25 aprile, Festa di liberazione: la brigata ebraica insultata a Milano. Cori dal corteo: “Sionisti carogne, tornate nelle fogne”
Milano, 25 Aprile 2015 – “Sionisti carogne tornate nelle fogne”. E ancora: “Assassini, fuori dal corteo”. La presenza della Brigata Ebraica, che come ogni anno partecipa al corteo milanese del 25 aprile, è stata duramente contestata da alcune decine di militanti dei movimenti per la liberazione della Palestina (qui alcune foto). I manifestanti pro Palestina, tenuti a distanza da un cordone di poliziotti in tenuta anti-sommossa, hanno inveito contro gli ebrei (con insulti antisemiti, secondo alcune testimonianze che abbiamo raccolto) che sfilavano pacificamente tra la gente. “Fuori i sionisti dal corteo”, hanno poi aggiunto, invocando l’intifada (e ci segnalano insulti anche a Cagliari dove ci sono state aggressioni fisiche da parte dei soliti pacifinti a chi esponeva i simboli della Brigata Ebraica).
Il presidente dell’associazione Amici di Israele Eyal Mizrahi, prima dell’inizio del corteo, aveva detto all’Ansa: “Abbiamo deciso di togliere dal corteo le bandiere dello Stato di Israele per evitare di prestare il fianco a inutili pretesti e tensioni, anche se storicamente la Brigata Ebraica ha sempre sfilato anche con la bandiere di Israele. Quest’anno abbiamo stampato dei nuovi vessilli con il logo (bandiera a strisce verticali azzurra e bianca con la stella di David in giallo, ndr) della Brigata Ebraica“. “Ringraziamo il Partito Democratico – ha proseguito Mizrahi – perché quest’anno proprio per le polemiche che si sono scatenate ha deciso di sfilare gomito a gomito con noi nel corteo“.
Nonostante ciò un gruppo di antagonisti pro Palestina vicini al centro sociale Vittoria hanno inscenato in piazza San Babila una protesta contro la partecipazione al corteo nazionale per il settantesimo della Liberazione della Brigata ebraica. Molte le bandiere della Palestina e gli striscioni che hanno esposto, tra cui uno che recita “Contro il sionismo e l’imperialismo la memoria dei partigiani vive nella Resistenza”, e un altro con scritto “25 aprile liberazione dal fascismo e dal sionismo”.
Thanks to Progetto Dreyfus
Nella foto in alto: insulti dei pacifinti agli ebrei e alla Brigata Ebraica
#1Emanuel Baroz
EMBLEMATICO, NO?
Ieri, al corteo del 25 aprile a Milano, chi sfilava con le bandiere della Brigata ebraica e dietro lo striscione di Sinistra per Israele (scortati dal PD) cantava “Siamo tutti antifascisti” e “Ora e sempre Resistenza”.
Intanto, le persone con le bandiere palestinesi non facevano altro che gridare: “Palestina libera”, “Assassini”, “Fuori il PD dal corteo”, “Free free Palestine”.
http://www.youreporter.it/video_Grande_tensione_tra_brigate_ebraiche_e_manifestanti_pro_Palestina
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/posts/802725209803842
#2Emanuel Baroz
25 aprile, associazione pro Israele: “A Cagliari aggressioni e insulti dai filopalestinesi”
“La manifestazione del 25 aprile a Cagliari è stata turbata da ripetuti insulti da parte di manifestanti filopalestinesi nei riguardi di chi manifestava mostrando la bandiera della Brigata ebraica che partecipò alla Liberazione con un rilevante contributo di caduti e dispersi”. Lo afferma Mario Carboni, presidente dell’Associazione Sardos Pro Israele –Chenabura (Sardi con Israele- Venerdì).
“Davanti al palco – racconta Carboni all’Adnkronos – c’è stata un’aggressione fisica col tentativo di strappare dalle mani di un manifestante la bandiera della Brigata ebraica. Solo la calma è il civismo di chi legittimamente intendeva ricordare la Brigata ebraica ha evitato fatti più gravi. Da registrare che mentre è stato impedita la presenza sul palco della Bandiera della brigata ebraica era presente quella della Palestina in mano a una bambina che esponeva un cartello di propaganda filo palestinese”.
L’Associazione Chenàbura “intende protestare contro questi abusi, violenze verbali e fisiche e contro una vera profanazione della giornata del 25 aprile che mette in luce un risorgente antisemitismo”, conclude Carboni.
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/04/25/aprile-associazione-pro-israele-cagliari-aggressioni-insulti-dai-filopalestinesi_5iSPQ3XvrO9a3Liy0NWvGL.html?refresh_ce
#3Emanuel Baroz
Renzi: solidarietà a Brigata Ebraica Tweet 25 aprile 2015 21.30 Il Presidente del Consiglio
Renzi esprime la sua solidarietà a chi ha sfilato a Milano con le insegne e nel ricordo dei partigiani della Brigata Ebraica di fronte agli insulti ricevuti. “Il 25 aprile è festa di tutti”, sottolinea Renzi, “festa di liberazione nel ricordo di chi ha combattuto per la nostra libertà e la democrazia, festa di unità e non di divisione e di polemica”.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-cdd8873a-a6fb-42a9-aaf4-6c30f2b0e318.html?refresh_ce
#4Emanuel Baroz
Al corteo di Milano fischi e insulti alla Brigata ebraica
Le celebrazioni per la Liberazione sono state ridotte a un ring in cui imperversano estremisti e intolleranti
di Alberto Giannoni
Il corteo che celebra la Liberazione di Milano e dell’Italia è stato ridotto a un ring in cui imperversano estremisti e intolleranti. Le frange più esagitate dei centri sociali da anni contestano chiunque capiti a tiro: gli esponenti del centrodestra, ovviamente, ma anche del Pd.
