di identita’ dei tre ricercati.
(Fonte: AGI, 7 Gennaio 2015)