E soprattutto le insegne della Brigata Ebraica, che commemorano la formazione dei 5mila partigiani ebrei che parteciparono con coraggio alla liberazione dall’occupazione nazista.
Nel video (http://www.ilgiornale.it/video/milano/insulti-brigata-ebraica-1120687.html), girato in piazza San Babila, si vedono chiaramente alcuni antagonisti che gridano «assassini» al passare degli esponenti della comunità ebraica, per poi intonare lo slogan «Intifada, intifada». «Ci saremo anche l’anno prossimo», non si fa intimidire il portavoce della Comunità Ebraica Davide Romano.
http://www.ilgiornale.it/news/milano/corteo-milano-fischi-e-insulti-brigata-ebraica-1120701.html
#5Emanuel Baroz
25 aprile – Gattegna: chi contesta non conosce la storia
«Contestare la presenza degli ebrei o della Brigata Ebraica è davvero senza senso, è una mancanza di cultura storica». È amareggiato il presidente dell’Ucei (l’Unione delle Comunità ebraiche italiane), Renzo Gattegna, nel commentare quanto accaduto oggi pomeriggio a Milano, dove attivisti filo-palestinesi hanno insultato la Brigata Ebraica durante il corteo per il 70/mo anniversario del 25 aprile. «Purtroppo sono episodi che accadono ormai ogni anno – dice Gattegna -, bisognerebbe prevenirli piuttosto che evitarli. Mi auguro arrivi la condanna da parte di tutte le persone democratiche, abituate a discutere con gli avversari anche in maniera molto partecipata senza, però, arrivare a mancare di rispetto a chi partecipa a pieno titolo a manifestazioni come queste». Il presidente Ucei ribadisce il ruolo avuto dagli ebrei durante la Liberazione. «Nonostante la persecuzione e le deportazioni, hanno sempre combattuto contro il nazifascismo – sottolinea -, esponendosi anche a rischi maggiori di altri. Il loro è stato un contributo significativo, sia come civili – durante l’impegno da partigiani – che come militari. Oggi per gli ebrei si celebra una doppia Liberazione, quella dal nazifascismo e quella dalla Shoah. Chi contesta questo, contesta la storia. Proprio su questo ci sarebbe bisogno di maggiore informazione, bisognerebbe ricordare a tutti qualcosa in più sul ruolo degli ebrei durante la Liberazione». «Gli scontri, come quelli di oggi – conclude il presidente Ucei -, rovinano quell’atmosfera di festa che dovrebbe contraddistinguere questa giornata. Una festa che unisce tutte le forze democratiche ed antifasciste. Un ricorrenza di tutti e di tutte».
(Fonte: Online News, 25 Aprile 2015)
#6Alessandro Matta
Comunicato Stampa dell’Associazione Memoriale Sardo della Shoah
L’Associazione esprime estrema costernazione ed estremo sconcerto per gli avvenimenti di stamane durante il Corteo del 25 Aprile , dove il direttore dell’Associazione insieme alla collaboratrice esterna Gabriella Bitto erano presenti , insieme agli amici dell’Associazione Chenabura allo scopo di ricordare , con le bandiere specifiche , il contributo della Jewish Brigade alla liberazione del Paese .
Già dal principio si è respirato attorno alla persona del direttore dell’Associazione uno strano ambiente da parte di alcune persone che si avvicinavano e guardavano storto . Durante il corteo non poche sono state le provocazioni e perfino gli sputi per terra durante il corteo rivolti verso la zona dove si trovavano il Matta e gli altri manifestanti con le bandiere con la stella di David. A queste si è cercato nei limiti del possibile di non rispondere andando avanti .
Purtroppo , nessuno poteva immaginare che non sarebbe stato consentito a nessuno dei partecipanti di stare sul palco con la bandiera della brigata , il direttore ha provato per alcuni minuti , ma è stato coperto da una marea di insulti e di inviti a “Scendere giù con quella svastica ” ( ??) dal Palco e infine invitato a scendere perché nel palco potevano restare solo bambini come precedentemente accordato dall’organizzazione . Tuttavia è saltato subito agli occhi che vi erano ben due bambini che tenevano simboli filo palestinesi accompagnati da una frase di Gramsci . Era evidente la manipolazione di questi due piccoli .
Infine , la cosa peggiore : un manifestante ha aggredito verbalmente il direttore dell’Associazione e gli altri 3 amici della Associazione Chenabura e , dalle parole , è poi passato ai fatti strattonando a se Alessandro e tentando di strappargli via la bandiera . Per fortuna è stato immediatamente fermato.
L’episodio è molto grave , ed è , come già ha dichiarato l’Amico Mario Carboni di Chenabura , il segno di un ampio antisemitismo risorgente in questo periodo .
E’ da denunciare il fatto che sotto un certo senso “ci si aspettava” una simile aggressione , se non addirittura una più grave . E’ infatti da questa estate che il profilo facebook di Alessandro Matta è mostrato in giro per la rete in vari gruppi e profili filo palestinesi con minacce del tipo ” Se il 25 aprile si ripresenta quel ragazzino con quello straccio , lo prendo a calci in culo ” .
L’Associazione Memoriale Sardo della Shoah denuncia questo episodio , ultimo di una lunga serie , e spera che in futuro mai avvengano di queste situazioni .
Alessandro Matta , Direttore Associazione Memoriale Sardo della Shoah